Capitolo 90

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POV Emma
Dopo una bella doccia, calda e rilassante, decidiamo di vestirci e di passare in ospedale. Abbiamo chiamato in ospedale per sapere come procedeva la situazione. Ci hanno detto che Patrizia ancora non si è svegliata, ma andiamo lo stesso perché Mattia vuole chiedere se può entrare comunque a vederla. Non so perché, ma Mattia è evidentemente teso.
Emma: Amore, che hai? Calmati, tranquillizati, perché sei così teso?
Briga: No, non sono teso. Solo che, non lo so... Non la vedo da tanto tempo e vederla adesso, senza neanche poterle parlare mi uccide.
Emma: Amore, ma se non te la senti, non siamo obbligati ad andare. Possiamo tranquillamente aspettare che si sveglia. L'importante è che l'operazione è riuscita, e che lei si riprenda.
Briga: Hai ragiona amore. Però voglio andare. Ne ho bisogno, ne ho davvero bisogno. Voglio starle vicino, qui per adesso ci sono solo io. Rebecca e Claudia sono fuori, gli resto solo io. E a me resta solo lei, oltre te. Ho solo voi due, qui, in questo momento ed ho bisogno di entrambe.
Emma: Amore io ci sono, lo sai.
Briga: Lo so, amore.
Emma: Allora, va bene, andiamo dai.
Mi incammino, ma lui mi prende per il braccio e mi fa girare verso lui.
Emma: Che c'è?
Io sorrido, solo a vederlo. Lui mi ricambia il sorriso e mi bacia.
Briga: Mi mancavano i tuoi baci e poi volevo ricordati quanto ti amo.
Quando fa così mi fa sciogliere come neve al sole. Mi fa uscire matta, mi fa impazzire.
Emma: Ti amo anch'io.
Un altro bacio, e via. Scendiamo in strada, siamo ben nascosti da occhiali e cappeli vari, e camminiamo mano nella mano. Non ci riconoscerebbe nessuno così, allora voglio godermi qualche scorcio di vita quotidiana e tranquilla con il mio Mattia.

POV Briga
Arriviamo in ospedale, mano nella mano. Saliamo al reparto di mia mamma e cerchiamo il dottore che l'ha operata. Oh eccolo lì...
Briga: Dottore!
Dottore: Signor Bellegrandi, come va?
Briga: Eh insomma. Mia mamma come sta?
Dottore: Ancora non si è svegliata, aspettiamo.
Briga: Possiamo vederla?
Dottore: Adesso?
Briga: Si, gentilmente.
Dottore: In teoria, non lo potrei fare. Ma...
Briga: Ma?
Dottore: Penso che farò un'eccezione, visto che la paziente è in via di guarigione.
Briga: Grazie dottore
Emma: Grazie mille, dottore.
Emma mi stringe più forte la mano, e noi entriamo nella stanza di mamma. Un colpo al cuore, proprio come la prima volta. Mi fermo un attimino, Emma mi guarda e mi stringe la mano ancora più forte. Si avvicina a me.
Emma: Ehi.
Briga: Ehi
Emma: Se non te la senti, andiamo.
Briga: Me la sento, tranquilla. Devo solo assestare la botta.
Emma: Quando vuoi.
Briga: Andiamo
La prendo per mano e ci avviciniamo insieme al lettino. È come prima, si solo che questa volta ho la consapevolezza, che mamma si risveglierà. Inizio a parlarle.
Briga: Mamma, mamma sono io. Sono qui, qui con te. Mi senti mamma?
Lei non mi risponde, dorme beatamente.
Briga: Mamma, riesci a sentirmi?
Emma: Amore, è stanca. Dobbiamo aspettare un altro pò.
Briga: No, Emma proviamoci.
Prendo la mano a mia mamma e inizio a sussurarle delle parole della sua canzone preferita.
Briga: Fanculo, io non voglio tutto questo, io voglio solo te e poi lo butto il resto... Io non ci credo che tu non ci sei più tu, io non ci credo no, io non ci credo no.
Dietro di me, c'è Emma che piange. Mette le sue mani sulle mie spalle. Io mi giro verso lei e mi faccio abbracciare.
Emma: Tua mamma sarebbe fiera dell'uomo che sei diventato oggi.
Briga: E della fidanzata che ho scelto.
X: Sono fiera di entrambi.
Io mi giro e...

ANSIA PER SEMPRE PROPRIO! CIAONE! CHE DITE? VE GUSTA? DITEMI QUELLO CHE PENSATE, VI AMO. ❤❤❤❤❤❤

Brighemma pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora