CHAPTER 11

83.1K 1.6K 76
                                    

11

Sentivo l'adrenalina scorrermi nelle vene. Un senso di libertà invadeva ogni fibra del mio corpo.

Una volta vicina al cancello però  sentii dei rumori dietro di me e  guardai nello specchietto retrovisore, notando immediatamente Harry nella sua auto. Sapevo che mi avrebbe scoperta subito, di certo una macchina  non passava inosservata. Lo vidi accelerare notevolmente, tanto da ritrovarmelo accanto. I suoi occhi incontrarono i miei e mi guardò con rabbia

<< cosa diavolo cerchi di fare?!>> urlò. Cercai di accelerare per sorpassarlo, dopo avergli risposto

<<scappo da te!!>> prima che potessi allontanarmi ancora di più,  mi tagliò la strada mettendosi davanti e frenai per evitare il colpo.

<< Turner!! >> chiuse lo sportello con tutta la forza che possedeva, si avvicinò a passi lunghi verso il mio veicolo, presa dal panico cercai di uscire per provare a scappare di nuovo, ma come per scherzo, la cintura si bloccò,  e lo sportello si aprì in pochi secondi << quale parte non riesci a capire del ''tu mi appartieni?!'' >> sbraitò a tre centimetri dal mio viso. Il suo petto si alzò e abbassò ad una velocità irregolare, così come il mio.

<< io non ti appartengo >> sputai << io non appartengo a nessuno ne tanto meno ad un mostro come te >> le sue sopracciglia si aggrottarono per rabbia o per stupore, difficile da dire. Vari sospiri tremolanti uscirono dalla sua bocca per rilassarsi e afferrò il mio viso con forza causandomi dolore.

<< stammi bene a sentire, tu non hai diritto di parola quando si tratta di me >> m'informò minaccioso, un gemito di fastidio uscì dalle mie labbra.

<< cos-cosi m-mi fai male >> balbettai. Senza rendermene conto, mi slacciò la cintura e mi trascinò fuori con violenza << Harry smettila! >> dissi singhiozzando, strinse ancora di più la presa come risposta e versi di dolore uscirono dalla mia bocca.

<< quello che hai fatto oggi, ha oltrepassato il limite >> ringhiò. Non ne potevo più della sua prepotenza, volevo solo sentirmi meglio e l'unico modo per farlo era stare lontano da lui. Provai nuovamente a liberarmi con una mossa inaspettata. Un gemito di dolore uscì dalle sue labbra dopo che morsi con violenza la sua mano destra che mi teneva stretta per un braccio, allentò la presa per la sorpresa del mio gesto e io scappai più velocemente che potei.

Un braccio mi avvolse lo stomaco con prepotenza e la mia schiena si scontrò col suo petto muscoloso << basta! basta! Lasciami!! >>implorai in lacrime, poco dopo mi ritrovai per terra con Harry a cavalcioni sopra di me

<< guarda un po, finalmente ci ritroviamo in questa posizione >>  i suoi occhi mi scrutarono con malizia.

<< ma è una situazione ben diversa, tu mi stai bloccando per non farmi scappare >> borbottai arrogantemente. La sua risata roca e profonda attraversò i miei sensi << allora proviamo ad invertire la situazione, che ne dici? >> i miei singhiozzi aumentarono non appena sentii le sue mani sollevare la gonna della mia divisa. 

<< vai al diavolo! >> urlai << tu sei fuori di testa >> affermai con voce rotta, mi irrigidii non appena sentii la sua lingua sul mio collo.

<< sei così ingenua da credere che io infondo sia un bravo ragazzo? >> sussurrò   << io sono un bastardo Turner, sono uno stronzo figlio di puttana e come tale è meglio che...>> cercai di dimenarmi alla sua presa << ehi ehi ehi è meglio che tu faccia come ti dico altrimenti potrei essere peggio di così, ti avevo già avvisata, giusto?>> rabbrividii a quelle parole, si spostò da me per potermi alzare da terra.

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora