74 - Simone...io....

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Erano già passati 2 mesi dal terribile incidente di Simone sotto casa di Manuel e Anita.
Mesi in cui la madre con il figlio si erano trasferiti a villa Balestra perché Dante non se la sentiva di rimanere da solo ad affrontare quell'immenso dolore con la madre. Da Glasgow era giunta anche Floriana che per tutto il tempo era rimasta
"a casa sua" (essendo di sua proprietà villa Balestra) con l'ex marito, la compagna e Manuel, figlio di lei e la nonna, aspettando una chiamata dall'ospedale che non arrivava mai.
Aspettavano tutti che Simone si risvegliasse, ma lui si faceva attendere, fino a quel momento non ne voleva sapere di aprire i suoi occhi bellissimi.
Erano 2 mesi che tutte le notti Manuel le passava in ospedale seduto sulla sedia grigia accanto al letto di Simone, tenendo la  mano nella sua. La mattina alle 7 si preparava, raccoglieva le sue cose, baciava Simone e andava a scuola, perché sia Dante che Anita lo avevano obbligato a frequentarla anche senza Simone, altrimenti avrebbe rischiato la bocciatura.
Una mattina verso le 4 la coscienza di Simone tornò, nel silenzio della notte aprì gli occhi, capì di essere in ospedale vedendo l'arredamento e i vari monitor e vide che Manuel stava dormendo tenendo la mano nella sua. Non fece nessun movimento per non farlo svegliare e iniziò a pensare:

S: "cosa ci fa qua?, dopo avermi detto al garage che non è frocio come me e a lui piacciono le donne e gli piacciono Chicca e Alice? E per di più mi tiene la mano? cos'è cambiato da quando mi ha urlato in faccia tutte quelle cattiverie?"

Manuel si mosse e Simone chiuse immediatamente gli occhi, facendo finta di essere ancora addormentato. Sentì dire:

M: "amore mio, se solo potessi aprire quei bellissimi occhi scuri che hai, avrei tante cose da dirti, che già ti ho detto in tutte queste notti nelle quali siamo stati soli. Due mesi interminabili di notti passate a vegliarti, sperando in un tuo risveglio, per poterti dire che "ti amo tanto" e che nessuna parola detta al garage era vera. Quella notte del tuo compleanno è stata la notte più bella di tutta la mia vita. Non ho mai provato niente si simile con tutte quelle con cui sono andato. Solo tu sei riuscito a prendermi e completarmi. Nessuno prima di te c'era mai riuscito, e nel caso te ne andassi nessuno riuscirà più a farmi sentire così bene, dopo di te.
Io ti amo tanto, ti prego torna da me, e se non mi vorrai più vedere dopo tutto quello che ti ho detto, solo per paura dei miei sentimenti, capirò e mi farò da parte, vivendo una vita intera di rimpianti avendo perduto l'unica persona che io abbia mai amato veramente in tutta la mia vita."

Si avvicinò e gli diede un bacio sulle  labbra. Bello, senza fretta, calmo.

In quel momento, Simone, non ricambiò (apposta) il bacio e le luci notturne nascosero le sue guance diventate rosse fuoco, capì dalle parole di Manuel che finalmente il suo sentimento era ricambiato appieno dall'altro ragazzo. Era finalmente innamorato anche lui. E la notte passata al cantiere aveva significato tanto anche per lui. Nonostante a parole, avesse esattamente detto il contario, ma sapeva anche il perché: aveva paura dei suoi sentimenti.
Era venuto a conoscenza anche del tempo in cui era ricoverato: 2 mesi.

In quei due mesi di sofferenza, Manuel era maturato tanto. La paura di perdere Simone per sempre era diventata talmente opprimente e forte da fare una chiarezza assoluta nei suoi sentimenti. Non voleva perdere Simone e si era innamorato di lui follemente.

Arrivarono le 7 e Manuel si preparò ad andare a scuola, come tutte le mattine e disse:

M: "amore mio, sono le 7, è ora che vada, altrimenti arrivo tardi a scuola, anche se la voglia di rivedere quelle brutte facce è pari a zero. Vorrei stare qui con te e riempirti di baci e coccole, come ho fatto negli ultimi due mesi, ma non posso, altrimenti tuo padre e mia madre mi ammazzano.
Oggi pomeriggio finita la scuola, ritorno. Però mi devi promettere che mi aspetti, e che un giorno di questi ti sveglierai, così finalmente potrò dirti che ti amo tanto e mi sei mancato infinitamente, tu sei la mia esatta metà, neanche Chicca la era. Sei solo tu...amore mio. Oltre ad amarti in modo assoluto, ti voglio un bene infinito"

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