80 - sei pessimo!!

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• il compleanno di Simone non è stato festeggiato clandestinamente nella scuola, la notte, ma in un locale del centro

• in questo racconto non è presente l'incidente di Simone dopo la litigata con Manuel.

Il giorno della litigata al garage di Manuel fu un giorno molto triste per Simone, aveva capito che Manuel non si era sentito realizzato come lui, ed essendosi sentito dire tutte quelle brutte parole, aveva capito che per l'altro era stato un momento senza significato, senza valore, fuori dalla solita routine, un divertimento.
Mentre tornava a casa con il suo motorino nella sua testa, Simone,  come in un loop infinito ripeteva sempre:

S: "io nun so' frocio come te, a me me piacciono le donne, me piace Chicca, me piace Alice...
tu per me manco esisti!!
tu per me manco esisti!!
tu per me manco esisti!!"

Arrivò a casa senza accorgersi della strada che aveva percorso, tanto era perso nei suoi pensieri.
Spense il motorino e lo mise nella rimessa, si tolse il casco e lo appoggiò sulla sella.
Chiuse la porta della rimessa e  solo allora pensò a quello che aveva fatto la sera prima con Manuel, era potenzialmente meraviglioso, infatti per lui era stata la serata più bella, invece per Manuel era stato insignificante.

S: "co' te è diverso!!"

Andò in casa e trovò la nonna ad aspettarlo

V: "tesoro non eri andato da Manuel?"

S: "si si nonna ci sono andato, ma sono tornato subito a casa. Quello non è più il mio posto. Abbiamo litigato!!"

V: "tesoro lo sai, quando hai voglia di parlare sono sempre qui!!"

S: "si si nonna lo so, grazie mille..."

Simone ringraziò la nonna per la sua piena disponibilità, ma pensò non fosse il caso di dirle che la sera prima fuori dal locale, in disparte aveva avuto un rapporto con il suo più caro amico.
Quella sera, pensò a cosa poteva fare con Manuel, ci riflesse anche  parte della notte.
La mattina successiva come ogni mattina, dopo aver fatto colazione andò a scuola, parcheggiò il motorino davanti a scuola e fu raggiunto dai suoi amici: Laura, Pin, Chicca, Aureliano, Giulio, Monica e Luna e disse:

S: "ciao ragazzi"

TUTTI: "ciao Simo come stai?"

S: "bene, bene, voi?"

Risposero tutti e tutto sommato le cose andavano bene per tutti.
Si avviarono verso la classe e vide che Manuel non era ancora arrivato. Non si preoccupò, era costantemente in ritardo.
Quella mattina avevano il compito in classe di matematica e Simone era preparatissimo.
La campanella suonò e di Manuel nessuna traccia, non si presentò.
Simone decise di rimanere al suo posto senza cambiare compagno di banco.
La mattinata proseguì tranquilla, rise e scherzò con gli altri ragazzi e ragazze della classe. Finita la mattinata scolastica, al pomeriggio andò a casa e con il papà e la nonna pranzarono insieme.
Decise di non chiamarlo e di non volerlo sentire. Infatti non lo chiamò e lui non si fece sentire.
Manuel non andò a scuola per una settimana intera, durante quel periodo non si videro e non si sentirono.
Dante preoccupato per l'assenza del suo allievo preferito, il lunedi  pomeriggio finita la scuola andò a casa sua.
Bussò alla porta e il ragazzo andò ad aprire direttamente lui stesso:

M: "prof cosa ci fa qui?"

D: "è una settimana che non ti fai vedere a scuola, sinceramente mi sono preoccupato e sono venuto a vedere come stai?"

M: "sto bene prof, non si preoccupi"

D: "allora se stai bene, perché non  vieni a scuola?"

M: "non me la sento..."

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