21 - addio Manuel

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METÀ QUARTA LICEO
Simone ha 17 anni compiuti

S: "ciao manu"

M: "ciao Simò"

S: "riesci a passare oggi pomeriggio, ho bisogno di parlarti"

M: "si certo alle 15 sono a casa tua"

S: "ok ti aspetto"

Alle 15 Manuel andò a casa da Simone, non sapeva minimamente cosa l'aspettasse. Dopo 1 ora tornò a casa con gli occhi gonfi e rossi dal pianto

M: "non ci credo ancora che tu dopo 1 anno mi hai lasciato"

S: "te l'ho detto Manuel sono stanco di poterti avere e baciare solo quando siamo chiusi dentro alla mia camera o nella tua. Non riesco più, voglio viverti alla luce del sole e non di nascosto"

M: "lo so ma nun so ancora pronto pe' dillo in giro...."

S: "Manuel è 1 anno, bellissimo se vuoi, ma non è possibile che non possa darti un bacio a scuola nemmeno con la classe vuota"

M: "lo so ma non me la sento"

S: "te l'ho detto io ti amo tanto ma non riesco più a continuare a fare finta di niente quando siamo in giro. Non posso neanche avvicinarmi con la mano alla tua che ti scansi.... mi sono stancato"

M: "lo so ma non riesco"

S: "allora Manuel quando riuscirai, se sarò ancora libero ne riparleremo, ma ti avviso, se trovo qualcuno che mi faccia star bene, e che io stia bene con lui, con te non torno piu, nemmeno se sarai pronto"

Passarono i mesi e Simone e Manuel si vedevano a scuola, ma fuori da scuola, non si frequentavano. Nel frattempo Manuel era gelosissimo di chiunque si avvicinasse a Simone. Più di una volta si intromise mentre Simone stava parlando con dei ragazzi al pub.
Simone una sera aveva un appuntamento con un ragazzo di nome Michele, che aveva conosciuto ad una partita di rugby. Lui era andato a vedere un suo amico che giocava nella stessa squadra di Simone e quando si videro immediatamente ebbero un colpo di fulmine. Aveva 18 anni, ma sembrava piu giovane.
Si misero d'accordo che Michele sarebbe passato a prenderlo a casa e non sarebbero andati al pub, altrimenti Manuel con i suoi continui attacchi di gelosia, avrebbe potuto rovinare un bellissimo rapporto sul nascere. Michele chiese:

M: "io avrei pensato di andare in un posto molto romantico, ti va?"

S: "certo che mi va, con te verrei in capo al mondo, dove vuoi portarmi?"

M: "non te lo dico, altrimenti che sorpresa è? allora passo a prenderti alle 19:30 a casa"

S: "va benissimo, ti aspetto"

Alle 19:30 Michele arrivò puntuale a Villa  Balestra e partirono per la destinazione ignota. Durante il viaggio intrecciarono le loro mani. Si volevano veramente bene.
Quella sera andarono ad Ostia, aveva prenotato un tavolo su una bellissima terrazza panoramica di un ristorante sulla spiaggia Era un luogo molto romantico e carino. Simone rimase molto sorpreso dalla location, illuminato dalle luci che contornavano la terrazza, con sedie bianche, tavola apparecchiata per due a lume di candela. Avrebbe giurato che si sarebbe potuto abituare subito a tutto quello.
In fin dei conti era sempre stato abituato con Manuel alla sua officina, e mai aveva pensato di portarlo fuori a cena.
Simone non aveva mai preteso niente, si accontentava di un panino dal porchettaro. Giustamente aveva anche pensato che per una volta sarebbero potuti andare a mangiare una pizza in pizzeria solo loro due. Ma niente non ci si poteva fare vedere in giro perché la gente non doveva pensare che fossero gay. La pizza si prendeva e si portava a casa.
Quella bellissima situazione in cui si trovava con Michele era veramente agli antipodi, rispetto a quelle in cui si era trovato con Manuel.
Per quella sera (e per molte altre) Simone non pensò a Manuel e si godette tutta la serata che il ragazzo seduto davanti da lui gli aveva preparato. Chiacchierarono tranquillamente, mentre cenavano, senza nessuna fretta. Finito il dolce, si affacciarono alla terrazza, nel punto panoramico più bello e decisero di andare a fare un giro sulla spiaggia. Scesero la scala della terrazza ed erano in spiaggia. Le lucine creavano una penombra molto romantica e Michele disse:

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