115 - le stelle cadenti

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A casa di Simone, a villa Balestra

M: "Simò dove andiamo a veder le stelle cadenti?"

S: "so che i ragazzi/e si trovano tutti a casa di Laura e guardano le stelle dietro casa sua, sdraiati a terra con patatite e salatini"

M: "ci vuoi andare?"

S: "pensavo di si...tu vieni?"

M: "(un po' titubante) non lo so Simò, avrei voglia di starmene tranquillo questa sera, non vorrei avere tanta gente intorno"

S: "vuoi che stiamo qui a casa, magari coricati su un telo di fianco alla piscina?"

M: "si, mi sembra una bellissima idea!!"

Per loro il terzo anno del liceo era stato molto burrascoso e pesante.
Dopo la notte di passione a scuola, durante il compleanno di Simone, la successiva litigata, il tentato suicidio di Simone, la convalescenza, la scoperta del fratellino morto prematuramente, avevano molto provato Simone, ma anche Manuel.
Dopo essere tornati dal Cimitero dei bimbi e aver abbracciato Simone in lacrime, Manuel non lo aveva più lasciato, era sempre al suo fianco, lo proteggeva da tutto e tutti ed era riuscito finalmente fatto chiarezza nei suoi sentimenti.
Aveva capito di essere innamorato di Simone, anche se non glielo aveva ancora detto.
Aspettava proprio la notte di San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti per dichiarare al ragazzo più bello di Roma, tutto il suo amore.

M: "allora rimaniamo qui? Sicuro che non ti dispiaccia non andare?"

S: "no no, va benissimo, non mi dispiace. Avviso Laura che non ci saremo, cosi non ci aspettano!"

M: "ok va benissimo"

S: "fatto....andiamo?"

M: "si andiamo!!"

Presero il telo per due preparato dalla nonna e si portarono anche alcuni sacchetti di patatine.
In casa erano rimasti nonna Virginia, Dante e Anita che da tempo aveva accettato la proposta di Dante di convivere insieme a villa Balestra.

Arrivarono a bordo piscina, stesero il telo a terra e si coricarono sopra ad esso per iniziare ad ammirare quel bellissimo cielo stellato.

Manuel era nervoso, sperava che Simone non iniziasse ad urlargli contro tutto il male che aveva dovuto subire. Non sarebbe riuscito a sopportarlo, sicuramente avrebbe avuto un infarto. Sarebbe morto quella stessa notte.

Appena coricati Simone disse:

S: "hai visto Manuel che cielo meraviglioso?"

M: "si ho visto, è uno dei cieli più belli che io abbia mai visto in vita mia, ed è tutto per noi!!"

S: "si tutto per noi!! E per chissà quanti milioni di altri occhi, compreso i nostri, che lo stanno ad ammirare!!"

M: "si è vero....forse solo nostro sarebbe un tantino esagerato!!"

S: "no, esagerato no, sarebbe molto romantico e bello!!"

Prese tutta la forza che in quel momento aveva in se stesso e disse:

M: "Simò, questa sera ti ho chiesto se potevamo rimanere a casa a guardare le stelle, non perché non avessi voglia di guardarle insieme ai nostri amici, che sai quanto voglio bene, ma solamente perché ti volevo parlare!"

S: "ah, non lo sapevo, dimmi!!"

M: "non riuscirò mai a perdonarmi per tutto il male che ti ho fatto.
Quando ti ho visto immobile a terra, dopo il tuo incidente, stavo morendo anch'io insieme a te.
Se non ti fossi svegliato, non sarei riuscito a sopravvivere al dolore della tua perdita.
Quando hai cercato di baciarmi durante la visita al museo, dove ti ho rifiutato, aggredendoti e minacciandoti di buttarti di sotto, mi sono spostato solamente perché avevo paura, credimi, solamente tanta paura, la stessa che ho avuto la sera del tuo compleanno al cantiere, ero impaurito e spaventato dal sentimento così forte e mai provato prima.
Non è vero che è stato solo divertente e sarebbe finito li.
È continuato e continua tutt'ora, anche in questo preciso momento"

S: "cosa vuoi dire Manuel?"

M: "(fece un sospiro profondo)
mi sono innamorato di te Simone!! e non voglio mai più perderti o farti del male.
Voglio averti accanto per sempre.
L'ho capito tardi, non sono svelto come lo sei tu e rischio sempre di fare male a chi voglio bene ed amo."

S: "Manuel!!"

M: "ti prego lasciami finire, altrimenti inizio a piangere e mi blocco:
So di essere stato un pessimo amico e di averti ferito con parole bruttissime e che non meritavi, ma non sapevo cone fare per affrontare la paura che avevo.
Paura dei sentimenti che provavo, paura per un amore verso un ragazzo che mai avrei pensato di poter provare.
Invece è risultato essere un amore meraviglioso, il più bello fra tutti quelli provati in vita mia.
Tu adesso sei libero di fare e dirmi ciò che vuoi, di mandarmi affanculo, di darmi un pugno, di picchiarmi, di-"

Fu interrotto da Simone

S: "di baciarti!!"

M: "di baciarmi (incredulo)!!!"

Simone si avvicinò a Manuel e dolcemente appoggiò le sue labbra su quelle morbide di Manuel.

Manuel non si spostò, anzi contraccambiò immediatamente il bacio di Simone

S: "ti amo, ti ho sempre amato, anche quando eri lontano da me!! Non ho mai smesso, nemmeno per un attimo di farlo!!"

M: "lo so amore mio, lo so che ci sei sempre stato, anche quando io non capivo niente e continuavo a farti del male!!"

S: "non pensarci più!!"

M: "non voglio più farti del male, piuttosto preferirei morire!!"

S: "non me ne farai più....adesso c'è un unica cosa che dobbiamo fare, cioè amarci!!
Esprimiamo il desiderio e vedrai che si avvererà!!"

In quel preciso momento una meravigliosa e lucente stella cadente percorse la volta celeste, illuminando il cielo notturno sopra loro....il loro desiderio si era avverato.....

Si amarono per tutta la vita, come  quella notte stellata di San Lorenzo di tanti anni prima.
Da quel momento diventò la loro notte magica....

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