CHAPTER 75

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Capitolo

75

Arrivammo a casa con un aria strana. Harry era agitato, non faceva altro che sbuffare. La pioggia continuava a scendere creando un rumore assordante e allo stesso tempo rilassante. 

<< ehi è tutto okay? >> chiesi sporgendomi verso la cucina dove Harry si era seduto al tavolo. 

Si limitò a chiudere gli occhi senza dire una parola. Mi avvicinai a lui attendendo << non è tutto okay Vicki non è....tutto okay >> finalmente parlò. Le sue mani s'intrecciarono meticolosamente sui suoi capelli, tirandoli leggermente. << ho bisogno di stare calmo, ho bisogno di rilassarmi >> i suoi occhi divennero di una profonda sfumatura verde. Continuai a fissarlo e deglutii. 

Si alzò di scatto dalla sedia facendomi sussultare. Mi passò accanto senza neanche guardarmi. << Harry >> lo richiamai dolcemente. Lui continuava a camminare. << parlami >> lo supplicai.

Lo seguii lungo le scale preoccupata. Sapevo bene che erano successe troppe cose negative ultimamente e sapevo che probabilmente era distrutto per tutto: la morte di Sarah, il litigio con suo padre, il suo migliore amico che l'aveva respinto e suo padre che continuava a ripetergli che prima o poi me ne sarei andata. Era tutto difficile e brutto. Non abbiamo mai avuto pace da quanto siamo stati sul serio insieme, uniti. Ci sono state complicazioni, tante complicazioni. La tempesta tra noi due però prima o poi si placherà, giusto?, mi domandai. 

<< e per quello che è successo oggi che..>> sibilai.

<< si! Vicki! si!, non c'è nemmeno bisogno che tu me lo chieda >> mi rispose rudemente. Socchiusi leggermente la bocca. Si tolse la sua giacca nera bagnata per poi sbatterla su un punto indeterminato della stanza.

<< volevo solo aiutarti >> replicai offesa. Le sue iridi verdi si puntarono sulle mie grigie.

<< perché mai cerchi di provarci, eh? non sei stanca di tutta questa merda? >> il cuore incominciò a battermi forte. Le mie gambe tremarono mentre cercai di controbattere.

<< no, non sono stanca >> borbottai sostenendo il suo sguardo. << è per questo che ti stai comportando così non è vero? è per quello che tuo padre ha detto? >> smise di guardarmi. 

Rimase a petto nudo per poi andare in bagno. Mi precipitai alla porta del bagno, furiosa.

<< sei un idiota se pensi che io ti voglia lasciare! smetti di dar retta a quello che dice tuo padre! dici sempre che non ti interessa di quello che dice che per te non è importante, ma vedo che continui a dipendere dalle sue parole >> sbraitai cercando di allontanarmi. Ero stufa di mandare avanti quella discussione.

<< non lo capisci che ho paura! >> urlò facendomi girare << ho paura che prima o poi ti stancherai di tutto questo, ti stancherai di me! >> gesticolò. Il mio petto si alzava e abbassava velocemente << tutti i fottuti giorni penso a te, penso che prima o poi mi lascerai una letterina dicendomi'' scusa ma non posso continuare a vivere così'', io ho bisogno di te al mio fianco. Dio. Non so se amerò mai un altra in questo modo, tu non puoi capire tu...tu non puoi renderti conto di quello che sento è pura benedizione e quindi si è troppo bello per essere vero e-e ho paura, paura che tu prima o poi ti renda conto che li fuori ci siano uomini migliori che di sicuro non ti porteranno al funerale di una loro puttana, tu hai il controllo su tutto ciò che sento, la mia giornata anzi no, ogni secondo della mia esistenza dipende semplicemente da un tuo semplice gesto. Non dipendo dalle parole di mio padre, Cazzo! questo non devi dirlo! >> mi puntò il dito contro << ma tutto ciò che ti riguarda, tutto ciò che riguarda me e te non posso fare a meno di ignorarlo, non negarlo Vicki,,,non dirmi che non pensi mai a noi, che non pensi al futuro a cosa potrà succederci >> rabbrividì << io non faccio altro che pensarci e non so come gestire la cosa, io non lo so...so soltanto che ho paura, sempre ho paura, puoi dire tutto quello che vuoi, puoi dirmi di voler regalarmi il mondo ma io avrò sempre paura...non importa quanto tu mi ami, ma io resterò sempre in allerta >> 

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora