CHAPTER 5

89.7K 1.8K 77
                                    



5



HARRY'S POV

La sentii per tutto il pomeriggio piangere senza mai fermarsi, era così infantile e i suoi piccoli singhiozzi erano così fastidiosi. Mi accesi una sigaretta e pensai a quanto fosse fragile, non avrebbe retto.

Al diavolo gli ordini di mio padre, non avrei mai voluto trovarmi in questo casino, non avrei mai voluto questa vita e non avrei mai voluto che lei arrivasse in casa mia. Non m'importava affatto dello stupido patto fra mio padre e sua madre. Picchiettai nervosamente il piede al suolo e sospirai pesantemente.

<< fanculo >> mormorai ed osservai la nuvola di fumo fuori uscire dalla mia bocca. Ormai era giunta la sera ed io continuavo ad aspettare impazientemente che Victoria finisse di prepararsi. Spensi il restante di quella sigaretta e aspettai ancora, sollevai gli occhi e sbuffai sonoramente. Il telefono incominciò a vibrare all'interno della tasca dei miei pantaloni. Aggrottai le sopracciglia e lo afferrai. Era Bill.

<< c'è qualcosa che non va? Roger deve procurarsi qualcosa da mangiare per entrambi come lo scorso mese? Vi ho già detto che dovete essere preparati per ogni evenienza >> lo accusai.

<< non si tratta di questo Harry >> si affrettò a dire il mio interlocutore << ha chiamato la tipa della casa famiglia, è la decima volta in due giorni, ha mandato un messaggio poco fa e dice che è pronta a chiamare la polizia >> grattai nervosamente la mia fronte e strizzai gli occhi.

<< distruggi il suo telefono, fai in modo  che non possano rintracciarlo al resto ci penso io, adesso devo andare >> dei passi rumorosi causati probabilmente da dei tacchi ruppero la mia noiosa attesa circondata da nuove complicazione. 

<< scommetto che saremo gli unici in ritardo questa  sera >> affermai con un velo di cattiveria dietro le mie parole. Lei abbassò la testa verso le sue scarpe, potei notare benissimo il gonfiore dei suoi occhi causato dal suo pianto isterico.

VICTORIA'S POV

Eravamo in macchina da quasi un'ora, fuori era già buio pesto, io ed Harry ancora non ci eravamo parlati e questo era estremamente imbarazzante ma allo stesso tempo rassicurante << quanto manca? >> chiesi per rompere il silenzio. Lui mi rivolse un veloce sguardo e poi si girò di nuovo verso la strada.

<< non molto >> rispose con voce roca. La sua voce sembrò più diversa dal solito  << hai degli occhi orrendi Victoria..>> guardai con stupore il profilo del suo bel viso, e mi chiesi come potesse essere così crudele.

<< la signora della tua casa famiglia è una stronza? >> chiese.

  << è una persona sgradevole, ma non è sempre stata così. Comunque si lo è, esattamente come te, no scusa, tu sei molto peggio, lei almeno non tiene in ostaggio le persone >> lo accusai alzando il volume della mia voce ad ogni parola pronunciata.

<< mi chiedo come tu  possa stare in pace con te stesso , si lei è piena di difetti ma non ti ringrazierò mai per avermi portato via dalla mia casa famiglia, MAI >> enfatizzai l'ultima parola. Posai nuovamente i miei occhi su di lui, rimasi a fissarlo per un tempo indeterminato, desiderando che una macchina si scontrasse con la sua << ripeto '' vedo che ti piace guardarmi " >> commentò ignorando il mio precedente discorso. Spalancai la bocca di colpo, ma non riuscii a dire nulla e mi girai in avanti verso la strada.

<< cerca  di riprenderti >>  mi prese in giro. Quel ragazzo mi faceva diventare pazza, assolutamente pazza. Sussultai quando avvertii la sua mano destra poggiarsi sulla mia gamba, l'accarezzò delicatamente, il mio respiro sembrò cessare per alcuni secondi, lui mi rivolse un sorriso sghembo << sei debole >> affermò << ma hai una bella parlantina >> si prese gioco di me.

<< dovresti prestare attenzione alla strada >> allontanai la sua mano << ma io sto prestando attenzione alla strada >> contrastò con la sua bellissima voce roca e sensuale.

HARRY'S POV

<< siamo arrivati >> sospirai profondamente. Lei guardò dal finestrino la villa in lontananza dei Berry.

<< sembra una reggia >> affermò stupefatta. Molta gente era già arrivata, vi erano più di cinquanta auto parcheggiate. Un signore ci fermò e ci fece segno di parcheggiare la macchina laggiù, ci dirigemmo al posto indicato e scendemmo dall'auto.

Victoria continuò a girarsi intorno << quando hai finito di osservare ogni minimo dettaglio avvisami, così possiamo entrare >> l'avvisai con finto sarcasmo. La sua bocca era leggermente socchiusa mentre continuava a fare ciò che stava facendo << Turner andiamo >> ordinai. La trascinai per un braccio verso le grandi scale che conducevano all'entrata.

<< prego i nomi >> disse una voce femminile.

<< Sarah Miller e Mike Nelson >> rispose l'uomo accanto alla sua compagna, la giovane donna controllò frettolosamente la lista degli invitati per vedere se i loro nomi erano segnati sul foglio.

<< potete entrare >> era il nostro turno << nomi prego >> chiese con voce flebile. Mi guardò con quel tipico sguardo da liceale, uno sguardo nauseante. Era carina, ma non era il tipo di donna che mi sarei  portato a letto. I suoi occhi erano puntati sulla parte più intima del mio corpo. Sorrisi divertito per quella situazione e Victoria guardò stranita la donna di fronte a noi.

<< Harry White e Victoria Turner >>  controllò distrattamente la lista fissando più me, che quel foglio.

<<po-potete entrare>> balbettò imbarazzata, le rivolsi un occhiolino e la ringraziai.

<< credo tu abbia fatto colpo >> mormorò la ragazza al mio fianco.

<< io faccio colpo su tutte >> dissi con aria di sufficienza. Iniziò a guardarmi con disapprovazione << perché, non ho fatto colpo su di te? >> le chiesi. Non rispose, premette le sue labbra gonfie in una linea sottile e cercò di andare avanti senza di me, le strattonai bruscamente un braccio e un istante dopo la sua figura era di nuovo al mio fianco.

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora