Capitolo
74
La pioggia scendeva pesante sopra di noi, in quella mattina scura e fredda. Padre Collins leggeva la bibbia per benedire l'anima di Sarah. I miei occhi non potevano far a meno di guardare la sua foto. Era molto più piccola, probabilmente in quella foto aveva sedici anni o se non di meno. Terence era accanto me ed Harry e anche lui come me, guardava lei. Harry lanciava alcune occhiate di conforto al suo amico. Alcune ragazze del bordello arrivarono causando disagio. Non avevano un vestito nero, indossavano ancora la loro veste da notte, tremavano sotto la pioggia. Guardai le loro gambe scoperte imperlate da gocce d'acque piovana come il resto del loro povero corpo. Tutti noi avevamo un ombrello che potesse ripararci, loro semplicemente rimasero li ad assistere al funerale senza importarsene del resto, in quel momento per loro c'era solo Sarah.
<< perdona e benedici questa povera anima portandola con te nella tua terra, dove ne sofferenza ne male vi possono entrare >> le ultime parole di padre Collins si mischiarono con i singhiozzi ambulanti delle ragazze. Mi girai nuovamente verso di loro, dovevano tenere molto a Sarah. Commenti indiscreti vennero fatti sul loro conto. Non potei evitare di sentirmi indignata verso quelle persone che consideravano in un momento così delicato un pettegolezzo o un giudizio molto più interessanti. << facciamo una preghiera per la signorina Sarah >> strizzai forte gli occhi e cercai di immaginare una delle cose più belle che la mia immaginazione potesse creare. Vidi un prato immenso senza fine con una luce piacevolmente accecante, alcuni ruscelli dove il tuo riflesso era ben chiaro, l'aria calda del sole ti attraversava tutto il corpo regalandoti benessere. Pregai che lei potesse avere tutto questo.
Molti dei presenti, compreso Terence lasciarono un ricordo d'addio. Mi si spezzò il cuore quando lo vidi lasciare sulla sua tomba due biglietti aerei. << mi dispiace molto per Terence >> mormorai commossa
<< anche a me >> sussurrò Harry contro i miei capelli. Circondo la mia vita e io appoggiai esitante la mia testa sulla sua spalla. Versai qualche lacrima dal momento che la sotterrarono, quello era il vero addio. Terence non proferì parola, si limitò ad andarsene. << Terence >>lo richiamò Harry.
Si girò verso di noi lentamente con un espressione sconsolata dipinta in volto << lasciami stare Harry, ho voglia di restare solo >> disse con voce malinconica. Harry avanzò verso di lui.
<< mi dispiace T, sul serio mi dispiace... so come ti puoi sentire..>> Terence ridacchiò interrompendolo.
<< no che non lo sai! non sai cosa diavolo si prova! non puoi dire di saperlo! >> si sfogò. Era frustrato e in qualche modo sapevo che lui non era arrabbiato con Harry, era distrutto e non voleva saperne di nessuno.
<< voglio soltanto aiutarti >> si giustificò il ragazzo al mio fianco.
<< non penso che tu in questo momento possa, so bene che sei il mio migliore amico e che..>> respirò profondamente << vuoi confortarmi come se fossi un cucciolo bastonato, ma io voglio restare da solo >> enfatizzò la parola ''solo''. Si voltò verso un albero << sai sono contento di non essermi innamorato di lei, sarebbe stato tutto molto peggio, non trovi? >> i suoi occhi erano persi nel vuoto. Stanchi di dover osservare altro, altro che per il momento a lui non interessava guardare. La sua figura camminò frettolosamente sotto la pioggia.
Cercai di contenere le mie lacrime, Terence stava soffrendo molto e lui non voleva nessuno che l'aiutasse a superare questo momento . << ehi..piccola >> accarezzò delicatamente i miei zigomi. << oltre ad essere impertinente ed infantile, sei anche sensibile >> scherzò ma io potei notare benissimo il velo di tristezza che lo ricopriva.
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Mr. White
Romance> gli chiesi arrabbiata, i suoi occhi verdi mi guardarono con malizia. > anche se l'odiavo con tutta me stessa il mio corpo non poteva di certo essere d'accordo con la mia mente, ad ogni sua parola accattivante rispondeva > dissi perplessa, picchiet...