Era d'inverno quando Simone decise di andare da sua madre Floriana a Glasgow, per passare le feste di Natale con lei, non potendo raggiungerli per una serie di imprevisti nel laboratorio di ricerca dove lavorava.
I rapporti con Manuel non erano più stati buoni dopo l'incidente sotto casa sua e anche lo psicologo gli aveva consigliato di allontanarsi da quella situazione. Cos'era successo? Mentre Simone era ricoverato in ospedale per l'incidente e il tentato suicidio, suo padre Dante, invitò a casa la fidanzata Anita e il figlio Manuel.
Quando Simone fu dimesso, trovò in casa sua il ragazzo, causa di tutti i suoi problemi.
Ovviamente Simone non fu in grado di contrastare questa decisione, anche perché era stata già attuata in sua assenza. L'unica soluzione era quella di restare il più possibile nella sua stanza e scendere in cucina solo per lo stretto necessario. Ripreso anche ad andare a scuola, aveva palesato il desiderio di cambiare posto e non stare più accanto a Manuel, il quale si sentì profondamente amareggiato dalla decisione del suo compagno di banco. Infatti si spostò vicino a Laura, sua amica da sempre.
Finiti tutte le interrogazioni e i compiti in classe, la settimana prima di Natale, chiamando la madre dalla sua stanza, le disse che avrebbe avuto il dediderio di raggiungerla.
Floriana sapeva che Simone, avendole fatto una richiesta del genere, aveva bisogno di star lontano da Manuel, visto che era stata messa al corrente da Dante stesso, di aver invitato a villa Balestra, Anita e Manuel.
La stessa sera, con Simone al telefono, prenotò il viaggio diretto di andata da Roma a Glasgow, con partenza il 15 Dicembre e il ritorno fissato per l'8 di Gennaio. Simone era felicissimo, avrebbe trascorso quasi un mese con la madre lontano da Manuel.
Appena finita la chiamata scese al piano di sotto e di diresse verso la cucina dov'erano seduti a tavola Dante, Anita e Manuel. Arrivò e disse:S: "papà devo darti una bellissima notizia, quest'anno le feste di Natale le passerò tutte dalla mamma a Glasgow, ha già prenotato e pagato l'aereo, partirò il 15 Dicembre e tornerò l'8 Gennaio."
Dante sapeva il motivo di tale decisione, non controbattè ma si limitò a dire:
D: "va bene, non ci sono problemi"
Simone sapeva che il padre non avrebbe detto niente, anche perché era stato lui ad allargare la famiglia, nonostante non fosse il caso. Sapeva anche che tale decisione era un peso per il ragazzo.
Manuel ascoltò tutto quello che Simone stava dicendo, senza guardarlo, con gli occhi bassi. Infatti aveva già comunicato alla madre e al suo professore che Simone nei giorni precedenti aveva cambiato posto in classe.
Quella sera stessa, prendendo da parte la madre, Manuel le disse:
M: "cosa stiamo a fare in questa casa? Simone me evita come la peste, nun me vuole vedè manco in foto e s'è spostato pure de banco a scuola!!!
Passerà un mese da su madre, pe' stamme lontano.... Tornamose a casa nostra, semo solo noi, sarà sempre più bello de' sta qui....ce semo abituati, avemo passato tutti i Natali senza nessuno, solo io e te, passamoce anche questo!!"A: "si forse hai ragione, me dispiace pe' Dante e pure pe' Simone, vedo che se ne sta sempre nella sua stanza e nun te considera, forse è meglio se tornamo a casa....Vado a parla' co' Dante."
Anita andò a parlare con Dante, mentre Manuel cercò tutto il coraggio in se e bussò alla porta di Simone.
Senti bussare, si tolse gli auricolari ed entrò:M: "Simò?"
S: "cosa vuoi?"
M: "posso parlarti?"
S: "non ti sembra di aver parlato già abbastanza all'officina? Ti ricordo che v'ha chiamato mio padre qui a casa, mi sono trovato la sorpresa tornando dall'ospedale. Fosse stato per me, rimanevate a casa vostra!!!"
M: "appunto per questo te lo sono venuto a dire, torniamo a casa nostra"
S: "ottima idea, andate!!"
M: "(profondamente triste) ciao Simò"
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CHAT TRA NOI E BREVI RACCONTI
Fanfictionliberamente tratta dalla fiction di "un professore" dove i protagonisti della chat più divertente e meno divertente sono sempre Simone Balestra e Manuel Ferro quando NON sono insieme. • Queste chat NON sono collegate tra loro, non c'è un filo logico...