Brighemma pt. 2

Capitolo 77

POV Briga
Briga: È tutta una merda.
Dico tra me e me. Finché qualcuno non mi risponde.
X: No, non è tutto una merda.

POV Emma
Da Francesca mi faccio accompagnare fino al Policlinico. Ci salutiamo e scendo dalla macchina. Entro in ospedale e cerco il reparto che mi aveva detto Maria. Si trova al primo piano, così salgo e man mano vado salendo, il mio cuore si appesantisce. Mi devo fermare un attimo per poter prendere aria. Mi gira la testa, e ho l'ansia di vederlo. Di certo queste non sono le condizioni in cui avevo programmato di rivederlo. Mi appoggio al muro delle scale, pian piano scivolo e finisco a terra su un gradino. Metto le mani in fronte e trattengo le lacrime. Sto per avere un attacco di panico, me lo sento. Arriva una dottoressa che subito si avvicina a me e mi aiuta ad alzarmi.
Dottoressa: Signorina, mi dica. Cosa succede? Non si sente bene.
Emma: No, no sto bene.
Dottoressa: A me non sembra proprio. Soffre di attacchi di panico?
Emma: Non lo so, so solo che mi gira la testa e non ci capisco niente.
Dottoressa: È a tutti gli effetti un attacco di panico. Bene, conti insieme a me da 100 fino ad 1.
Emma: Va, va bene.
Dottoressa: Cento
Emma: Cento
Dottoressa: Novantanove
Emma: Novantanove
Dottoressa: Novantotto
Emma: Novantotto
Pian piano il respiro diventa regolare e il mal di testa finisce.
Emma: Grazie mille, dottoressa.
Dottoressa: È il mio lavoro. Sicura di stare bene?
Emma: Sto benissimo.
La dottoressa se ne va, per fortuna non mi ha riconosciuto. Salgo le ultime scale rimaste, levo gli occhiali ed il cappello, mi sento ridicola. Nonostante tutto l'ansia c'è sempre, soprattutto adesso che mi sembra di intravederlo alla finestra. Quello è lui, cazzo. Ha perso almeno cinque chili, ha il viso scavato. Il mio povero amore. Inizio pian piano ad avvicinarmi, lo vedo che sta dando un pugno al muro. Io mi avvicino sempre di più a lui, finché non gli arrivo dietro, mentre lui sta per sedersi. Non si è accorto di me, è troppo preso dai suoi pensieri.
Briga: È tutta una merda.
Emma: No, non è tutto una merda.
Lui subito alza il viso. Ha gli occhi, pieni di lacrime, sbarrati. Non so se per la sorpresa e lo stupore di avermi qui davanti o altro.
Briga: Em, Emma sei davvero tu? Emma: E chi altro se no?
Lui scoppia a piangere e si avvicina a me. Mi guarda per un attimo, come a chiedermi il consenso. Io non parlo, apro solo le braccia e lo abbraccio.
Briga: Quanto cazzo mi sei mancata, Emma.

POV Briga
Emma: Mi sei mancato anche tu. Eccola, finalmente è qui. La mia donna, la mia amata. La mia ancora di salvezza, la mia luce, la mia speranza, la mia vergine, la mia pietra preziosa, la mia fidanzata, la mia stella, la mia ragione, la mia vita. Siamo ancora incollati l'un l'altro, è un abbraccio che vorrei non finisse mai. Inspiro il suo profumo delicato, giusto per assicurarmi che è davvero qui.
Briga: Che ci fai qui?
Emma: Sono venuta con il primo aereo che ho trovato, subito dopo l'avviso di Maria. Come sta tua madre?
Briga: Ha avuto un trauma cranico dovuto all'impatto. Deve passare due notti in osservazione, la prima già è passata abbastanza bene, almeno così ha detto il medico.
Emma: E tu? Tu come stai?
Briga: Male, malissimo. Di merda.
Emma: Non dire così
Briga: Per fortuna adesso ci sei te

POV EMMA
Come fa ad essere così dolce anche in questa situazione?
Emma: Io sono qui con te, sono venuta per restare.
Briga: Davvero?
Emma: Si, davvero. Questa è la dimostrazione
Gli mostro l'anello
Briga: Non hai levato l'anello
Emma: Ti vedo sorpreso..
Briga: Certo.
Emma: Perché?
Briga: Semplice, perché è il simbolo del nostro legame.
Emma: Lo so, ho sempre pensato la stessa cosa.
Briga: Quindi l'hai lasciato qui?
Emma: Sì, è rimasto sempre con me. Tutta questa settimana, nei momenti in cui mi mancavi, avevo questo che mi ricordava dei nostri momenti felici.
Briga: Amore mio
Mattia mi accarezza e mi riabbraccia.
Mi è mancato tremendamente in questi giorni, ho bisogno di lui.

ECCO IL CAPITOLO AMORI MIEI, A VOI I COMMENTI. VI AMO