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<<Victoria che diavolo succede?>> chiese preoccupato . Il mio cervello stava correndo velocemente così come il mio cuore. Potevo essere libera, avere una vita normale, non essere la schiava di nessuno, invece avevo scelto di restare nella villa di Harry White, posto che definivo prigione e incubo solo un mese fa. Lacrime bollenti scesero rapide sul mio viso, avevo la pelle d'oca. Tolsi velocemente la cintura per poi scendere dalla macchina. Sentii un secondo sportello chiudersi. Mio zio mi guardava con occhi supplichevoli, mentre io cercavo di aprire il portabagagli. << tesoro cosa succede?...qualcosa non va? ho detto qualcosa di sbagliato io...>> si fermò non appena si rese conto di cosa stavo facendo. << cosa fai?..torni da lui non è vero! dimmi che non sei così stupida >> la sua voce tremava contraddicendo di conseguenza le sue parole dure. Lo guardai con aria di scuse.
<< non posso, insomma è una decisione affrettata.. io non ti conosco nemmeno e non me la sento di lasciare New York, devo fare chiarezza >> singhiozzai. Mi guardò sbigottito << non posso io...non posso sul serio allontanarmi da lui >> finalmente dopo vari tentativi riuscii ad aprire il cofano. Afferrai la mia borsa e alzai gli occhi verso di lui. Si sfregò il viso disperato, non vedeva l'ora di fare questo viaggio con me, ma era successo tutto così in fretta, ero così stordita ed io avevo bisogno di Harry.
<< non puoi?>> rise << lo farai credimi, hai solo bisogno di rinfrescarti le idee, non puoi volere quel mostro! >> sputò. Rimasi a bocca aperta sorpresa ed inorridita.
<< lui non è un mostro!>> lo difesi << tu non sai nulla smettila di parlare in questo modo....so che ti dispiace di questa mia scelta ma solo adesso ho capito che...>> ero così impaziente di ritornare fra le sue braccia, speravo solo che mi volesse ancora.
<< cosa? ti sei resa conto di cosa?>> chiese velenoso.
<<che provo qualcosa per lui!... qualcosa di forte e non posso allontanarmi da lui...si è vero sono solo la sua schiava ma io ..>> mi fermai << appena ho visto quel dannato cancello aprirsi >> feci per indicarlo << mi sentivo soffocare dentro la tua auto, sarà anche crudele e imperfetto ma io sento qualcosa di vero e forte per lui>> la mia voce uscì traballante e spezzata dalla mia bocca. Avevo bisogno di dirlo.
<< sai tua madre è molto più intelligente di te >> mi offese. Strinsi fortemente la borsa che avevo tra le mani. Gli rivolsi un ultimo sguardo duro prima di voltarmi per andare da Harry.
<< Victoria scusami! non volevo offenderti! non capisco perché tu perda tempo con lui! su avanti ragiona e torna indietro!>> mi voltai furiosa.
<< no!>> urlai << ho già fatto la mia scelta, non puoi obbligarmi a venire via con te! ti conosco solo da un giorno e non puoi praticamente trascinarmi a Las Vegas >> lui sbuffò e avanzò verso di me adirato.
<< vieni e non fare la stupida! Tu non sai chi è veramente >> sbraitò.
<< no non voglio!>> incominciai a correre lontana da mio zio. Il suo comportamento era sbagliato, non ero una bambina ero abbastanza cosciente di ciò che facevo. Sentivo i suoi passi velocizzarsi, il vento freddo mi pungeva il viso per la corsa rapida. Intravidi la villa di Harry e non vidi l'ora di raggiungere la porta
<< Victoria, dannazione fermati! >> mi richiamò, lo ignorai. Arrivai all'entrata e bussai al campanello ripetutamente.
<< Harry sono io apri!>> urlavo disperata. Mi guardai indietro e vidi mio zio due metri lontano da me << Harry!>>
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Mr. White
Romance> gli chiesi arrabbiata, i suoi occhi verdi mi guardarono con malizia. > anche se l'odiavo con tutta me stessa il mio corpo non poteva di certo essere d'accordo con la mia mente, ad ogni sua parola accattivante rispondeva > dissi perplessa, picchiet...