Capitolo 19

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POV Briga
Qualcuno bussa alla mia porta, sarà sicuramente Emma. Apro e rimango fisso a guardarla, è semplicemente meravigliosa.
Briga: Sei stupenda.
Emma: Anche tu non sei male..
È un complimento?!
Briga: Andiamo?
Lei annuisce e scendiamo le scale dell'hotel. Emma stasera è davvero stupenda ed ogni tanto mi fermo a guardarla.
Emma: Dove mi porti?
Briga: Prima andiamo a cenare? Che dici?
Emma: Si va bene.
Andiamo nel ristorantino giù dall'Hotel. La cena passa in modo piacevole e tranquillo, mi piace molto stare con Emma. Appena finita la cena, ci alziamo e usciamo dal ristorante.
Emma: Dove andiamo?
Briga: In giardino con me. Dobbiamo parlare.
Emma: Direi di si...
La prendo per mano e la trascino con me. Siamo arrivati su una terrazza, vicino la piscina dell'hotel. Ci sediamo su delle sdraio.
Briga: Inizio io?
Emma: Inizia tu..
Briga: Allora Emma, non trovo le parole..
Emma mi guarda, penso sia molto ansiosa.
Briga: Vado al dunque direttamente...
Mi avvicino alle sue labbra, e poggio le mie sulle sue. Sa di pesca, sono morbide e setose. Lei ricambia il bacio, ma poi si stacca.
Emma: Non posso.
Briga: Perché no?
Emma: Non posso cazzo! Lo sai perché...
Briga: Ancora la storia della coach e dell'allievo? Oh insomma...
Emma: Non è una storiella, sarà la nostra quotidianità! Come possiamo stare insieme, ma rimanere segreti?
Briga: Ma l'amore supera tutto!
Emma: L'amore non supera un cazzo! Te lo dice una che ha sofferto, e anche tanto...
Queste parole mi feriscono terribilmente.
Mi giro per andarmene.
Emma: Dove vai?
Briga: Lontano da te.

POV Emma
Emma: Mattia.. Aspetta!!
Ma niente, non mi ascolta e se ne va per la sua strada. È meglio così!
Emma: Vaffanculo stronzo!
Glielo urlo, ma lui è già andato. Lo sapevo che andava a finire così.. Ed io che mi sono messa il vestitino carino e sto tacco dodici che mi sta ammazzando. Levo le scarpe e rientro in camera. Sono nervosa ed incazzata. Elisa non c'è, stasera andava a cena con il suo compagno. Loro si che sono una bella coppia solida..
Mi metto una maglietta e mi distendo sul letto. Non ho forza di fare niente, ma neanche voglio dormire. Se mi guardo indietro, la mia vita è stata fortunata in tutti i sensi. Tranne in amore! Ma che vadano a fare in culo gli uomini, non ho bisogno di nessuno. Questo è quello che voglio far credere perfino a me stessa, ma non illudiamoci. Io ho bisogno di Mattia, ma il che è al quanto impossibile perché il nostro amore è impossibile. Eppure lui poteva essere quello giusto...

POV Briga
Sono al bar a bere qualche bicchiere, e si avvicina a me Ludovica.
Ludovica: Amore mio!
Mi abbraccia e si avvinghia a me. Io la lascio fare, tanto non capisco niente, non sono lucido e non ragiono bene.
Mi accarezza tutto, e mi bacia.
Io ricambio il bacio, ho bisogno di dimenticare Emma.
Ludovica: Hai una camera qui?
Briga: Cos'hai intenzione di fare, birbantella.
Ludovica: Niente che tu non voglia...
Mette la mano sui miei pantaloni e mi accarezza. Mi sta provocando, Ludovica mi fa effetto o forse è l'ubriacatura.
Saliamo le scale, io sono ubriaco fradicio. Lei inizia a baciarmi ed arriviamo in camera. Si è messa a cavalcioni su di me, sta per spogliarmi ma io la fermo.
Ludovica: E perché?!
Briga: Non posso
Ludovica: Si certo, so che lo vuoi..
Mi tocca ancora, ma io la scanso del tutto.
Ludovica: E dai, lasciami giocare.
Briga: Ludovica, alzati per favore.
Inizia a spogliarsi.
Briga: Sei sorda per caso?
Ludovica: E dai!
Continua a provocarmi, ma la scanso.
Briga: E levate...
Bussa qualcuno, così mi alzo.
Apro la porta, e davanti a me trovo Emma.
Briga: Emma!
Emma: Ti ho disturbato?
Ludovica: Chi è?
Emma: Vedo che sei in compagnia... Vado via.
Briga: No Emma, aspetta.
Emma corre via, lontano da me.
Io mi sento una merda, nonostante non abbia fatto niente.
Briga: Esci da questa stanza.
Ludovica: Perché?
Briga: ESCI DA QUESTA STANZA!
Urlo come un matto.
Ludovica esce, con un sorrisino sulle labbra e una faccia da schiaffi.
Ludovica: Allora ciao amore..
Briga: Non mi chiamare mai più così, chiaro?
Lei gira i tacchi e se ne va. Io sono disperato, Emma era incazzata. Così mi decido e vado a bussare alla sua porta.

Brighemma pt. 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora