Capitolo 63

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POV Emma
Sono rimasta due giorni a casa, sono distrutta. Non ho visto le ragazze, ma soprattutto non ho visto Mattia. Mi manca terribilmente. Sono depressa, non mangio più, non dormo più, non vivo più. Lui era il mio fuoco, che mi dava vita. Mi proteggeva, mi completava, ma sopratutto mi amava. Stupidi giornalisti che non ne capiscono mai un cazzo, stupida vita famosa, stupidi scandali di merda. Vorrei vivere una vita normale, ma non posso. Volevo avere una relazione, non tanto normale visto che siamo coach e allievo, ma comunque una relazione semplice dove alla base c'era solo l'amore. Questa relazione io l'ho trovata, ma per causa forza maggiore ho dovuto perderla. Io voglio Mattia, lo voglio anima e corpo. Ho bisogno di sentire la sua bocca sulla mia, il suo respiro sulla mia pelle. Ho bisogno di sentire il suo odore, ho bisogno di sentire il suo amore nei miei confronti. Oggi, purtroppo dobbiamo registrare una nuova puntata, quindi devo andare per forza negli studi.
Così mi alzo dal letto, ormai diventata la mia casa, e mi dirigo in bagno a cambiarmi. Indosso una semplice tuta e una semplicissima maglietta bianca. I miei occhiali ovviamente non possono mancare, soprattutto adesso che c'ho due occhiaie terribili. Non me la sento di vestirmi bella, bellissima, tutta scollata e attillata. Non ne ho voglia. Scendo da casa, mi metto in macchina e vado agli studi di registrazione. Sono un essere senza vita, mi trascino su me stessa. Entro lì e per il corridoio incontro Maria.
Maria: Emma!
Lei subito mi abbraccia.
Maria: Emma, ma sei più magra. Quanti chili hai perso?
Con la mia flebile voce le rispondo.
Emma: Non lo so
Maria: Come stai?
Emma: Non si vede?
Maria: Si, è che mi dispiace veramente, e lo sai.
Emma: Si, lo so, Maria. Vabbè, non ti preoccupare. Vado in camerino.
Maria: Si, certo vai.
Durante il mio tragitto, mi giro a destra e a sinistra, alla ricerca di Mattia. Voglio vederlo, voglio parargli, voglio stare con lui. Ed eccolo qua, con le altre ragazze che gioca e scherza. Devo dire che l'ha presa bene, lo stronzo! Appena mi vede si ferma di colpo, ma io continuo per la mia strada e vado in camerini. Sbatto la porta e scivolo fino ad arrivare a terra. Scoppio a piangere, mmh che strano io che piango! Fin quando qualcuno bussa alla porta.

POV Briga
Sono stato due giorni, due terribili giorni depressi, chiuso in camera. Uscivo solo per provare, tra l'altro Emma neanche si è fatta vedere e mi manca terribilmente. Vale e Klaudia hanno provato a tirarmi su il morale, ma niente. Gli ho raccontato tutta la storia, dei giornali e dei paparazzi.
Oggi è sabato e dobbiamo prepararci per la puntata. Vengono sempre truccatori e parrucchieri a farci belli, ma io non ne ho proprio voglia. Appena siamo pronti, andiamo in studio. Valentina e Klaudia fanno di tutto per farmi sorridere allora, per farle contente, faccio qualche risata con loro. In quel momento, passa Emma. È più magra, sciupata. Sta male, si vede. Quei suoi occhialoni nascondono i suoi occhi, ma percepisco che anche i suoi occchi siano tristi e spenti. Appena ci vede, incupisce ancora di più lo sguardo e se ne va per la sua strada. L'ho ferita, sicuramente. Che pezzo di merda che sono! Dovei andare ma..
Valentina: Vai da lei!
Klaudia: Si struzzo, vacci!
Briga: Okay, vado.
Vado nel suo camerino, e busso alla porta. Non risponde nessuno, allora riprovo finché non mi apre Emma. Ha gli occhi pieni di lacrime.
Briga: Ehi, non piangere Emma. Posso?

Brighemma pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora