71 - Simò ti prego torna, ti amo!

65 1 0
                                    

Alla fine di una mattina passata in aula, Dante chiese a Manuel di fermarsi un attimo per potergli parlare.
Manuel, già triste, essendo la causa della partenza di Simone, si sentì in colpa e acconsentì

M: "Simone è tornato?"

D: "no, è andato a Glasgow da sua madre e potrebbe anche darsi che rimanga a vivere la"

Nel sentire queste parole, Manuel ebbe un mancamento, Dante se ne accorse, lo sorresse e lo fece sedere nella seggiola con i braccioli dove si sedevano i professori quando erano alla cattedra.

D: "tutto bene Manuel?"

M: "insomma, sarei stato meglio senza aver sentito quello che ho appena sentito.
In che senso, perché ha preso questa decisione?"

D: "questa è una cosa che penso di sapere e la sai anche tu?"

M: "si, forse la so anch'io. Sono stato una merda con lui!!"

D: "in che senso?"

M: "gli ho detto delle cose che non pensavo, non gliele dovevo dire!! La mia è stata una reazione dettata dalla paura, una reazione istintiva, non ho pensato prima di parlare a quali potessero essere le conseguenze...me ne dispiace tanto..."

D: "stammi a sentire Manuel:
Tu forse neanche lo sai, ma hai una forza incredibile che è quella delle persone amate, ma irrangiungibili. Basta una tua parola per fargli tanto male."

M: "si, ho capito prof, ma je dica de torna'.
Gli dica che gli manca, che ci manca e (abbassando gli occhi) che mi manca tanto"

D: "Manuel guardami"

M: "non ci riesco prof, non voglio farmi vedere in questo stato proprio da lei che è il padre di Simone"

Dante si avvicinò a Manuel e (mentre lo faceva avviò la registrazione) lo abbracciò, mettendosi in ginocchio e gli disse:

D: "tesoro guardami"

Manuel con gli occhi pieni di lacrime lo guardò

D: "Manuel hai fatto tanti errori con Simone, lui è andato da sua mamma a Glasgow proprio per starti lontano e per potersi rendere conto se può farcela senza di te.
Manuel lo sappiamo entrambi qual'è il sentimento che provi per Simone. Tu lo ami e tanto. Cerca, anche se ti fa paura, di trovare la forza che hai in te stesso e dillo a parole, dimmelo cosa provi per Simone"

M: "(piangendo) io non sono mai stato bravo ad esprimere i miei sentimenti, facevo valere sempre i fatti, ma mai le parole. Con le ragazze non ho mai avuto problemi, però mi sono accorto che con Simone è diverso.
È più bello tutto, e tutto viene più naturale. Quando mi guarda con quei due occhi bellissimi e scuri mi perdo, non riesco a reggere quello sguardo bellissimo, vorrei abbracciarlo e baciarlo se potessi"

D: "e perché non puoi? Cosa te lo impedisce?"

M: "a me non sono mai piaciuti i ragazzi, non saprei nemmeno come fare"

D: "esattamente come fai con le ragazze. Soltanto che Simone è un po' più alto di te, quindi per baciarlo dovrai alzarti sulle punte e lui si abbasserà verso di te.
Esattamente uguale a come facevano le ragazze quando ti baciavano e tu ti abbassavi verso di loro. Vedi che non è cambiato niente. Tutto è rimasto come prima. Tu sei sempre tu e lui è sempre lui"

M: "ma se dovesse pensare di rimanere da sua mamma a Glasgow?, io, con le parole che gli ho detto, l'ho fatto scappare, non riuscirei mai a perdonarmelo, perché lo amo tanto e non riuscirei a vivere senza di lui"

D: "prova a pensare a quello che hai detto?"

M: "che non riuscirei a vivere senza di lui"

D: "un po' prima?!"

CHAT TRA NOI E BREVI RACCONTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora