19 - tu per me manco esisti

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Dopo quella frase al garage di Manuel, per Simone era cambiato tutto, nel loro rapporto si era inevitabilmente rotto qualcosa, qualcosa di profondo che nemmeno il tempo era riuscito a riparare. Dopo quel martedi al garage, le giornate erano passate placide, Manuel e Simone non si sono piu frequentati e nemmeno hanno proseguito nel loro rapporto amoroso. Erano semplicemente diventati compagni di classe e neanche tanto affiatati. Chicca, Laura, Aureliano,Giulio e Luna erano a conoscenza di tutto quello che era successo la sera del suo compleanno, perché Simone ne aveva parlato liberamente, loro infatti sapevano che era gay, anche perché la prima a saperlo fu proprio Laura, fidanzata di Simone alla quale non voleva mancare di rispetto, da quel rispetto era nato un'amizia splendida e profonda tra loro sei. Dovevano finire ancora la terza e quel pomeriggio a casa da Simone decisero che la mattina dopo avrebbero cambiato di posto ai banchi, non volevano essere sparpagliati per la classe, ma essere sempre tutti uniti.
La mattina arrivarono tutti prima, andarono in classe e dalla parte destra, appena dentro dalla porta verso il muro dietro misero i banchi a 2 a 2.
• Davanti: Aureliano vicino al muro e Giulio vicino
• in seconda fila: vicino al muro Simone e Laura vicino
• dietro: vicino al muro Luna e accanto Chicca
Quando arrivò Manuel si accorse subito che il suo compagno di banco non era più vicino a lui. Durante l'intervallo prima di andare a prendere un caffè alle macchinette, Manuel mise una mano sul braccio di Simone, facendolo girare e disse:

M: "hai cambiato banco?"

S: "non credevo te ne fossi accorto...aspetta com'era?:
'io per te manco esisto'

Poi Simone uscì raggiungendo gli altri
Manuel capì che quella volta aveva oltrepassato la misura, non sarebbe stato più lo stesso, non avrebbe più potuto essere come prima. Tra l'altro durante la lezione Manuel provava a guardarlo ma Simone non si girava mai verso di lui. Sembrava aver ritrovato la serenità con i ragazzi. Cosa invece che non aveva quando era in sua compagnia.
Manuel passava i pomeriggi solo nella sua piccola officina, gli mancava tremendamente Simone quando passava a trovarlo, adesso aveva capito cosa significasse perdere un amico. Un pomeriggio di pioggia, sentì la mancanza più di ogni altro giorno e prese il telefono e scrisse nella chat:

M: "Simò mi manchi tanto, vorrei non aver detto quella cazzata di frase"

S: "strano che ti manchi una persona che non esiste, non sono piu disposto ad essere preso in giro da te. La sera del mio compleanno per te è stata divertente, per me invece è stato molto di più, perche ti amavo, ti amavo tanto, lo sapevi e non ti è importato niente, quindi adesso cerca un altro per divertirti, ma non venirmi piu a cercare"

Simone era arrabbiatissimo con lui, non sentiva ragioni, non lo considerava più.

Finirono la terza, tutti promossi, Manuel rimandato in matematica. Durante l'estate non ebbe il coraggio di chiedere aiuto a Simone e preferì pagare lezioni private. Nonostante la situazione economica della famiglia, sua e di sua madre non fosse delle migliori.
Iniziarono la quarta sempre nella posizione della terza, quindi
- Aureliano e Giulio
- Simone e Laura
- Luna e Chicca
Loro sei erano inseparabili, quasi tutti i pomeriggi si trovavano da Simone, studiavano, ridevano e scherzavano, prendevano bellissimi voti, ed erano felici. Simone trovò anche il ragazzo Daniele, anche lui della stessa loro età e frequentante il liceo scientifico ma dall'altra parte di Roma.
Erano veramente innamorati, Simone sui social caricò tutte le foto insieme, ma quella che fece esplodere Manuel era quella dove lui e Daniele si baciavano, con la scritta: "with love & passion"
Per lui fu una coltellata in pieno petto. Lo mortificò a tal punto da maledirsi per la stupidità avuta nel dire quella frase che nemmeno pensava: "tu per me manco esisti".
Invece adesso esisteva eccome...aspettò la sera e decise ad andare al pub dove tutti i ragazzi si trovavano abitualmente. Ma i ragazzi che cercava lui non vennero. Prese la moto e andò a casa da Simone, spegnendola a metà del vialetto, per non farsi scoprire,  infatti c'erano tutti i motorini e la bicicletta di Aureliano. Poi d'improvviso uscirono Simone e Daniele per prendere una boccata d'aria e li vide baciarsi molto appassionatamente. Gli occhi si riempirono di lacrime, aspettò in silenzio, soffocando i singhiozzi che i ragazzi tornassero dentro e tornò a casa. Da quel momento si promise di non uscire più la sera, per evitare di rivedere ancora una volta "quella scena", infatti rifiutò qualsiasi invito gli venisse proposto. La mattina andava a scuola, guardava Simone con gli occhi dell'amore e si accontentava. Di pomeriggio andava nel garage sotto casa e la sera stava a casa facendo compagnia alla mamma e insieme guardavano la tv, oppure leggeva un libro, oppure tentava di fare quegli esercizi di matematica impossibili da capire, ma non chiamò, ne messaggiò piu con Simone.
Erano passati 6 mesi da quella sera e una mattina in classe nelle prime due ore nelle quali avevano filosofia con Dante, Manuel chiese la parola prima che l'insegnante iniziasse a spiegare. Dante era sempre disposto ad ascoltare i ragazzi e lo lasciò parlare.

M: "quello che sto per dirvi è il frutto di orrendi momenti di profonda solitudine e dispiacere che ho passato a pensare rendendome conto solamente poco tempo fa.
Come avrete notato nell'ultimo anno e mezzo l'amicizia con Simone non c'è piu, se questo è successo è solo per colpa mia, anche perché sono stato capace di offendere la persona che più mi voleva bene e mi amava, arrivando a dire: "tu per me manco esisti".
Ovviamente non potevo pensare che con delle semplici scuse si sarebbe risolto tutto. Da quel momento invece ci siamo sempre più allontanati fino al punto di perderci completamente.
Una sera 6 mesi fa, non riuscendo più a resistere in questa "distanza" che provocava in me ferite e lacerazioni continue, ho preso la moto e sono andato al pub dove sapevo essere il suo ritrovo con tutti gli amici. Ho aspettato ma nessuno si è presentato e ho deciso di andare a casa da Simone, ma non di entrare, di guardare da lontano. Infatti spensi la moto lungo il viale d'entrata senza farmi vedere e vidi che tutti loro avevano organizzato una festa. D'improvviso dalla porta sotto al portico sono usciti Simone e il suo fidanzato Daniele a prendere una boccata d'aria poi li ho visti baciarsi. Credetemi oltre agli occhi riempirsi di lacrime avrei voluto morire nella posizione in cui ero. Sarebbe stato meno doloroso, perché in quel preciso momento avrei voluto esserci io al posto di Daniele.
Solo allora ho avuto la conferma di aver perso il mio amico piu grande e il ragazzo che amavo piu di qualsiasi cosa al mondo e quella frase "tu per me manco esisti" si era tramutata nell'esatto contrario "per me esisti solo tu". Ma era troppo tardi, avevo impiegato troppo tempo per capire.
Quindi ragazzi quello che vi vorrei dire e poi chiudo, è:  se avete un amico o un'amica con cui andate d'accordo, ma nello stesso tempo ne siete anche innamorati, non lasciatevela sfuggire, come ho fatto io, perché ve ne rendete conto solo quando questa persona non c'è piu, quando la mattina vi svegliate soli, quando l'avete sognata tutta notte, quando la sera preferite rimanere in casa a studiare quel cesso de' matematica piuttosto che rivedere il tuo amore baciarsi con un altro e non con te. Non fate lo stesso mio errore, perche dopo averla persa, non è piu vita, niente ha più significato, questo non è piu vivere ma è sopravvivere. Pensateci ragazzi, pensateci tanto, me ne pentirò a vita di quello che ho fatto, anche perché di Simone ce n'è uno solo, l'avevo a fianco a me e l'ho fatto scappare a causa delle parole uscite da una bocca che non voleva altro che appoggiarsi alle sue labbra. Grazie prof per avermi dato la possibilità di parlare anche perché cosi avete saputo che l'etero Manuel Ferro non lo  è poi cosi tanto..."

D: "grazie Manuel per questo tuo importantissimo consiglio dato a tutti i ragazzi e ragazze e grazie doppiamente per questa meravigliosa dichiarazione d'amore che porta dentro se un grandissimo  dolore, che non è facile da sopportare da soli e nel silenzio, ma che va condivisa con persone che possono aiutare.
Simone dopo queste parole vuoi dire qualcosa?"

S: "no perché credo ci sia poco da dire...."

Aspettò un attimo poi disse:

S: "si, ho qualcosa da dire:
Vedi Manuel tu hai fatto tanti sbagli e sicuramente quello più grave è stato quello nel garage quando mi hai detto che per te manco esistevo. Quello ha segnato la fine di tutto, sia della nostra amicizia e del nostro amore che stava nascendo.
Però ti posso dire che quella sera in cui tu ci hai visti baciarsi davanti a casa, è stata la fine del nostro amore, perche il giorno dopo ho lasciato io Daniele, perché in lui cercavo te, ma lui era lui e non era te. Mi sarebbe dispiaciuto illuderlo facendogli credere di amarlo, quando alla fine non lo amavo.
Quindi sono 6 mesi che non ho voluto piu accanto a me nessuno, nessun altro che non fossi tu, perché io ti amo e ti ho sempre amato"

Si alzarono in piedi e Simone corse da Manuel e l'altro fece altrettanto. Si abbracciarono e baciarono davanti a tutta la classe che applaudì. Finalmente erano riusciti a ritrovarsi ed erano finalmente completi.
Simone dopo aver finito di baciare Manuel disse:

S: " papà preparati che da oggi la famiglia Balestra aumenterà di numero. Manuel verrà ad abitare con noi."

Dante guardando i ragazzi disse:

D: "sono 6 mesi che aspettiamo questo momento...."

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