CHAPTER 18

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18

ASHLEY'S POV

<< ragazze ricordatevi di pulire la stanza numero tredici >> la mia voce era spenta così come i miei occhi, avevo tradito Harry, sapevo che le cose non sarebbero più state come prima.

La porta si spalancò di colpo ed entrò Ridge, furioso << cosa diavolo è successo?!>> lo guardai spaventata, le parole sembrarono morirmi in gola.

<< Ashley, mandalo via!!>> gridò Savannah.

<< Ridge va via...Harry ha scoperto tutto, appena ha saputo che l'abbiamo portata alla casa abbandonata per consegnartela è corso a prenderla >> chinai la testa mortificata.

<< merda! >> imprecò ad alta voce. Si passo una mano tra i suoi capelli neri.

<< sai bene che noi due abbiamo fatto un patto..lo sai che ho promesso di portargliela non è vero? >> sussurrò ad un mio orecchio. Quasi mi dimenticai del nostro affare, quel dettaglio rese le cose molto più complicate.

<< Ridge, per me questa potrebbe essere la fine! non so se posso più aiutarti >> il suo volto era ricoperto dalla rabbia. Mi afferrò per un braccio con forza come per farmi capire che non era d'accordo della mia scelta.

<< stammi a sentire >> nonostante la debolezza fisica che in quel momento mostrai, il mio spirito e il mio viso tennero testa alla sua prepotenza << tu sei sola una povera venduta... non decidi proprio niente, vedi di trovare una soluzione >> continuò. Ridge era una persona così avida, la sua sfrontatezza mi sorprendeva ogni volta.

<< McFlay!!>> urlò una voce roca. Riconobbi quel timbro profondo, lo stesso timbro che era capace di farmi sentire amata, almeno nella mia immaginazione.

Harry si scaraventò su Ridge con violenza, lo appiccicò al muro, afferrandolo per il colletto della sua camicia bianca << tu, lurido figlio di puttana!!>> sbraitò furioso.

<< stai giocando con la mia pazienza...credevi che io fossi stato così sciocco da non rendermi conto che Victoria non c'era? >> disse in una risata isterica << noi abbiamo fatto una scommessa, tu hai perso, ora lasciala perdere >> sputò con odio.

Ridge gli rivolse un sorriso malizioso << non posso, White >> Harry gli diede un pugno sul viso, accasciandolo al suolo.

<< dimmi, perché la vuoi così tanto? >> era a cavalcioni su di lui, stringendo la sua camicia  per sollevarlo leggermente dal pavimento.

<< non posso...>> rispose affaticato, sapevo bene che non poteva parlare.

<< dimmelo!>> urlò, sganciandogli un altro pugno. Harry perse il controllo di se stesso. Mi coprii la bocca alla vista del sangue di Ridge che gli colava dal naso.

<< con..continua quanto ti pare White.. non te lo dirò mai >> i suoi bei occhi chiari si scurirono di colpo, l'ira lo divorò; si sollevò da lui con velocità trascinandolo con se per lanciarlo con forza contro il bancone del bar.

Rumori di vetri rotti inondarono la stanza in cui ci trovavamo, Ridge si alzò dolorante da terra, barcollando.

<< Harry, maledizione calmati! >> lo bloccai per impedirgli di fargli altro,

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora