43 - Jacopo

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M: "amore, amore dove sei?"

S: "qui amore in camera, sul letto con Jacopino"

M: "amore sei già a casa oggi?"

S: "si, il consiglio di classe è finito prima"

M: "la nonna è già andata?"

S: "si ne ha approfittato per andare a fare la spesa, avevi bisogno?"

M: "si, le volevo dire per domani pomeriggio se poteva tenere Jacopino per un' oretta mentre andavo a fare la visita dall'oculista?"

S: "sei poi riuscito a prendere appuntamento allora?"

M: "si mi ha telefonato lui che si è liberato un posto....questa volta amore gli occhiali non me li toglie nessuno!!"

S: "sei più sexy con gli occhiali, hai proprio del professore!!"

M: "no, non fare così, lo sai che non riesco a resisterti...c'è Jacopino!!"

M: "jacopino amore del papà vieni qua....ciaooo amore ..."

Manuel per sfuggire alla trappola tesa da Simone, sarebbe stato disposto a tutto...prese in braccio il piccolo Jacopo e scappò, si andò a sedere con lui in braccio sul sofà in sala.

M: "come sei bello amore mio...tanto bello, come il tuo papà"

Simone nel frattempo li aveva raggiunti con il biberon con acqua e zucchero da dare a Jacopo e si sedette accanto a Manuel

S: "amore mio bello, che bello che sei..."

M: "come mi sento fortunato ad avervi entrambi nella mia vita, sono il più fortunato sulla terra!!, credi che possa essere un bravo papà?"

S: "ma certo che lo sei, non devi neanche chiedertelo, lo sei già,  vivi per lui e per me, ci ami più della tua stessa vita, amore mio...siamo noi ad essere fortunati ad avere te, non il contrario"

M: "mi sono sempre fatto tanti scrupoli di non esserlo, se fossi in grado di capire i suoi bisogni, di tranquillizzarlo quando piange, di riuscire a dargli da mangiare, di pulirlo e cambiarlo bene."

S: "certo che riesci, le fai tutti i giorni benissimo, non sbagli  assolutamente niente, sei bravissimo, non vorrei nessun altro accanto a me come papà di Jacopo."

Per pochi minuti misero Jacopo nel box con i giochi e Simone abbracciò Manuel e una lacrima rigò la sua guancia. Simone la asciugò e disse:

S: "amore come mai sei cosi triste oggi?"

M: "ma non so di preciso, ogni tanto mi assalgono queste paure e timori di non farcela, quando penso che nelle mie mani c'è la responsabilità di una vita, una meravigliosa vita da far crescere e custodire, la vedo cone una cosa molto più grande e importante di me"

S: "tutti i genitori in ogni momento hanno avuto le stesse tue paure e tutti temevano di non farcela a crescere i propri figli, invece ci sono riusciti tutti e anche molto bene, come faremo anche noi con Jacopino, anche noi saremo bravi, attenti e scrupolosi nel crescerlo, stando attenti a tutto e accompagnandolo fino a quando non sarà lui a dire, 'papà sono già grande' quindi quando avrà 25 anni!!!.
Non voglio vederti triste per preoccupazioni che non devono esistere, sei bravissimo ed è una cosa splendida quanto lo prendi a cuore, basta già quello....ragiona sempre mettendo l'amore per Jacopo al primo posto e saprai sempre cosa fare!!"

M: "grazie amore, come farei senza di te?"

S: "riusciresti benissimo anche da solo e saresti uno splendido papà,  come sei adesso, amore mio...
Adesso vado a preparare la pappa per Jacopino e poi ceniamo anche noi?"

M: "si amore, grazie per tutto quello che fai e per tutto il supporto che mi dai..."

S: "non te ne accorgi ma lo dai tu a me....molto di più di quello che io do a te..."

Simone preparò la pappa di Jacopo e scaldò la cena che era già pronta...
Manuel arrivò con Jacopo in braccio e lo mise nel seggiolone a tavola. Quella sera diede lui la pappa al piccolino, Simone si voltò solo una volta per baciare suo marito in fronte dicendogli:

S: " siete la mia vita, senza di voi non sarei niente"

Manuel finì di dare la pappa a Jacopo e lo faceva giocare con tutti i giochi sul seggiolone.
Si misero a cenare, Simone quella sera aveva preparato una parmigiana di melanzane buonissima. Nello stampo non ne rimase nemmeno l'ombra.
Finito il pasto, Jacopino inizia a stropicciarsi gli occhi e Manuel lo fece addormentare in braccio, lo appoggiò nel suo lettino, si assicurò che tutto andasse bene e tornò in cucina dove Simone aveva fatto partire la lavastoviglie. Appena lo vide lo abbracciò baciandolo disse:

S: "lo sai che tu sei il mio amore, vero?"

M: "si lo so, e tu sai che sei il mio unico e solo che non vorrei nessun altro tranne te?"

S: "si lo so..."

M: "quindi adesso che intenzioni hai?"

S: "mah stavo pensando, dato che Jacopino si è addormentato, noi abbiamo già cenato, i piatti sono gia in lavastoviglie....cosa ne diresti se adesso noi ci facessimo due coccole?"

M: "intendi coccole?, solo coccole? Oppure coccole profonde?"

S: "proprio quelle...
Quelle all'ultimo gemito!!!"

M: "signor Balestra lei lo sa vero che non sono mai stato bravo a resistergli!!!"

S: "so a volte essere molto convincente!!"

M: "solo a volte?? Oserei dire sempre convincente!!!"

S: "diciamo che è il nostro passatempo preferito!!!"

M: "non avrei trovato parole più giuste!!!"

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