Quel pomeriggio Manuel era appena tornato a casa da scuola, voleva farsi una doccia e correre da Simone in ospedale, quando il telefono di casa Balestra suonò. Nessuno di loro si aspettava una chiamata, infatti sia Floriana tornata in fretta da Glasgow, sia la nonna avevano avvisato i parenti di lasciare libero il telefono di casa per le chiamate dell'ospedale e per bisogno, chiamare sui vari cellulari.
Quindi quella chiamata poteva essere solamente dell'ospedale.
Era a metà del corridoio del piano di sopra, stava entrando nel bagno per andare a farsi la doccia ma si fermò.
Floriana andò a rispondere, era il medico della rianimazione, avvisava la famiglia che le condizioni di Simone, erano molto peggiorate, esortandoli a raggiungere il reparto appena possibile.
Floriana terminata la chiamata si dovette sedere sulla sedia accanto al telefono. Corse immediatamente la nonna e disse:V: "Floriana cosa succede?"
Nel frattempo arrivò anche Dante preoccupato e Manuel si precipitò lungo le scale, scendendo al piano inferiore
FL: "Simone è peggiorato, il medico della rianimazione ci ha detto di raggiungerli il prima possibile"
Partirono da casa immediatamente, il ragazzo non tornò nemmeno al piano superiore per portare i vestiti puliti in camera. Andarono tutti con l'auto di Dante e dopo pochi minuti di viaggio, erano tutti nella sala d'attesa della rianimazione.
Il medico andò a parlare loro, erano soli in quell'enorme stanza color azzurro pastello con le righe gialle tendenti al verdognolo.
Il medico non nascose a nessuno la gravità della situazione e disse:MED: "purtroppo il quadro clinico di Simone è peggiorato nel corso della mattinata, abbiamo intensificato le cure, per poter ristabilirlo, in parte ci siamo riusciti, ma il suo fisico inizia a non rispondere nemmeno più alle terapie. Non vi nascondo che data la tale gravità, possa non riuscire a superare la notte. Lo monitoriamo costantemente e ad ogni cambiamento interveniamo prontamente, ma ci sono poche speranze. Questo, se credete, è il momento di recitare una preghiera per Simone."
Floriana e Dante si dovettero sedere, il loro pensiero corse subito a Jacopo, loro foglio, perso da bambino, quando aveva solamente 3 anni.
Nella loro mente, molto probabilmente si stava concretizzando l'idea di perdere anche Simone. Anche se la speranza che si riprendesse era sempre più forte, alla quale si aggrapparono con unghie e denti.Il pomeriggio passò senza particolari scossoni, la situazione rimaneva sempre molto critica.
Manuel Decise di tentare anche l'ultima possibilità, andare nella Chiesetta dell'ospedale.
Lui non credeva a niente, si era sempre professato ateo convinto. Per lui, dopo la morte, non esisteva niente, né Paradiso né inferno. Una volta che il cuore si era fermato, era finita anche la vita, ma per Simone sarebbe andato anche in pellegrenaggio nel più famoso santuario esistente al mondo e avrebbe pregato in ginocchio, pur che si riprendesse e migliorasse.
Disse a tutta la famiglia, dove aveva intenzione di andare, lasciò la sala d'attesa e si incamminò verso di Essa. Arrivato davanti, si dovette fermare per fare mente locale su come si eseguiva il Segno di Croce, erano anni che non lo faceva e non lo ricordava più.
Gli tornò alla mente.
Entrò e si fermò davanti all'Altare, lo fece e si mise seduto sul primo banco libero. Vide a poca distanza un ragazzo con i capelli scuri intento a pregare e poco più avanti una signora anziana con i capelli bianchi raccolti. Gli vennero alla mente i capelli della nonna, erano dello stesso bianco candido. Osservò con più attenzione il ragazzo, aveva i gomiti appoggiati alle ginocchia e le mani appoggiate agli occhi. Sembrava molto sofferente e in pena per qualcuno. Non gli disse niente, non gli sembrava il caso.
Si concentrò su quella specie di preghiera che doveva rivolgere al Cielo. Cercò tutto il raccoglimento possibile, escludendo il mondo che lo circondava e formulò quella "cosa":M: "Signore tu lo sai che non sono mai stato un buon cristiano e probabilmente non lo sarò mai, ma in terapia intensiva c'è un ragazzo, che è mio amico, anzi più di un mio amico, con cui ho condiviso una serata 'particolare', ed è in fin di vita.
Oggi pomeriggio hanno chiamato dal reparto di rianimazione, informando che le sue condizioni sono peggiorate. Si chiama Simone, Simone Balestra e non merita di essere in quelle condizioni a causa mia.
Anche se non l'ho detto a nessuno dei suoi parenti e molto probabilmente non lo dirò mai, se è in quel letto è a causa mia, a causa delle parole orribili che gli ho detto, volendo difendermi da un amore, il suo, che non poteva esistere, in quanto io sono sempre stato etero, mi sono sempre piaciute le ragazze e mai i ragazzi. Anche se devo essere sincero e il rapporto che ho avuto con lui è stato bellissimo e mi ha fatto provare una sensazione nuova, mai provata prima. Non so, a questo punto penso che Simone mi piaccia non solo come amico, ma anche come qualcosa in più...
Ti prego non portarmelo via, lascialo qui accanto a me, che possa capire cosa significhi amare una persona tanto gentile e carina come Simone....
Io non mi ricordo più le preghiere, non vorrei recitarle e farlo male, però ti chiedo di darmi una seconda possibilità, affinché io possa capire i miei veri sentimenti verso Simone....lui merita tutto il bene che esiste sulla terra, ti prego, fallo star bene e ritrovare la salute"
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CHAT TRA NOI E BREVI RACCONTI
Фанфикliberamente tratta dalla fiction di "un professore" dove i protagonisti della chat più divertente e meno divertente sono sempre Simone Balestra e Manuel Ferro quando NON sono insieme. • Queste chat NON sono collegate tra loro, non c'è un filo logico...