Capitolo 70

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POV Briga

DA PARTE DI EMMA
Immediatamente apro la busta, sto tremando dal nervoso, ed inizio a leggere.

Caro Mattia,
So che ci siamo visti poco fa, ma io ho già voglia di te. Per quanto ci provi, ad allontanarmi da te non ne voglio sapere. Ormai sai, che tu sei la parte più importante di me. Sei la persona che mi fa stare bene, sei la persona che ha tutta la mia stimata fiducia. Però, penso che purtroppo sia arrivato il momento di separarci, almeno per un pò, fin quando non ci basta. Devi sapere che non ho mai creduto nell'amore di quelle persone che un attimo dopo l'ultimo bacio, l'ultimo saluto, l'ultimo abbraccio, l'ultimo "ti odio, non potevi farmi questo", l'ultimo "non lasciarmi", l'ultimo "non voglio vederti mai più", sono pronte a buttare fango su tutti i "ti amo", le mani strette, il dolce sapore del far l'amore, spogliarsi quando fa troppo freddo anche solo per mettere il naso fuori dalla finestra, i sorrisi, le speranze per il futuro, i "ci sposeremo", "avremo dei figli", "saremo felici". Diciamo che prima di te, non credevo all'amore, in generale. Poi sei arrivato tu.
Ricorderò sempre le notti sveglia aspettando un tuo messaggio, oppure venendoti a trovare in casetta. Quelle sono state le mie notti preferite. Sarebbe sciocco dirti che avrei preferito non incontrarti, non baciarti, non innamorarmi, non amarti , come un'illusione, un'imbottitura a prova d'urto, un giubbotto anti-proiettili. Nessun rimpianto, nessun "sono stata una stupida", nessun "vorrei non averti mai conosciuto". Io ti ringrazio.
Ti ringrazio dei tuoi sguardi alla nostra prima festa, i tonfi allo stomaco e al cuore, le guance rosse e la mente che non faceva che ripetermi "ti sta guardando, lui, ti sta guardando, lui".
Ti ringrazio di avermi cercata, di avermi detto che mi amavi, di avermi fatto ridere tanto quella sera, quando ero troppo ubriaca, ma anche troppo impaurita, troppo "sta attenta, potrebbe andar via da un momento all'altro".
Ti ringrazio del primo bacio, quel desiderio, quell'ardore, le tue labbra morbide, il mio "va a quel paese", il tuo "vieni qui". Vieni qui. Vieni qui.
Ti ringrazio di essere restato, anche quando credevo che nulla avrebbe potuto tenerci uniti, anche quando le urla erano più forti delle pareti, a far l'amore per tenere insieme i cocci.
Ti ringrazio di avermi voluto bene, anche da lontano, anche nei miei giorni no, anche quando ero troppo nervosa, troppo gelosa, troppo tutto.
Ti ringrazio di essermi stato accanto quando le lacrime non mi permettevano di respirare, quando l'ansia non mi faceva andare avanti, quando avevo paura, ero triste, ero debole, ero distrutta, quando avevo bisogno di qualcuno che credesse in me stessa, quando avevo bisogno di "qualcuno" e basta.
Ti ringrazio di tutte le parole belle, i "ti amo" sussurrati, i "mi manchi" tra i sussulti, i "non lasciarmi, resta, non andare via , non vivo senza di te".
Ti ringrazio di avermi amata.
Ti ringrazio perché sei stata una persona splendida.
Ti ringrazio perché mi hai reso felice.
Ti ringrazio perché sei stato in grado di farmi credere di nuovo nell'amore.
Ti ringrazio perché amarti è stato un meraviglioso imprevisto, una meravigliosa esperienza, una meravigliosa sensazione.
Non ti dirò che sarà facile andar avanti.
Non ti dirò che sarà ancora più facile riuscire a capire come facevo a bastarmi un tempo.
Non ti dirò che non ti amo più, che tornerò ad amare, che tornerò ad amarmi.
Ti dirò che ti amo e che non so se amerò ancora, ma quel che è certo è che non amerò nessuno, nessuno al mondo, come ho amato te.
Te lo prometto,
amore.
Un'ultima cosa. Prenderò un attimo di pausa, andrò dai miei genitori in Salento finché non si calmeranno le acque e forse dopo, potremo davvero parlarne del nostro futuro. Questo per il momento è il mio modo di dirti addio, anche se spero di rivederti e riaverti presto.
Per sempre tua,
Emma.

Brighemma pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora