CHAPTER 62

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Capitolo

62

TERENCE' S POV

Fissavo il soffitto mentre il corpo di Sarah era steso accanto al mio, nessuno si era preoccupato di parlare. L'unica cosa che riuscivo a sentire era il suo respiro ritornato regolare ormai da venti minuti. Mi decisi a guardarla. I suoi occhi color miele sembrarono essersi persi  nel nulla, le mie dita volevano lisciare la grinza che vi era formata sulla sua fronte piccola. 

<< perché mi guardi così? >> domandò dolcemente sfiorando la mia mano con la sua. Rabbrividii a quel contatto. I miei occhi fissarono come spaventati la sua mano morbida poggiarsi sulla mia. 

<< nulla >> tagliai corto. I miei pensieri mi stavano uccidendo. ''Volevo sul serio farlo?'' dissi mentalmente. Una volta sentii mio padre parlare di questo posto, ascoltai incuriosito la storia d'amore che era nata in questo bordello diciotto anni fa. Lisa e Robin. ''Non funzionerà'' diceva mio padre '' tutti lo dicevano  ma alla fine, hanno lottato per vivere senza problemi quello che volevano'' risi quando udii quelle parole, di certo non avevano lottato, erano scappati, fuggiti perché entrambi sapevano che in quelle circostanze, in quel modo, prima o poi qualcuno, o qualcosa avrebbe strappato quello che avevano '' innamorarsi di una prostituta è come firmare una condanna a morta'' continuò lui. Concordai mentalmente con le sue parole prima di lasciare il nascondiglio che mi ero creato per origliare la sua conversazione con un suo amico barbuto. Non ero innamorato di Sarah ma, volevo sul serio rimanere solo tutta la vita? forse avevo incominciato a provare qualcosa per lei dal momento che  provai invidia nei confronti di Harry. Diamine. Lui era anche peggio di me, non l'avrei mai visto con nessuna donna, e adesso lui ha con se la donna che ama. Era ironico pensare che lui fosse innamorato della figlia della donna di cui il padre, ancora, ne era profondamente innamorato. Tutti lo sapevano, ma nessuno a parte Harry e mio padre avevano avuto le palle di rinfacciarglielo. Sarah ai miei occhi sembrava perfetta, amava divertirsi tanto quanto me, non prendeva tutto troppo sul serio, era carina quando sorrideva e più o meno simpatica quando cercava di fare battute divertenti quando era ubriaca. Semplicemente adoravo la sua essenza. Mi chiedevo se a lei sarebbe piaciuto tutto questo, scappare da questo posto, da New York per vivere qualcosa di differente, magari all'inizio come amici con benefici, ero abbastanza sicuro di sapere di non essere innamorato di lei, ma ammisi che un giorno avrei desiderato esserlo.

<< beh sei strano >> disse cercando il mio sguardo sognante. Ero sempre stato un tipo da scommesse, un tipo che viveva il rischio, e di certo adesso non mi sarei tirato indietro per una donna, una donna che volevo prendermi.

<< pensavo ad una proposta >> le sorrisi. Alzò in modo confusionario le sue sopracciglia.

<< proposta? spiegati meglio >> si sollevò dal materasso ormai riscaldato dal suo corpo. Era seduta di fronte a me come gli indiani aspettando con impazienza le mie spiegazioni.

<< ti piacerebbe andare via da questo posto? >> le domandai tutto d'un fiato. Aprì la bocca per ribattere, ma la richiuse subito dopo. << allora? >>

<< non so dove tu voglia arrivare Terence >> era visibilmente nervosa il che la rendeva adorabile. Sorrisi quando diventò rossa. 

<< parlo di io e te, via da questo posto, tu non devi più essere una prostituta, io non devo più venire in questo posto, non parlo di una storia d'amore  alla Cenerentola..parlo di un viaggio, voglio andare via da qui con te Sarah, sono stanco di tutta questa porcheria e voglio che tu sul serio venga via con me >> dissi entusiasta. Il suo piccolo sorriso timido scomparse lasciandomi estremamente dubbioso.

<< Gesù Terence sei impazzito! >> urlò lanciandomi un cuscino decorativo in faccia. Ridacchiai stendendola al letto nuovamente.

<< questa non è una risposta, dolcezza >> le mie labbra sfiorarono pericolosamente le sue, incendiandomi. 

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora