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Ma si pubblichiamo alle  3 di notte!

Mi girai intorno confusa, per quale motivo Harry era su di me, nudo..lo ero anch'io.

Ricordi confusi riaffiorarono nella mia mente. Fiume, Etta, corrente forte. 

<< il fiume >> mormorai. 

<< come ti senti? >> mi chiese. Ritornai a guardare i suoi occhi verdi, i suoi bellissimi occhi verdi. 

<< addolorate e infreddolita >> risposi con sincerità. Le sue sopracciglia si unirono. 

<< dove ti fa male? >> la sua voce non era più premurosa. 

<< le costole e..la testa >> guardai in basso, in mezzo ai nostri corpi. Ero sicura di essere rossa in viso, sentivo il calore attraversarmi la pelle, proprio li, nelle mie guance, 

Si spostò da me, lasciandomi stranamente vuota...

'' non dire a mio padre che ti ho aiutata '' quel bambino, era..era lui? mi ricorda cos' tanto il suo viso. Il suo petto tonico.. era davvero una distrazione, pensai timidamente cercando di non fissarlo troppo. 

<< dove siamo? >> cos'era questo posto? un piccolo appartamento? no era impossibile.

<< è un camper, orrendo >> commentò duramente << avevi bisogno di calore, o avresti perso nuovamente i tuoi sensi >> il suo sguardo autoritario mi fece sentire in colpa, be'..questo era ciò che faceva continuamente. Sentirmi in colpa, sentirmi stupida.. << perché ti sei allontanata da Cody? >> si avvicinò a me e afferrò il mio mento. 

<< v-vuoi davvero parlarne qui? >> balbettai. Mandai giù la bile. Mi sentivo in trappola, ma allo stesso tempo sollevata.. l'unico posto che avevo chiamato casa da quando ero piccola, mi aveva pugnalata alle spalle. Etta..

Girai la testa dall'altra parte non appena sentii le mie sciocche lacrime, scendere..come sempre. 

<< chi ti ha fatto questo, chi ti ha gettato nel fiume? >> scossi la testa cercando di smorzare i miei singhiozzi. 

<< rispondimi Victoria >> quasì ringhiò. Le sue mani si chiuserò sui miei polsi e sbarrai gli occhi, La mia schiena era premuta fortemente sul materasso piccolo. Il suo corpo sopra al mio << non fare la bambina! dimmi chi ti ha fatto del male! >> c'era tanta rabbia nelle sue belle iridi colorate, così tanta da coprire il verde. Harry...

<< mi fai male >> mossi debolmente i miei polsi intrappolati. Strinse con maggiore forza. Strizzai i miei occhi e piegai il mio collo verso sinistra.

<< dimmi chi è stato >> il suo tono era fermo e controllato. 

<< E-Etta >> pronunciai il suo nome con acidità. La grinza formatosi sulla sua fronte diede risposta ai miei pensieri, non ricordava chi fosse. 

<< Etta? Etta chi? la padrona della tua casa famiglia? >> era confuso << perché ? >> i miei polsi erano di nuovo liberi, ma le sue mani erano sempre li. 

<< nessuno mi vuole bene, ricordi? >> era così. Si leccò distrattamente i contorni della sua bocca rossa. Un mugolio sorpreso lasciò la mia bocca quando si alzò da me coprendo la parte inferiore del suo corpo con una coperta. Tremai. Io non avevo nulla per coprirmi, perché aveva preso la coperta? Portai velocemente le mie ginocchia contro il petto e abbracciai il mio corpo con le mie stesse braccia. 

<< vestiti >> ordinò senza guardarmi, 

<< ma non ho niente >> spiegai. Mi lanciò addosso un maglione bianco, molto largo, non poteva di certo essere il suo. Lo indossai rapidamente, non volevo che lui vedesse altro, anche se.. ormai era troppo tardi. Era stato il primo uomo a guardarmi nuda. 

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora