Simone dopo essersi risvegliato dal coma in cui era finito a causa dell'incidente, aveva proibito categoricamente di fare entrare Manuel nella stanza e di dare informazioni a lui delle sue condizioni.
Manuel si sarebbe aspettato una reazione del genere da parte di Simone, quindi non fece alcuna rimostranza, accettò la sua decisione e sentendosi colpevole si mise da una parte.
Simone stette in ospedale per altre 2 settimane, nelle quali passarono a trovarlo oltre a Dante, Floriana, nonna Virginia, Laura, Chicca, Pin, Aureliano, Monica e Giulio.
sia con i suoi famigliari che con gli amici disse la verità su quello che aveva tentato di fare, cioè togliersi la vita a causa dell' amore impossibile per Manuel e aver ricevuto da lui parole degne del peggior criminale. Li informò che non ne voleva più sapere di lui, che avesse fatto quello che voleva, tanto a lui non sarebbe più interessato.
si organizzarono che tutti i giorni qualcuno di loro passava a portare i compiti a Simone in ospedale mentre rimaneva se aveva bisogno.
Manuel nel frattempo aveva provato a chiedere ai suoi compagni di classe come stesse Simone ma la risposta era sempre quella: "ci ha proibito di parlare di lui con te".
Manuel era sempre più triste, passava le sue giornate da solo nell'officina, senza che nessuno si degnasse di chiedere come stesse, solo la madre Anita se ne preoccupava. Se ne rese conto che l'unica persona che gli era rimasta accanto era proprio Simone, l'unica che passava il suo tempo con lui, l'unico che donava attenzioni, l'unico che il sorriso non lo abbandonava mai...una sera stanco di essere sempre solo e di sentire la mancanza di Simone decise di fare un disperato tentativo, l'ultimo a cui si aggrappò con tutte le forze: aspettò quasi la conclusione dell'orario di visita parenti, si intrufolò in reparto nascondendosi dagli occhi di Dante e Floriana, sapendo che se lo avessero visto, lo avrebbero mandato via. Aspettò che salutassero Simone e uscissero dal reparto, poi prendendo tutto il coraggio che aveva in corpo, entrò nella camera di Simone:
S: "che cazzo ci fai qui? Vattene via!!non ti voglio vedere, lo capisci che se ho cercato di togliemi la vita è solo per colpa tua, stronzo!!"
Manuel aveva gli occhi pieni di lacrime
M: "lo so perdonami!!"
S: "non ti perdono un cazzo, puoi anche andartene all'inferno che non me ne frega niente...!!vai via!!"
M: "no non me ne vado....!!"
S: "chiamo l'infermiera che ti sbatta fuori!!"
M: "no aspetta ti prego!! Non chiamarla lasciami parlare ti prego, poi uscirò dalla tua vita per sempre!!"
S: "fai presto che tanto saranno come sempre scuse inutili!!"
M: "quando ti ho visto steso mezzo morto sotto casa mia mi sono sentito morire, se fossi morto tu, sarei morto anch'io, non aveva più senso niente della mia vita, l'ho capito tardi quando mi sono ritrovato solo ad affrontare questo immane dispiacere. Eri l'unico che mi voleva bene e che mi amava e io mi sono preso gioco dei tuoi sentimenti, perché sono uno stupido ignorante, non ho capito niente, non ho capito cosa volesse dire essere innamorato di un'altra persona.
In tutta la mia vita non ho mai provato nulla del genere, non conoscevo questa parola, l'ho scoperto grazie a te, cosa significasse amare, cosa significasse tenere ad una persona, averla sempre accanto, ridere, scherzare, farsi compagnia..."S: "solo adesso te ne accorgi?, ho dovuto quasi togliermi la vita prima che ti accorgessi che tutte le storielle da 2 soldi che hai avuto erano soltanto scopate e trombate senza senso? Bravo Manuel, veramente bravo, complimenti, tanti complimenti..."
M: "ho l'ultima cosa da dirti poi ti lascio, mi manchi Simò, mi manchi da morire!!"
S: "a me no, mi dispiace, ora puoi anche andare!!"
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CHAT TRA NOI E BREVI RACCONTI
أدب الهواةliberamente tratta dalla fiction di "un professore" dove i protagonisti della chat più divertente e meno divertente sono sempre Simone Balestra e Manuel Ferro quando NON sono insieme. • Queste chat NON sono collegate tra loro, non c'è un filo logico...