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-Federico, ho letto la descrizione su quella foto.- affermo ad un certo punto, mentre lo aiuto a sistemarsi le ciocche ribelli -È ciò che pensi davvero?- continuo, lo vedo irrigidirsi ad ogni mio tocco -Hai scritto delle bellissime parole..- aggiungo mettendomi davanti a lui e i suoi occhi si posano sui miei, gli accarezzo il volto, poi continuo a sistemargli il ciuffo -Parla, non ti mangio!- sorrido fermandomi alcuni secondi.
-, ma lo sapevi no..?- sussurra e si alza dalla sedia -Sei importante, per davvero.- continua -Non avrei mai voluto farti del male, ma anche tu non scherzavi con Giovanni.. Vedervi insieme era uno strazio, non puoi capire.- serra i pugni.
-Invece che posso capire, ti ricordo che hai iniziato tu a fare lo stronzo e il cascamorto con quella trota di Stefania!- esclamo spostando il peso del corpo su un piede, incrociando poi le braccia al petto.
-Se solo sapessi..- sospira e rilassa le mani.
-Se solo sapessi cosa?- alzo un sopracciglio.
-Nulla.- replica.
-No bello, ora me lo dici!- gli punto un dito contro, sul petto.
-Non è facile..- mi sposta la mano -Semplicemente non potevo fare altrimenti e non starò sicuramente qui a spiegarti!- sbuffa ed esce dal bagno.

Fra mezz'ora -o poco più- ha il treno e noi abbiamo appena discusso? Ma davvero? Se racconti nessuno ci crede.

Lo seguo in fretta e lo prendo per il polso.
-Sii sincero, dimmelo Federico.- sibilo a denti stretti, lui scuote la testa e si libera, andando a recuperare la valigia e mettendola sul portabagagli della Toyota.

Maledizione.

*****

Siamo in stazione, il treno è in ritardo di un quarto d'ora e, non so perché, questa cosa mi rende piena di gioia. Più tardi parte, meno sentirò la sua mancanza oggi.. No? Non funziona così?

I BenEsme sono avvinghiati, non si staccano da minuti ed io vorrei fare lo stesso con Fede, ma non stiamo insieme, quindi perché dovrei?
Ho bisogno di sentire le sue braccia intorno al mio corpo, ho un dejavu ma dettagli.

Siamo anche lontani: io in piedi, vicino alla riga gialla, che mi guardo intorno. Lui seduto, sul muretto più in là, che guarda le rotaie.
Non doveva essere così il nostro addio, non doveva neanche assomigliare un minimo a questa situazione. Io mi ero immaginata come nei film, un addio pieno di baci e d'amore.. Invece nulla è andato come doveva andare, sono dannatamente incazzata con me stessa e con lui, perché è così orgoglioso? Perché sono così orgogliosa? Mi avvicino? Non lo so, ho di nuovo paura.. Al diavolo, non ci perdo nulla a rischiare quindi via!

TUTTA D'UN FIATO (Benji & Fede FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora