CHAPTER 59

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Capitolo 

59

<< cosa vorresti da mangiare? ho comprato degli hamburger ieri..magari potremmo farci quelli >> disse Harry avanzando accanto ai fornelli. Era bellissimo, indossava solo dei bermuda larghi, mentre il mio corpo nudo era soltanto ricoperto da delle lenzuola bianche, le lenzuola che avevo letteralmente trascinato via dal suo letto dopo aver fatto l'amore. Lo guardavo affascinata e lui mi sorrise. << non hai risposto Vicki ed è meglio che tu faccia in fretta, sai non vorrei di nuovo sentire il tuo stomaco che brontola >> lo fulminai con lo sguardo. Era stato abbastanza imbarazzante, ma ormai erano da giorni che non mangiavo decentemente. 

<< simpatico >> imitai la sua voce roca facendolo ridacchiare << gli hamburger mi vanno volentieri >> risposi accavallando le mie gambe. 

<< perfetto >> si mosse abilmente verso la dispensa per procurarsi dell'olio e del sale. << che ne dici di mettere la carne all'interno di un panino? >> mi chiese prestando attenzione alla padella appena messa al fuoco. Come diavolo faceva a sembrare così dannatamente elegante e versatile anche quando cucinava? 

<< eh? ah.. s-si certo >> balbettai. 

<< tutto bene? >> aggrottò la fronte appoggiando le sue braccia al piano di lavoro. << sembri..strana? come dire, sai dopo aver..>> diventai rossa quando capii il suo discorso contorto.

<< oh..no no >> scossi la testa nascondendo il mio viso con le mani. << è solo che...devo abituarmi di nuovo all'idea di restare qui, ma sono felice >> Harry diventò serio di colpo. La sua aria giocosa e spensierata era sparita. 

<< lo sai che non sarà più come prima vero?>> mormorò << non ti tratterò in quel modo >> Lo sapevo, ma non era certo questa la mia preoccupazione. Mi alzai e mi avvicinai a lui.

<< si lo so, Harry..non parlavo di quello, ho detto così solo perché adesso sarà tutto diverso >> mi strinsi a lui. Respirò lentamente tra i miei capelli.

<< non posso prometterti altro..>> disse duramente per poi girarsi e continuare a cucinare. A quelle parole mi sentii il cuore affondare, '' non posso prometterti altro'' sapevo bene che la nostra non sarebbe mai stata una storia d'amore normale, Harry era stato chiaro in questo, ma non volevo preoccuparlo dicendogli che ero spaventata. Tutto ciò che desideravo era potergli stare accanto, qualunque condizione l'avrei accettata, anche questa. 

<< vuoi che ti dia una mano? >> domandai per alleggerire un po quella tensione che si era formata tra noi. Lasciai un piccolo bacio sulla sua schiena attendendo la sua risposta.

<< non c'è ne bisogno, tu siediti non ci vuole ancora molto >> m'informò. Tornai al tavolo fantasticando sulla nostra relazione. Dopo cinque minuti Harry tornò al tavolo con due piatti fumanti. L'aspetto era davvero invitante e io di certo non vedevo l'ora di metterci le mani sopra. Da bere c'era del vino, ovviamente, e dell'acqua. Quasi stavo per dire ad Harry che non  mi andava giù che bevesse in modo costante, ma lasciai perdere dopo tutto era da poche ore che stavamo insieme ufficialmente..giusto? mi considerava la sua ragazza oppure no?. Lo guardai pensierosa a causa del dubbio che inondava la mia testa.

<< a cosa stai pensando? >> mi chiese con voce calma dopo aver masticato per bene il suo boccone. Sorrisi timidamente.

<< ecco no pensavo ad una sciocchezza >> abbassai lo sguardo sul mio Hamburger. Le sue dita però sollevarono il mio mento.

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora