Era passato un anno da quando, la sera del compleanno di Manuel, dopo averlo tradito con una compagna di università, Simone lo aveva lasciato.
Anche Dante e Anita, la mamma di Manuel, alcuni mesi prima, si erano lasciati con il motivo che i sentimenti non erano più gli stessi, ma Simone sapeva che il padre, sicuramente, l'aveva tradita com'era solito fare, con tutte quelle con cui si metteva per divertimento.
Era comunque riuscito ad andare avanti nonostante sentisse sempre molto la mancanza del suo amato Manuel.
Gli anni erano passati e Simone era riuscito a laurearsi con il massimo dei voti in matematica, la sua materia preferita, ed aveva iniziato ad insegnare nel suo stesso liceo.
Non aveva più visto Manuel.
Aveva cercato sue notizie, contattando Anita e chiedendole dove fosse suo figlio, ma la donna gli aveva risposto che ormai erano anni che non lo vedeva e non lo sentiva, per lei, poteva anche essere morto che non le interessava, l'aveva delusa enormemente, comportandosi a quel modo e successivamente ritirandosi dall'università dopo averlo tradito.
Lo aveva mandato fuori casa dandogli 100 euro e non aveva più voluto saperne niente di lui.
Simone nel sentire quelle parole, rimase molto nale, non avrebbe mai creduto possibile che Anita areivasse a tanto, anche perché c'erano solo loro due.
Non si era mai arreso in quegli anni e voleva ritrovarlo, a costo di girare l'intero mondo.
Iniziò a chiedere anche ai suoi colleghi e amici dei colleghi se lo conoscevano o lo avessero visto, ma tutto sembrava vano. Continuò a chiedere, non si stancò mai.
Chiese anche a Chicca, Aureliano, Giulio, Laura e Pin, Monica e Luna, ma niente sembrava essersi dissolto....
Un giorno, mentre era a scuola, sul suo telefono comparve la chiamata di Giulio, rispose:S: "pronto Giulio, dimmi"
G: "scusa Simone se ti disturbo, dovrei parlarti, quando finisci a scuola, prima di andare a casa, passa, ti aspetto nel mio studio."
S: "va benissimo, appena finisco le lezioni, passo da te. Grazie a dopo"
G: "ciao, ciao"
Finite le lezioni, Simone andò nello studio di Giulio, arrivato entrò e venne accolto da Giulio che lo fece accomodare
G: "ciao Simone ben arrivato, siediti, ti ho chiamato qui oggi, perché so che stai cercando notizie su Manuel e mi sono permesso di chiedere ai miei informatori se sapevano dove potesse essere"
S: "(molto preoccupato) hai saputo qualcosa?"
Giulio con un cenno del capo annui e disse:
G: "si, mi hanno informato questa mattina, ecco perché ti ho chiamato subito"
S: "immagino non ci siano buone notizie, vero?"
G: "non proprio. Manuel è ancora vivo, e questa è una bellissima cosa, ma la cosa brutta è che per vivere si prostituisce nella zona industriale. Vive a Firenze da anni e fa la vita di strada. Dorme in un dormitorio pubblico e vive di espedienti. Molte volte lo vedono alla mensa dei poveri."
Simone aveva le lacrime agli occhi, non avrebbe mai voluto sentire che Manuel, il suo amato Manuel, fosse ridotto in quello stato.
Giulio gli si avvicinò e gli diede un fazzolettino per asciugarsi le lacrime che cadevano abbondanti sulle due guance.S: "povero il mio amore, perché si è ridotto così?....Giulio, noi dobbiamo andare a prenderlo e riportarlo a casa, non possiamo lasciarlo la. Se trova qualcuno che possa fargli del male, è indifeso!!"
G: "ho già sentito Lorenzo, il mio amico poliziotto, oggi pomeriggio, partiamo tutti e tre insieme e andiamo a Firenze, lui si fingerà un cliente interessato alle sue prestazioni, lo farà salire in auto e lo porterà a casa di un suo amico, facendogli credere di portarlo a casa sua, dove ci saremo anche noi, io e te ad aspettarlo.
Lo riporteremo a casa, Simone, te lo prometto, non lo lasceremo ancora un giorno in quello stato e in pericolo."
STAI LEGGENDO
CHAT TRA NOI E BREVI RACCONTI
Fanfictionliberamente tratta dalla fiction di "un professore" dove i protagonisti della chat più divertente e meno divertente sono sempre Simone Balestra e Manuel Ferro quando NON sono insieme. • Queste chat NON sono collegate tra loro, non c'è un filo logico...