CHAPTER 61

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Capitolo

61

CATHERINE'S POV

<< non dimenticherò mai quello che ha fatto Ashley, per colpa sua Tiffany e chissà dove >> si lamentò una di loro. Trovai sempre più interessanti i loro battibecchi. 

<< già è soltanto una traditrice >> la derise l'amica al suo fianco. Mi schiarii la voce e provai a chiarire la storia. C'erano troppe cose che bramavo di conoscere. 

<< Ashley sarebbe....un altra di noi, giusto? >> annuirono alla mia domanda. << perché avrebbe tradito Harry? >> una bionda finta guardò con aria d'intesa la ragazza dai capelli rossi e luminosi. 

<< beh ha collaborato con il suo più grande nemico, Ridge McFlay, da quello che noi sappiamo, Ridge, voleva la schiava di Harry e Ashley ha fatto in modo che lui potesse prendersela >> una puttana traditrice, era interessante, ma strano. 

<< cosa centrava la vostra amica T..Tiffany >> chiesi ancora confusa. La bionda sollevò le sopracciglia. 

<< per aiutare Ashley, ovviamente, si è sacrificata per lei >> disse amareggiata. Sorrisi una volta che individualizzai il quadro al completo.

<< scusate se mi permetto ma, non credo sia tutta colpa di Ashley, la vostra amica Tiffany era coinvolta quanto lei...se non voleva tradire il vostro capo, non l'avrebbe fatto >> spiegai con aria di sufficienza. Le altre mi guardarono sbigottite, confuse e irritate. Teste vuote era l'aggettivo giusto per loro pensai. << Ashey è ancora qui? >> la rossa giocò con indifferenza con i suoi capelli, rispondendomi con uguale indifferenza con un freddo ''no''. Mi alzai sentendomi a disagio in quell'aria strana e infantile che si era formata. Mi avviai al bancone degli alcolici per prendermi un bicchiere di Vodka alla pesca, ero tranquilla, i clienti fortunatamente avevano scelto le loro prede. Il ragazzo che entrò dalla porta principale mi sembrò familiare. '' Ah si giusto, il biondo di stamattina'' affermai mentalmente. Mi guardò per pochi secondi per poi dirigersi versò una ragazza del bordello. 

<< Catherine >> mi richiamò una voce roca e profonda. Brividi spiacevoli corsero sulla mia spina dorsale. Alzai timidamente i miei occhi per incontrare il volto della persona che aveva pronunciato il mio nome con incredibile grazia. Due iridi verdi smeraldo scrutarono il mio viso appena arrossato a causa del liquido alcolico che avevo appena ingerito. Abbassai il bicchiere di carta al bancone per rispondergli.

<< si? >> mormorai. La sua mascella era tesa e le sue labbra rosse serrate. 

<< dovrei parlarti, seguimi >> scattò. Avevo come l'impressione che qualcosa non andasse. Mi morsi furiosamente il labbro inferiore prima di annuire. Girai la testa sentendomi osservata, occhiatacce da parte delle ragazze mi arrivarono come un chiaro messaggio '' mi avrebbe scopata?'' domandai preoccupata internamente. Non mi sarebbe dispiaciuto, attrazione fisica c'era, ammisi che tipi del genere di certo non l'avrei più rivisti, ma il mio obbiettivo non era quello di andare a letto con un possibile sospettato o peggio. Entrammo nel suo ufficio che profumava di Mal boro e Tequilla, odore piacevole. I suoi occhi indagatori non lasciarono mai i miei. Sprofondò nella sua poltrona nera facendomi cenno con la testa di accomodarmi. Mi rivolse un sorriso peccaminoso che mi fece fremere.

<< di cosa vorreste parlarmi? >> di certo non mi facevo intimorire. Ne avevo passate tante, conoscevo questa gente, conoscevo i loro modi e le loro trappole. Ricambiai il suo sorriso cercando di mantenere la mia fermezza. 

<< oh ti prego dammi del tu >> sibiliò mandandomi una scossa elettrica..li giù << sai Catherine quando una ragazza nuova vuole venire nel mio mondo, deve un po come dire...raccontarmi di lei >> voleva sapere le mie informazioni personali. Harry non era per niente stupido, ma la sua furbizia l'avrei dominata senza riscontrare alcuna divergenza. Dopo tutto, ero una professionista. 

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