89 - come sarà la 2a stagione?

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Gli avevamo lasciati in una delle ultime scene della 1a stagione al Cimitero dei bimbi. Simone e Manuel stavano cercando la piccola tomba di Jacopo, il fratellino gemello di Simone, morto a soli 3 anni. Dopo un semplice "è qui" detto da Simone e aver pianto tanto, Manuel lo abbraccia con una mano e lo guarda silenziosamente, rassicurandolo.

Come potrà andare la seconda stagione? Che gli attori di "un professore" gireranno a partire da Gennaio 2023?

Questa potrebbe essere un'ipotesi, una delle tante che  tutte le ragazze e i ragazzi che hanno seguito la serie sperano di vedere nella seconda stagione, vediamo se si avvererà....

Consideriamo anche il fatto che hanno preferito far vedere Manuel (di 17 anni) a letto con l'architetta (di 40 anni) piuttosto che riprendere il bacio tra Simone e Manuel da vicino sotto al cantiere.....

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Quel pomeriggio, dopo essere stati per la prima volta al Cimitero dei bimbi, da Jacopo, Simone e Manuel fecero ritorno a villa Balestra, a bordo della moto di Manuel. Il viaggio di ritorno fu silenzioso. Simone era tristissimo, non aveva smesso memmeno per un istante di piangere. Anche sotto al casco le lacrime continuavano a rigare le sue guance. Arrivati nel cortile della villa, scesero e Manuel appoggiò la moto al cavalletto, si tolsero i caschi e Manuel vedendo gli occhi rossi e pieni di pianto, tirò a se Simone e disse:

M: "Simò vie' qua!!!"

Simone non provò nemmeno a sottrarsi da quell'abbraccio e disse:

S: "(piangendo, singhiozzando) sono triste, come farò senza di lui? Mi sono sempre sentito solo, non me lo ricordo nemmeno!!"

M: "lo so Simò è dura da accettare, ma non sei solo, ce so' io co' te, non ti lascio...perché ti voglio bene!!"

S: "lo so che ci sei tu, ti ringrazio,  ma tu non sei lui, non sei il mio fratello gemello. Io ce l'avevo, eravamo uniti, eravamo felici da piccoli. Adesso invece sono solo e triste (appoggiandossi al tavolo sotto il porticato)"

M: "non dire cosi Simò, non è vero che sei solo, ce so' io co' te. Non sono tuo fratello è vero, neppure gemello, ma sono tuo amico e ti voglio bene"

S: "(guardandolo con occhio spento) tu? Proprio tu che mi hai raccolto dopo l'incidente sotto casa tua, volevo morire quella sera, ero stanco di soffrire, ero stanco di soffrire per un amore impossibile. Non puoi esserci per come vorrei io....non posso continuare a farmi male....e tu non puoi essere quello che non sei e non sarai mai...."

M: "mi dispiace Simò di averti detto quelle parole all'officina, non te le meritavi. Non avevo il diritto di dirti quelle parole, in quel momento, dopo quello che era successo tra noi.
Voglio stare qui con te, non mandarmi via...."

S: "non ti mando via, ma passerai una bruttissima sera...non so quanto ti convenga...."

M: "nun m'e n'teressa"

S: "andiamo in casa...."

Appena entrati, la nonna uscì dalla cucina, avvicinandosi alla scala e disse:

V: "tesoro come stai?"

S: "male nonna, molto male, mi sento vuoto, la parte di me, quella parte di cui, da sempre, ho sentito la mancanza, non tornerà più. Non potrò mai contare sul suo aiuto, non potrò mai contare su una sua parola, un suo sorriso, niente di niente....mi sento solo, più solo di quando, non sapendolo, sentivo mi mancasse qualcosa. Ed era lui la mia parte mancante...."

Simone si avviò per la scala, salendo al primo piano, la nonna guardò Manuel chiedendogli silenziosamente di stargli vicino. Era il momento più doloroso per lui, dopo la separazione dei suoi genitori.

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