105 - fate schifo veramente!!!!

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Nell'estate tra la terza e la quarta, Simone dopo aver superato l'incidente sotto casa di Manuel, dovuto al tentato suicidio, volle passare un momento di tranquillità, lontano da Manuel.
Dopo essere tornati dal Cimitero ed essere andati sulla tomba del fratellino morto prematuramente, i loro rapporti si erano un po' raffreddati.
Infatti Simone decise di non voler soffrire più per Manuel.
A settembre alcuni giorni prima dell'inizio della scuola, era stato programmato l'esame informale, sostenuto davanti all'intera commissione dei professori, in ripararazione alla festa clandestina, organizzata per il compleanno di Simone.

Simone molto semplicemente inviò un messaggio a Manuel dove scriveva:

S: "ciao Manuel volevo avvisarti che tra 2 giorni partirò per Glasgow, raggiungerò mamma e rimarrò in Scozia per tutta l'estate. Studierò per l'esame informale e tornerò alcuni giorni prima di farlo.
Ti auguro buona estate e divertiti. Ciao Simone"

Fossero stati mesi prima, leggendo un messaggio del genere, Manuel si sarebbe precipitato fuori casa, preso la moto e raggiunto immediatamente Simone a villa Balestra.
Invece non successe niente di tutto ciò. Semplicemente gli rispose:

M: "fai buon viaggio e ci rivedremo a settembre, passa una bella estate!!"

Simone sapeva già che non lo avrebbe raggiunto a casa.
Un simile comportamento era simbolo di una cosa soltanto: a Manuel quello che c'era stato tra loro, la sera del suo compleanno, non aveva importanza.
Ricordò infatti le sue parole quando gli disse:

M: "tu per me manco esisti, me piace Chicca, me piace Alice, io nun so frocio come te!!"

Quindi cosa doveva fare? Stare male ancora per Manuel?
La risposta era molto semplice e chiara: no.

Arrivò il giorno della partenza per Glasgow....

Aveva già fatto la valigia, fu aiutato a sistemare gli ultimi indumenti, dalla nonna, che con cura aveva stirato tutte le magliette e i pantaloncini corti, inserendo anche un abbigliamento un po' più pesante visto che a Glasgow c'era più freddo che a Roma.
Nel caso avesse avuto bisogno di maglie pesanti, Floriana le avrebbe acquistate direttamente a Glasgow.

Aveva l'aereo per la Scozia alle 10, quindi Dante lo accompagnò in aeroporto alle 7:30. C'era un po' di traffico e impiegarono un po' più di tempo. Prima di arrivare Dante, con un po' di preoccupazione gli chiese:

D: "Simone come stai?"

Simone prima di rispondere lo guardò, perché capì che Dante era preoccupato per lui. Ebbe la conferma che lo amava tanto, nonostante avessero avuto delle incomprensioni.
Il loro rapporto era cambiato totalmente durante il ricovero in ospedale.
Simone capì quali erano i sentimenti del padre.

S: "sto bene papà, sono tranquillo. Ho deciso di non voler più soffrire per Manuel, ho toccato il fondo quando ho tentato di togliermi la vita.
Adesso sto risalendo e mi sto rimettendo sia mentalmente che fisicamente.
Sono allegro e penso molto meno a lui.
Se non riesce a capire l'amore che ho sempre avuto per lui, voleva dire che non eravamo fatti per stare insieme.
A settembre ho l'esame informale da sostenere e voglio impegnarmi al massimo. Voglio passarlo e dimenticarmi tutti gli errori che ho commesso quando non riuscivo a staccarmi da lui.
Sono cambiato, non voglio più passare giorni bui!!"

D: "sono felicissimo, speravo di sentire queste parole...avevo paura potessi ripetere ancora gli errori fatti in passato!!, invece no, hai capito che nonostante possa far mare ed essere lacerante, bisogna allontanare le persone che diventano negative.
Sto proprio parlando di Manuel, che ha sempre avuto una pessima influenza su di te.
Nonostante io sia innamorato di sua madre Anita, il mio giudizio non viene appannato dall'amore."

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