34-amore portami via parte 2

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Era passata una settimana da quando Manuel aveva portato Simone al "Giardino di Ninfa" per farlo distrarre un po' dalla tensione e dallo stress di studio e di ripasso. Era stato benissimo, infatti non perdeva mai occasione per dimostrarlo al suo Manuel. Nelle ore piu calde avevano sempre cercato di non studiare, ma di stare al fresco oppure andare in piscina che era stata pulita e riempita. Preferivano studiare la mattina svegliandosi presto, oppure la sera sul tavolo che Dante aveva preparato nel parco dietro casa, prendendo anche il fresco che scendeva nella sera.
Al pomeriggio chiamavano i loro compagni di scuola per divertirsi in piscina e loro accettavano sempre volentieri Chicca, Laura, Pin, Aureliano, Giulio, Luna, Monica quasi tutti i pomeriggi erano da loro. La nonna preparava la merenda verso le 16:30, una volta terminato il pomeriggio andavano a cena e finita, si rimettevano sui libri, fino a tardi la notte, riuscivano a concentrarsi meglio. Quel giorno, il penultimo e di conseguenza anche l'ultimo prima dello scritto, avevano deciso di studiare dalla mattina alle 6, fino alle 12, riposare andando a letto, poi in piscina, senza chiamare i ragazzi, e la sera iniziare verso le 18, interrompersi per la cena e continuare dalle 21 in poi, fino anche alle 2. La mattina dell'esame svegliarsi normalmente e andare a scuola per iniziare la prima prova.
Così fecero, si svegliarono verso le 5:30, si fecero una doccia svelta poi si misero sui libri. Si divisero le ore a seconda delle materie, riuscendone a ripassare molte. Tennero matematica proprio per ultima perché a Manuel portava tanto stress, non essendo portato, ma con l'aiuto di Simone era anche sopportabile. All'improvviso Manuel disse al suo amato:

M: "amore non è che ogni volta che dobbiamo dare un esame all'università deve essere uno sfracello cosi, vero?"

S: "no amore credo di no, sicuramente la preparazione è uguale a quella di quando c'è un'interrogazione o ti devi preparare per una verifica. Non penso sia come questa?
Vuoi che chiediamo a mio papà che lui l'ha fatta anni fa, non dovrebbe essere molto diversa da adesso"

M: "ma si è una buonissima idea, sentiamo cosa ci dice.."

Prima di uscire dalla camera si diedero un bacio. Erano le 8:30, avevano studiato gia 2 ore e mezza, scesero anche a fare colazione. Salutarono tutti e chiesero:

S,M: "papà quando tu studiavi all'università, preparare gli esami, era difficile come preparare questo esame?"

D: "no ragazzi, qui siete interrogati in tante materie, noi all'università preparavamo per la fine del quadrimestre quattro/cinque materie e verso febbraio davamo gli esami su quelle materie che preparavamo. Quando si veniva a casa dalla lezione al pomeriggio o verso sera, si riordinavano gli appunti e si rimaneva in pari studiando regolarmente sempre...cosi quando ritrovavi la materia, alcuni giorni dopo sapevi già di cosa aveva parlato e il filo logico non era interrotto"

S: "grazie papà delle informazioni"

I ragazzi fecero colazione e poi tornarono in camera

D: "tornate già su?"

S: "si, sono già due ore e mezza che studiamo"

Dante rivolto verso Virginia e Anita disse:

D: "ma a che ora si sono alzati questa mattina?"

V: "erano le 5:30, hanno fatto una doccia e alle 6 si sono messi a studiare, Simone mi ha detto che studiano meglio con il fresco"

La mattina continuarono a studiare senza sosta, concedendosi ogni tanto di andare a fumare sul balcone della stanza una sigaretta.
La nonna aveva provveduto a vuotare il posacenere dai mozziconi che trovava pieno.

Manuel studiava appoggiato con la schiena al cucino, il quale era attorno alla spalliera del letto, mentre Simone era alla scrivania con la lampada accesa. Studiavano entrambi la stessa materia per avvantaggiarsi. Leggevano e ripetevano scambiandosi l'ordine.
Nonostante fossero bravi a nasconderselo, erano agitati entrambi. Ad un tratto Simone andò sul letto e disse:

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