102 - ciao, io sono Erika Ferro

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Un pomeriggio, tornati entrambi da scuola, nel liceo dove insegnavano, Dante e Simone sentirono suonare il campanello della porta di villa Balestra ed entrambi si affacciarono e aprirono la porta.
Videro una bellissima bimba con i capelli ricci lunghi, color miele. Aprirono subito e disse:

B: "ciao tu sei Simone?"

S: "(stupito) si, sono io!"

E: "io sono Erika Ferro, figlia di Manuel Ferro. Papà mi ha sempre  detto che gli fosse successo qualcosa, io dovevo venire qui da te e sarei stata al sicuro"

S: "ma papà dov'è? Lo sai?"

E: "no non lo so, è da ieri sera che non torna a casa, io l'ho aspettato ma mi sono addormentata. Stamattina sono andata a scuola e quando sono tornata a casa, non era a casa. Lui c'è sempre, non mi lascia mai da sola."

S: "la tua mamma dov'è?"

E: "non lo so, se n'è andata quando avevo 3 mesi, ha lasciato me e papà da soli ed è andata via"

S: "vieni dentro Erika, hai fame?"

E: "si tanto"

S: "quanti anni hai tesoro?"

E: "ho 7 anni"

S: "chi ti ha accompagnato fino qua?"

E: "il taxi. Papà ha sempre tenuto 50 euro nella scatola sulla vetrina, per riuscire a pagare il taxi che mi avrebbe portata da te.
Mi sono ricordata tutto quello che mi ha sempre insegnato"

S: "hai fatto bene tesoro.
Hai voglia di mangiare un piatto di pasta?"

E: "si, grazie"

Dante fece il piatto anche per lei

S: "Erika, tu e papà dove abitate?"

E: "all'Esquilino, in un piccolissimo appartamento, io e papà dormiamo nella stessa camera, abbiamo solo quella"

D: "sarà un monolocale"

S: "papà che lavoro fa per vivere?"

E: "fa quello che trova, di solito fa il muratore, ma non sempre riesce a trovare da lavorare. Quando di pomeriggio torno da scuola sta sempre con me, non lavora mai di pomeriggio"

S: "ti vuole tanto bene il tuo papà, vero?"

E: "si, tantissimo, anch'io ne voglio tantissimo a lui"

S: "nonna Anita dov'è?"

E: "è morta due anni fa, ha avuto un incidente con la moto di papà, stava andando a lavorare e una macchina le è andata addosso. È caduta e ha battuto la testa"

S: "papà cosa usa per andare a lavorare?"

E: "la bicicletta che era di nonna, abbiamo solo quella."

S: "e tu come fai ad andare a scuola?"

E: "mi accompagna papà, la mattina con la bicicletta. Mi diverto tanto!!"

S: "te lo ricordi come si chiama la tua mamma?"

E: "si, si chiama Francesca.
Si sono conosciuti con papà alcuni mesi dopo la fine del liceo. Dopo che ci ha lasciati, papà non l'ha più cercata. Non so dove sia!!!"

S: "(rivolto a Dante) infatti sono 7 anni che non ci vediamo, ne ci sentiamo. Cinque anni di università e due anni di insegnamento al liceo, fanno 7 anni!!."

Spostandosi affinche Erika non sentisse:

S: "Papà cos'è meglio fare?"

D: "informare la polizia, vado subito, tu rimani qui con lei, poi si deciderà"

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