77 - la vita senza di te

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⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️AVVISO ⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️
● In questa storia non è presente l'incidente avuto da Simone sotto casa di Manuel e il successivo ricovero in ospedale. Le cose sono andate in un altro modo....
● non c'è stata la famosa
"scena del cantiere"
alla festa clandestina fatta a scuola per il compleanno di Simone....perché hanno "festeggiato" in un altro posto....
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Simone dopo la furiosa litigata con Manuel al garage, sentendosi dire:

M: "io nun so frocio come te, a me me piacciono le donne: me piace Chicca, me piace Alice, tu per me manco esisti, quello che c'è stato tra di noi è stato divertente ma finisce li"

Capì che con Manuel non avrebbe mai funzionato. Avrebbe solamente perso tempo illudendosi per un amore impossibile da realizzare, quindi decise di prendersi un momento di riflessione.
Poteva contare su voti eccellenti e una media invidiabile, quindi decise di prendersi una settimana di vacanza, la quale, non gli avrebbe fatto altro che bene.
Nonostante facesse fatica, ne parlò con suo padre Dante chiedendogli se lo avesse potuto aiutare a pagare il biglietto aereo per Glasgow, spiegando tutto quello che era successo con Manuel.
Ovviamente Dante pagò interamente il biglietto, prenotando anche il viaggio di ritorno.
Simone sarebbe potuto rimanere da sua madre Floriana a Glasgow per una settimana, per poi fare ritorno a Roma nel giorno in cui suo padre aveva il giorno libero cioè il martedi, per poterlo così andare a prendere dopo essere atterrato.

Quella mattina arrivati all'aeroporto, nonostante fosse sempre diffidente, Simone si avvicinò a Dante e gli diede un bacio dicendogli prima di partire:

S: "(guardandolo negli occhi) papà sono gay"

Dante facendogli inaspettatamente una carezza sulla guancia disse:

D: "amore lo so, so anche che sei innamorato di Manuel ma non sei corrisposto"

S: "no, purtroppo"

D: "amore non sentirti in colpa e nemmeno sbagliato, può piacerti tanto Manuel, ma può darsi che non sia il ragazzo adatto a te"

S: "si forse hai ragione papà..."

D: "hai una settimana per pensarci, mentre sei dalla mamma, parla anche con lei, lascia uscire quell'enorme peso che hai sul petto, io ti aspetto sempre qui. Ti voglio bene Simone"

S: "(con lo sguardo basso) anch'io papà, cercherò di capire cosa fare..."

D: "pensaci senza tormentarti però, prova a vedere questa situazione come se fossi uno spettatore, come se avessi un occhio esterno alla vicenda che ti è successa"

S: "ci proverò papà"

D: "me lo prometti?"

S: "si te lo prometto"

Si abbracciarono di nuovo e Dante disse:

D: "ti voglio tanto bene Simone, ma tanto..."

Simone annuì senza proferire parola, allontanandosi verso il gate.
Salì sull'aereo, si mise seduto nel posto prenotato e partì alla volta della Scozia.
Il viaggio fu tranquillo, all'aeroporto c'era sua mamma che lo stava aspettando.
Appena la vide la abbracciò, lasciandosi abbracciare da lei:

S: "ciao mamma!!"

FL: "ciao amore mio, come stai?"

S: "ho passato momenti migliori"

FL: "a grandi linee mi ha spiegato il papà cos'è successo con Manuel"

S: "ti ha chiamata?"

FL: "si era molto preoccupato per te, non voleva stessi male"

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