72 - fai buon viaggio amore mio

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Dopo la litigata che i ragazzi avevano avuto al garage di Manuel, il giorno dopo il compleanno di Simone, nel quale sotto al ponteggio, al cantiere della scuola, si erano baciati. Simone aveva deciso di partire per Glasgow per non vedere più Manuel dopo le parole che si era sentito dire:

M: "per me tu manco esisti...
A me piacciono le donne...
Me piace Chicca, me piace Alice...
Io nun so' frocio come te...."

Arrivato a Glasgow venne accolto a braccia aperte da Floriana, ricercatrice presso una multinazionale, la quale ha sempre avuto un rapporto speciale con il figlio. Cosa, invece, totalmente diversa con il padre. Sempre in conflitto, sempre in urto, continue incomprensioni ecc...
In una giornata piovosa, com'era  solito da quelle parti, mentre erano seduti sul divano della casa di Floriana, Simone aprì il suo cuore alla madre, confessandole di aver scoperto di essere gay e di essere innamorato "del più bello e del più stronzo" di tutta la scuola, Manuel, appunto.
Proprio lui era la causa del suo allontanamento da Roma.
Infatti dopo essersi fatto forza raccontò alla madre tutto quello che era successo con Manuel e le parole che aveva subito.

S: "mamma io non ci voglio più tornare a casa!!"

FL: "sei sicuro amore?
Per me tu puoi stare qui sempre, non ci sono problemi, lo sai, ma a casa a parte tuo padre e Manuel di cui fai senza, ci sono: la nonna, che ami più della tua stessa vita, c'è Laura, Chicca, Aureliano e tutti gli altri che qui non ci sono. Arriveranno a mancarti con l'andare del tempo..."

S: "si mamma lo so, ma qui ci sei tu e i dispiaceri sembrano più sopportabili. Anche le parole che mi ha detto Manuel, sembrano soltanto un ricordo lontano, sembra che non le abbia nemmeno dette a me, ma ad un altro. Qui non ho le due persone più sgradite che possano esistere da cui devo continuamente difendermi che sono papà e Manuel.
Non riesco più a sopportarli, sopratutto papà che ti ha sempre tradita e fatta piangere, ti vedevo da piccolo mentre piangevi a causa sua"

FL: "tesoro, io non ho mai pianto a causa sua, io piangevo per la situazione. Tuo padre non è mai stato un santo e questo lo sappiamo tutti, ma non mi ha mai fatto male, non è stato mai un cattivo uomo, come poteva sembrarti. È vero litigavamo, poi lui se n'è andato"

S: "qual'è stato il motivo del suo allontanamento? Mamma sono grande adesso, me lo puoi dire, ormai avete due vite separate e vivete in due continenti differenti, dimmelo per piacere?"

FL: "avevo promesso a tuo padre di non dirti la verità, lasciando a lui il compito di dirtela, ma visto che sei qui e ne stiamo parlando, te la dico io, ma ricordati che se il nostro matrimonio è finito, non è stata colpa di tuo padre, ma della situazione in cui io e lui ci siamo trovati. Dopo quello che era successo non siamo stati più capaci di superare le nostre incomprensioni, anche per le cose più banali. Ricordalo sempre e dopo capirai"

S: "ti ascolto"

FL: "quando sei nato, tu avevi un gemello che era esattamente identico a te, il tuo gemello si chiamava Jacopo e all'età di 3 anni purtroppo è morto a causa di una meningite che lo ha colpito. Quando è successa la disgrazia io non ero a casa, abitavo in Francia a causa del mio lavoro. A casa, a Roma, c'erano papà e nonna. Io e papà siamo sempre stati innamoratissimi l'uno dell'altra e tuo papà non mi ha mai tradita, mi è sempre rimasto fedele e attaccatissimo alla nostra famiglia.
Dopo la morte di Jacopo, le cose purtroppo hanno preso una piega che nemneno noi ci aspettavamo.
La sua morte ha segnato anche la fine del nostro matrimonio."

S: "perché non mi ricordo di lui?"

FL: "tesoro, eri troppo piccolo, avevi appena compiuto 3 anni. Per un po' di tempo lo hai cercato, poi te lo sei dimenticato. Anche lui, se fossi morto tu, si sarebbe dimenticato di te. C'erano i giochi, i tuoi amichetti dell'asilo che venivano a casa a giocare, i compleanni, le torte buonissime della nonna....eri preso da tante cose che del tuo fratellino, non era rimasto più niente. Tu non hai chiesto più niente e noi non te ne abbiamo mai più parlato, fino adesso, che la verità è tornata a galla. Non poteva rimanere ancora nascosta, adesso sei diventato un bellissimo ragazzo ed era ora tu sapessi la verità. Quindi non odiare tuo papà, perché come me ha vissuto lo stesso immenso dolore che ho vissuto io e ha cercato, come me, di andare avanti e provare a rifarsi una vita, riuscendoci a metà. La sua sofferenza è stata esattamente uguale alla mia, niente di più e niente di meno. Abbiamo cercato, provato, imposti di essere forti e superare la morte di Jacopo, ma non ci siamo mai riusciti. Ecco il vero  motivo della nostra separazione, non è mai stata la mancanza di amore, anzi, è stata la perdita di Jacopo che ci ha fatti allontanare, quindi la prima cosa che devi fare, se deciderai di tornare a casa sarà quella di abbracciare tuo padre e chiedergli scusa per tutte le incomprensioni che avete avuto, vedrai che anche lui te le farà. Tu non potevi saperlo, ma la verità è sempre stata diversa da quella che hai sempre saputo tu"

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