CHAPTER 25

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25

HARRY'S POV

Chi diavolo si  credeva di essere quella li ? La mia pazienza nei suoi confronti si era esaurita completamente, non la sopportavo, non sopportavo il suo carattere insostenibile. Non prendeva in considerazione i miei ordini, odiavo l'idea che io non riuscivo a controllarla nonostante io abbia provato a metterla in guardia parecchie volte.

<< venite signore e signori, bambine e bambini! >> esclamò una donna con viso colorato di rosa e blu. Uno spettacolo, perfetto. Le urla estasiate di quei piccoli esseri che mi correvano intorno, erano così fastidiose ed erano un fottuto incubo

  << lo spettacolo di Shrek vi aspetta! >>

La mia attenzione ricadde su una capigliatura nera. I miei occhi seguirono quell'uomo e non appena si voltò per osservare una bambina, capii che era Ridge, ma dov'era quell'uomo?

<< ehi Shrek cosa facciamo oggi? >> disse un uomo che indossava un ridicolo costume da asino.

<< non lo so Ciuchino >> sbuffò un uomo con la pelle colorata di verde << non infastidirmi sempre >> roteò gli occhi all'insù e i bambini risero divertiti. Mi sentivo a disagio, molto a disagio.

Ridge era in prima fila e parlava silenziosamente ad un uomo al suo fianco. Forse era la persona che stavo cercando. Avrei dovuto sopportare quel piccolo raccapricciante spettacolo, ma ne sarebbe valsa la pena. Una sedia al mio fianco, in ultima fila era libera e senza indugiare ulteriormente presi posto. Un bimbo dagli occhi azzurri, troppo grandi per il suo viso mi guardò amareggiato. Gli lanciai un occhiata fugace e tornai a guardare il palcoscenico. Era ancora li e guardarmi supplichevole. Mi massaggiai le tempie quando alcune bambine una fila davanti, risero con le loro voci squittenti.

<< insomma cosa diavolo vuoi? >> l'ansia era palpabile. Le sue labbra piccole e umide si curvarono verso il basso, e un espressione triste coprì il suo volto piccolo.

<< posso sed- sedermi q-qui, voglio vedere lo spettacolo >> balbettò imbarazzato e vidi una donna dal sorriso dolce raggiungerci.

<< Peter sei qui >> scalfì la sua pelle con le sue dita perfettamente curate. Guardai la donna incuriosito e vidi le mani di quel bambino stringere il piccolo cappotto rovinato.

<< no >> scattai << questo è il mio posto e anche io voglio vedere lo spettacolo >> un respiro tremolante uscì dalla sua piccola bocca a forma di cuore e guardò con rammarico la donna al suo fianco. Non osai nemmeno guardare il suo viso contorto dal ribrezzo. Accavallai in modo rude le mie gambe e un gemito di fastidio riempì quel silenzio.

<< smettila di guardarmi così e sparisci >> una grinza si formò sulla mia fronte.

<< mamma >> piagnucolò e strinse le sue gambe per cercare conforto.

<< andiamo tesoro, troveremo un altro posto eh? >>  strofinò i suoi capelli e afferrò la sua mano grassottella.




FLASHBACK




Alla fiera c'erano tanti bambini come me che correvano e giocavano con i loro amici, il mio papà aveva la sua grande mano sulla mia spalla piccola per non lasciarmi andare, ma io volevo giocare.

<< Harry >> mio padre piegò le ginocchia e mi sorrise << papà deve fare una chiamata importante tu non allontanarti da qui, capito? >> mi accarezzò una guancia e gli mostrai un timido sorriso.

<< Papà dopo mi compri un giocattolo? Tutti i bambini della mia classe hanno un giocattolo e a ricreazione giocano sempre fra loro e a me non fanno giocare perché non ho niente >> abbassai lo sguardo verso le mie scarpe, era divertente vedere la punta di esse brillare sotto i raggi del sole.

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora