Capitolo 14

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POV Briga
Quella è Emma!
Briga: Emma!
La chiamo ma lei continua a camminare. Entra nella sala e la perdo tra la confusione!
Briga: Cazzo!
Do un calcio ad una sedia, Christian mi vede e mi spinge fuori.
Christian: Cosa succede?! Mattia calmati, cazzo.
Briga: Ho combinato un casino, come sempre.
Christian: Raccontami tutto, sfogati e parlane.
Briga: Christian è tutto un bordello.
Christian: Raccontami tutto dall'inizio.
Briga: Paola è innamorata di me
Christian: E qual'è il problema?
Briga: È difficile Christian..
Christian: Parla Mattia, ti conosco abbastanza bene.
Briga: Io...Io.. Io amo Emma. Ecco, l'ho ammesso. Io la amo o almeno così credo.
Christian: Lo sapevo! Ma non capisco perché sei incazzato, cos'è successo fuori?
Briga: Paola mi ha baciato e ti giuro che in quel bacio non ho provato nulla, neanche la voglia di scoparla. E sai come sono... In quel bacio ho capito ancora di più di amare Emma, questa è stata la conferma!
Christian: Che aspetti a dirglielo?
Briga: Christian non capisci!
Christian: Ma cosa?
Briga: Quando Paola mi ha baciato, mi è sembrato di vedere Emma. Poi l'ho rincorsa e lei è scappata!
Christian: Ecco il problema!!! Cazzo Mattia cercala, vedrai che la troverai. Io confido in te, sono sicuro che ce la farai!
Briga: Fraté, te vojo un bene dell'anima. Pe' favvore nun di a nessuno de Emma, intesi?
Christian: Tranquillo!
Briga: Ah ma con Virginia a posto?
Christian: Si fraté poi te spiego.. Va da Emma!!
Briga: Corro, grazie mille.
Christian: Vai.
Corro fuori dalla sala alla ricerca disperata di Emma. La cerco ovunque, nella hall, in reception, in camera da lei.. Ma niente è sparita! Esco un giardino a fumare una sigaretta, sono nervoso ed incazzato. Tra noi le cose stavano andando apparentemente bene ed io come sempre ho rovinato tutto. Mi avvicino al balconcino che da sulla piscina dell'hotel. Ma quella è Emma!!

POV Emma
Mattia mi ha inseguito per la sala ma io sono riuscita a sfuggirgli. Non so perché mi sto comportando così, ma non voglio saperne niente di lui. Sembro un adolescente alle prime armi, me ne rendo conto. Ma mi ha ferito, e non mi capacito sul perché. Lui mi ha sempre fatto avvilire, dai pochi pomeridiani svolti. Ma quando ho avuto bisogno lui c'è stato, prendendosi sempre cura di me. È una persona speciale, o almeno così mi sembrava. Quando l'ho visto avvinghiato alla bocca di Paola volevo scomparire da lì. Ma non lo posso rimproverare di nulla, non ha fatto niente. È single, non è legato sentimentalmente a nessuno. Ma io mi sono sentita ferita, perché pensavo di costruire qualcosa con lui. Ecco perché... Lo sto capendo solo adesso, io per lui non provo un singolo sentimento di amicizia. Questo è amore. Ma è impossibile e poi lui si sarà già messo con Paola. Raggiungo la piscina dell'Hotel, triste e sconsolata. Mi siedo sul bordo e metto i piedi in acqua. Scoppio in un pianto isterico, anche senza motivo. Sempre delusa in amore, ho sto destino. Ma Mattia non ha colpe, sono io che mi illuso troppo come sempre. Passano dieci, venti o forse tenta minuti. Ho fumato dieci sigarette e sto scolando una bottiglia di Whisky gentilmente concessa dal proprietario dell'hotel.
Ad un certo punto sento dei passi, ho quasi paura ma resto immobile.
Briga: Emma
Ma è Briga! Si siede vicino a me.
Briga: Che hai? Perché ti stai riducendo così?
Emma: L'amore fa schifo.
Briga: Non dirmi che hai bevuto tutto questo whisky?!
Emma: Ma che vuoi da me, eh? Chi ti conosce? Ma vaffanculo Mattia, vaffanculo!
Si avvicina a me e mi abbraccia.
Briga: Emma, io ci tengo a te.
Emma: Non quanto tieni a Paola... State bene insieme, auguri! Pensavo che gia stavate insieme a scopare in qualche camera dell'albergo. Va da lei, magari ti aspetta in lingerie sul letto.
Briga: Tu stai fuori.. Io l'ho respinta!
Emma: Ma se vi ho visti baciare, per favore Mattia! Ma tu non hai colpe, sono io la stupida che ai affeziona sempre a tutto e a tutti, perfino al tappetino di casa mia.
Briga: Emma, credimi. Lei non vale niente per me.
Emma: Senti Matti, a me va bene se ti frequenti con lei. Ma non dormiamo più insieme e non continuiamo ad illuderci per favore. Adesso vado a letto che già la testa mi sta scoppiando.
Briga: Ti accompagno io.
Emma: Non serve.
Mi alzo ma non riesco a reggermi in piedi. Mattia mi prende in braccio.
Briga: Sta zitta 'npo adesso! Ti accompagno, io. Non accetto storie.
Di nuovo tra quelle braccia così familiari, ma proibite. Non rispondo più di me, ho la vista annebiata. Penso di entrare in coma etilico se continuo a bere così.
Emma: Sei la mia rovina, mi farai impazzire.
Briga: Tu mi hai già fatto impazzire.

Brighemma pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora