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C'erano molte persone alla fiera, molti bambini, e i miei occhi per tutto il tempo osservavano il cibo, vestiti, giocattoli depositati al di sopra di quelle bancarelle. Dove sarà Harry?, continuavo a chiedermi. '' Di sicuro lontano da te, non dovevi venire, evidentemente ti sta nascondendo qualcosa '' intuì il mio subconscio.
<< da quanto vi conoscete tu e Harry? >> Cody si girò verso di me con occhi pensierosi.
<< due anni, il tuo padrone è un tipo interessante, ma non singolare come il padre >> lo stomaco bruciava, bruciava intensamente.
<< lui non è il mio padrone >> la mia voce scontrosa. Le sue sopracciglia si sollevarono di poco << io non sono la sua concubina o cose del genere >> rise amabilmente a quella affermazione, ridicola e insensata ai suoi occhi.
<< no? >> sussurrò contro i miei capelli disordinati << e cosa sei precisamente? La sua dama da compagnia? >> sogghignò << be' in qualche modo rende l'idea >> era così sfacciato e scortese.
<< io non sono niente di tutte queste cose, sono rimasta incastrata, in questo gioco stupido e insensato >> camminai avanti, cercando disperatamente il viso di Etta e il suo taglio di capelli, stile anni sessanta, ma il suo biondo platino fra tutte quelle teste castane, nere, non era visibile.
<< non mancarmi di rispetto e resta al mio fianco >> il suo tono brusco bloccò i miei piedi.
<< perché Harry non voleva che venissi? È una fiera a scopo beneficio. Non vedo il motivo >> i suoi lineamenti s'indurirono.
<< signorina Turner >> respirò << non vedo perché dovrei, non sono affari che ti riguardano >> la curiosità mi stava lentamente uccidendo.
<< tutto questo mistero è ridicolo >> la mia voce uscì fuori così infantile e lagnosa che mi pentii di averle pronunciate. Abbassai lo sguardo verso l'erba morbida.
Sentii la gente acclamare e fischiare in approvazione. Alzai il viso verso un gruppo di persone intente a guardare qualcosa. Mi avvicinai senza dar ascolto ai continui richiami di Cody. Una donna dagli occhi scuri e luminosi muoveva il suo bacino in movimenti alternati: lenti e veloci, persone al suo fianco suonavano un tamburello e una chitarra, la melodia divertente e allo stesso tempo frizzante colpì la mia attenzione. Le parole spagnole scivolarono fuori dalla sua lingua con audacia. Il suo vestito era mal ridotto, ma incantevole. I suoi capelli lunghi e mori ricadevano dolcemente sul suo fondo schiena. Le sue mani alzate in aria, compivano movimenti lenti e circolari. Adoravo gli spagnoli e lei era davvero brava. Le sue unghie sfiorarono delicatamente i suoi fianchi ondeggianti e il suo sorriso caldo e coinvolgente, incontrò il mio. Riuscii a sentire i gemiti lamentosi di Cody alle mie spalle. I suoi occhi neri erano bloccati sui miei e per un momento, desiderai che mi portasse via e mi insegnasse a ballare il flamenco. Avrei indossato il suo vestito rosso strappato, avrei scosso i miei fianchi e avrei sorriso in quel modo per la gioia e per il senso di libertà regalatomi.
Il suo sorriso da caldo, divenne confortevole e il mio si spense. Volteggiò e il suo sguardo si staccò dal mio, confuso. Riesci a capirmi?, volevo domandarle.
<< forza andiamo >> mormorò Cody. Riluttante mossi i miei piedi verso i suoi e mi voltai, soltanto un'ultima volta. Il viso di quella donna tornò a guardare il mio e mi rivolse un occhiolino. Sbarrai gli occhi e tornai sui miei passi, imbarazzata, ma ancora confusa.
<< provi simpatia per le zingare >> notò il ragazzo indiscreto al mio fianco.
<< non è una zingara >> ribattei.

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Mr. White
Storie d'amore> gli chiesi arrabbiata, i suoi occhi verdi mi guardarono con malizia. > anche se l'odiavo con tutta me stessa il mio corpo non poteva di certo essere d'accordo con la mia mente, ad ogni sua parola accattivante rispondeva > dissi perplessa, picchiet...