PICCOLO AVVISO: questa storia è molto triste, ma a mio parere, molto bella.
Vale la pena di leggerla.
Non sempre la vita va come speriamo.....
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••S: "amore mio, ti avevo promesso che non avrei pianto e che non avrebbero pianto nemmeno Giada, Sara e Marco, ma mantenere questa promessa è molto difficile, perche tu non sei più con noi.
Te ne sei andato in una calda giornata primaverile, dove tutto attorno a noi annunciava il ritorno della bella stagione.
A te piaceva stare fuori con noi, a sistemare il giardino che ci ha lasciato nonna Virginia, a rasare l'erba per permettere a tutti noi di rilassarci nel prato, tutti insieme. Adesso, quando lo faremo, subito penseremo a te. Tu che eri e che rimarrai sempre il nostro amore.
Fin dal liceo, ci siamo odiati e amati allo stesso tempo, per i primi momenti, poi quando abbiamo capito che eravamo fatti l'uno per l'altro e non riuscivamo a stare lontano e ci siamo innamorati.
Abbiamo vissuto questi splendidi 30 anni insieme dai 16/17 ai 46/47.
Nel frattempo ci siamo sposati e grazie al nostro caro amico Giulio, siamo riusciti ad accogliere i nostri splendisi e amati figli.
Nonna Virginia alcuni anni fa ci ha lasciati, è riuscita a raggiungere i 101 anni di vita e adesso sei partito anche tu.
Ti siamo stati vicini sempre, non ti abbiamo lasciato solo nemmeno per un istante, ma purtroppo la malattia, troppo aggressiva e cattiva per il tuo fisico, si è impadronita di te, portandoti via da noi.
Eravamo impotenti di fronte a lei e vedevamo spegnerti giorno dopo giorno.
Nemmeno le cure più potenti e moderne sono riuscite a darti la completa guarigione.
Ti hanno permesso di rimanere con noi 6 mesi in più di quanto diagnosticato dagli oncologi che ti hanno curato come fossi di famiglia, ma nemmeno loro hanno potuto salvarti, come avresti meritato.
Cosa faremo adesso senza di te? Chi organizzerà, di notte, viaggi a sorpresa?
Chi andrà a prendere la pizza senza avvisare, mentre andava a buttare la spazzatura?
Chi ci amava follemente come facevi tu?, anche solo passando e baciandoci tutti insieme, stringendoci?
Nessuno più lo farà.
Tu eri l'unico.
Siamo rimasti soli, siamo rimasti solo noi quattro con il nostro immenso dolore, a combattere tutti i giorni le difficoltà della vita, senza il tuo sorriso, senza le tue battute e i tuoi scherzi, senza i tuoi consigli e senza i tuoi:
- vi amo, siete la mia vita!! -.
Non ti dimenticheremo mai amore mio, tu vivrai dentro di noi, come il più bello e prezioso dei diamanti che illuminerà le nostre vite come hai sempre fatto....
Ci mancherai tantissimo.
Ti amo, ti amo come il primo giorno, non avrei mai voluto arrivasse questo momento, ma invece è arrivato prima del previsto.
Non ti scorderò mai amore mio.
Tuo per sempre Simone"Questa è la lettera che Simone scrisse per la cerimonia funebre di Manuel, il quale morì di un male incurabile, nonostante le terapie fatte e rifatte dai medici come in un loop eterno, senza però ottenere risultati positivi e incoraggianti.
Simone, Giada, Sara e Marco, continuarono ad abitare e prendendosi cura della villa, ma per i primi mesi, dopo la sua morte, la loro spensieratezza e l'atmosfera frizzante e briosa che c'era sempre stata in casa, era stata sostituita da un'atmosfera più triste e vuota.
Volando via, Manuel aveva lasciato tanta tristezza in quelle mura ma sopratutto nei loro cuori.I loro figli erano quasi tutti maggiorenni quando Manuel morì: Giada aveva 20 anni e frequentava il primo anno di giurisprudenza alla Sapienza di Roma, Sara 18 ed era all'ultimo anno del liceo classico "Ungaretti" a Roma e Marco, il piccolo di casa 15, che frequentava la seconda liceo scientifico "da Vinci" dove insegnavano i suoi splendidi papà.
Tutti e tre erano attaccatissimi al loro papà Simone e non permettevano mai si intristisse pensando al loro papà che non c'era più, erano sicuri, vegliasse costantemente su di loro dicendo:
G: "papà non essere triste, il papà non avrebbe voluto vederti così!!"
SA: "papà, lui è qui con noi e ti sta guardando!! Se ti vedesse così triste e depresso per la sua scomparsa, si arrabbierebbe molto, quindi: facciamoci forza tutti insieme, per lui!!!"
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CHAT TRA NOI E BREVI RACCONTI
Fanfictionliberamente tratta dalla fiction di "un professore" dove i protagonisti della chat più divertente e meno divertente sono sempre Simone Balestra e Manuel Ferro quando NON sono insieme. • Queste chat NON sono collegate tra loro, non c'è un filo logico...