47 - Simò? che vuoi!!

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A due mesi dal ritorno a casa dall'ospedale di Simone, tempo in cui non si erano più parlati.
Simone era tornato a scuola, ma non aveva intenzione di riprendere i rapporti con Manuel.
Aveva cambiato posto andando a sedersi vicino a Laura.
Un pomeriggio Manuel gli scrisse:

M: "ciao Simò"

S: "cosa vuoi?"

M: "perché non ci parliamo più?"

S: "perché sei uno stronzo!!alle persone che ti vogliono bene, riesci solo a fare del male..."

M: "lo so sono tutto sbagliato, scusami, non so più come dirtelo"

S: "non dirlo, taci, fai più bella figura!!"

M: "però mi manchi, mi manchi da mori' "

S: "anche quando m'hai detto:
'per me manco esisti!!' e
'io nun so' frocio come te, a me me piace Chicca, me piace Alice!!'
Ti mancavo vero?"

M: "scusa, nun ce stavo a capì niente"

S: "fai presto a non capirci più niente e a offendere...."

M: "scusa, ti prego perdonami!!"

S: "no Manuel, adesso basta...non sobo un fantoccio, l'unico errore che ho fatto è stato innamorarmi di te...ma non ti preoccupare quell'amore che tanto ti spaventava non c'è piu!! E con lui sei sparito dalla mia vita anche tu!!"

M: "no ti prego, ho bisogno di te"

S: "di me?? Cosa dici che l'ultima volta mi hai urlato le peggiori parole!!, vuoi urlarle ancora??"

M: "no questa volta voglio urlarti che ti amo!!"

S: "sei ubriaco già a quest'ora?"

M: "no Simò nun so' ubriaco e sto piangendo mentre ti scrivo queste parole, ho capito solo adesso che ti ho perso quali sono i sentimenti che provo per te, quelli per Chicca e Alice nun erano niente....questo è il vero amore, quello che mi fa stare sveglio tutta notte a pensare a te, quello che non mi fa mangiare perche ho lo stomaco chiuso dal dispiacere di averti detto quelle parole, che non pensavo.
Simò la mia vita senza di te non vale più niente, è vuota, senza senso, il mio unico senso sei tu...ti prego perdonami, sei tu il mio solo e unico amore, ti prego, non facciamoci più del male, non riesco più a sopportare la tua lontananza..."

S: "Manuel perché me lo dici proprio adesso?"

M: "perché non ce la faccio più, non voglio più combattere per dimostrare di essere etero, quando invece ti amo, non voglio più nascondermi e vivere la mia storia d'amore insieme al ragazzo meraviglioso che sei e che ho avuto la fortuna di aver avuto affianco a me e ho allontanato. Ti prego Simò torna da me..."

S: "queste tue parole mi confondono"

M: "lasciati solo trasportare dal cuore, non ti farò mai più male, te lo prometto...torna amore mio, torna da me...ti aspetto"

Simone prese il casco, accese il motorino e si precipitò a casa da Manuel immediatamente.
Quando arrivò lo trovò appoggiato alla scala di casa sua che piangeva...

S: "Manuel cosa c'è?"

M: "avevo paura che non venissi, che mi lasciassi da solo!!"

S: "perché?"

M: "che ti fossi stancato di me, che non mi volessi piu!!"

S: "come potrei?dopo quelle bellissime parole che mi hai detto"

M: "questa volta sono tutte vere e le penso tutte, ti amo da impazzire amore mio!!"

S: "sentirti dire queste parole Manuel mi si apre una voragine nel cuore, anch'io ti amo tanto!!"

Simone aiutò Manuel a fare le scale, era veramente sfinito, logorato dal dispiacere, erano giorni che non riusciva a mangiare. Lo fece sedere sul sofà e lui si mise seduto accanto a lui.
Si baciarono, quel bacio li riportò a respirare di nuovo, poi se diedero un altro e un altro ancora.

Simone preparò la merenda per entrambi, poi decise di portarlo a casa sua.
Lo caricò sul mororino e partì lentamente.
Arrivarono a villa Balestra e simone disse:

S: "nonna?, papa? Da oggi Manuel  rimane qui a casa con noi, ci siamo innamorati e non voglio stia a casa da solo. Se riesci nonna prepara una cena abbondante sono 3 giorni che non mangia."

V: "prima di andare in camera, venite ragazzi, c'e una buonissima torta appena fatta che vi aspetta"

La nonna ne tagliò due belle fette e Manuel la mangiò tutta. Bevve anche un succo di frutta.

Andarono in camera e Simone lo fece coricare a letto, si appoggiò con la testa al suo petto. Si addormentò.
Simone lo vegliò tutto il tempo.
Lo svegliò ad ora di cena. La nonna aveva preparato una buonissima pasta all'amatriciana, le polpette al sugo e le patate arrosto. Manuel mangiò tutto.
Dante era contento che Simone avesse capito che il suo ragazzo stesse male senza di lui e che l'avesse portato a casa loro.

Nel giro di 2 giorni si rimise in forze, non si lasciarono più, stettero insieme per sempre.
Villa Balestra diventò la casa di Manuel.
Dopo alcuni mesi, arrivò anche Anita essendosi innamorata e corrisposta da Dante.
I ragazzi erano innamoratissimi l'uno dell'altro....da quei brutti momenti nacque un amore solido oltre il tempo.
Si amavano sempre di più, non potevano fare senza l'uno dell'altro....

Manuel cambiò totalmente, non si allontanò mai più da Simone, nemmeno quando Alice si fece viva, punzecchiandolo, facendosi vedere disposta a volerlo un'altra volta. Le disse:

M: "Alice, io ho trovato la felicità, una felicità che mi completa, di te non ho più bisogno, mi dispiace,  rivolgiti ad uno della tua età..."

Simone fu orgogliosissimo di lui e Manuel disse:

M: "amore non c'è nemmeno il ben che minimo paragone tra te e lei...mi vengono i brividi al solo pensiero di essere stato con una così....quello non era ne amore e ne felicità...niente....con te invece è Amore, Gioia, Felicità senza fine...sei la mia vita....non ti farei più stare male, piuttosto preferirei morire!!
Ti amo amore mio"

S: "ti amo tanto anch'io!!"

Si baciarono e continuarono insieme la loro splendida vita....

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