Capitolo
79
Fissai confusa il suo viso, non traspariva nessuna emozione dai suoi occhi. Ignorai l'enorme fastidio che in quel momento si era impossessato del mio corpo. Mi girai verso mia madre, la donna più importante della mia vita, che finalmente, avevo trovato.
<< sei sul serio innamorata di lui? >> mi chiese sorpresa. La sua voce sembrava così piccola.
<< si, lo sono >> risposi sincera. Mi accarezzò dolcemente il viso e mi rivolse un sorriso scettico.
<< bambina mia, in che guaio ti sei cacciata >> guaio? no, Harry non era un guaio.
<< non preoccuparti per me, io sto bene, forse anche troppo >> sorrisi. Riuscivo a sentire le lacrime pizzicarmi gli occhi, non ebbi la forza di ritirarle, d'altronde erano lacrime di gioia.
<< tesoro >> mormorò avvolgendo le sue braccia esili intorno le mie spalle. Mi abbandonai in quell'abbraccio forse anche più confortante del primo. << non voglio che lui ti faccia del male >> mi staccai riluttante da lei.
<< lui non mi fa del male >> borbottai << lui mi protegge in continuazione >> lo difesi.
<< che ne dici se ci prendiamo un po di tempo per noi due? abbiamo così tante cose da raccontarci >> avvolse la sua mano intorno al mio polso. Pendei dalle sue parole dolci che dalle sue labbra uscivano come cioccolato fuso. I miei piedi incominciarono a muoversi dietro di lei, seguivo i suoi passi lenti.
Sussultai quando avvertii un rumore forte e fastidioso. Harry era sceso dalla sua auto sbattendo con violenza lo sportello. Camminava verso di noi, a passi lunghi.
<< dove vai? >> chiese con voce dura. La sua fronte era corrugata e i suoi erano scuri quanto il cielo notturno. Mia madre forzò la presa sul mio polso. Lui lo notò, i suoi occhi prestarono attenzione ai movimenti attenti delle dita di mia madre. Deglutì e mi guardò con uno sguardo pieno di angoscia.
<< mia..mia madre vuole parlare con me >> volevo ringraziarlo, far vedere a mia madre quanto lui in realtà fosse premuroso e gentile e quanto lui in realtà mi amasse, ma in quel momento sembrava impossibile, sembrava un' altra persona. Perché non era contento per me
<< io e mia figlia abbiamo del tempo da recuperare >> disse con voce tagliente la donna al mio fianco. Le mani di Harry erano strette in due pugni lungo i suoi fianchi. In qualche modo mi resi conto che dovevo fare qualcosa, era strano, forse anche troppo, e dovevo aiutarlo.
<< possiamo parlare a casa sua >> proposi a mia madre. Non volevo lasciarlo da solo. Il ragazzo che ci guardava impassibile mi rivolse un occhiata. Volevo stringergli la mano, per rassicurarlo, perché in qualche modo sapevo che lui ne aveva bisogno.
<< credo sia una buona idea >> disse con aria sufficiente. Mi trascinò delicatamente via da mia madre.
<< sei molto comprensivo >> disse Lisa con derisione. Harry assottigliò i suoi occhi verdi, e cercò di mantenere la massima calma per non risponderle in modo sgarbato.
<< farei di tutto per lei >> scattò. Sorrisi a mia madre, cercando in modo stupido di cacciare la tensione che si era formata.
Improvvisamente, mi sentii tirare indietro da lui verso la sua auto. Quello che provavo all'interno del mio patto era un casino, un folle casino, ero felice e per un momento pensai che sarei potuta scoppiare. Un sorriso luminoso si dipinse sul mio viso, adesso avevo tutto ciò che desideravo.
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Mr. White
Romance> gli chiesi arrabbiata, i suoi occhi verdi mi guardarono con malizia. > anche se l'odiavo con tutta me stessa il mio corpo non poteva di certo essere d'accordo con la mia mente, ad ogni sua parola accattivante rispondeva > dissi perplessa, picchiet...