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Chissà perché se ne sarà andato via così presto, di solito ero sempre io la prima ad alzarsi. Ero seduta sul divano da più di un ora ad attendere il suo ritorno, sembrava da sciocchi, ma senza di lui la notte non riuscivo più a dormire, appena mi resi conto che non c'era sul letto, mi alzai di fretta e furia. Avevo una faccia che avrebbe potuto spaventare chiunque, ma in realtà non mi importava. Il rumore della serratura bastò a risvegliarmi del tutto. Fissai attentamente la porta che tra un momento all'altro sarebbe stata aperta. Harry mi guardò confuso, di sicuro non si aspettava di vedermi sveglia. I suoi occhi verdi scrutarono duramente il mio viso assonnato. Avanzo di poco verso di me con fare deciso. Era sempre più bello tutte le volte che lo vedevo, com'era possibile? non posso negare che i sentimenti che provavo per lui avevano una netta influenza sul mio modo di guardarlo. Ogni sua imperfezione per me era magnifica.

<< perché sei sveglia? >> domandò. Posò con disinvoltura la sua giacca nera sull'attacca panni. Sorrisi pensando ai ricordi che mi procurarono quell'indumento.  << allora?>>

<< non avevo più sonno>> mentii. Vidi un cipiglio formarsi sul suo bel viso.

<< bugiarda >> affermò con voce roca. Rabbrividii a quel suono familiare. Nel nostro primo incontro aveva sempre usato quel tipo di voce per intimorirmi e anche se ormai le cose andavano meglio fra noi due non potevo negare che la sua autorità nei miei confronti riusciva ancora a disarmarmi. << dimmi la verità, piccolina>> mi sciolsi all'istante. Ero imbambolata sul divano ad osservare i suoi agili movimenti.

<< non riuscivo a dormire>> ammisi. Non potevo mentirgli, non dopo che usava quel tono di voce duro e spietato con me. Sorrise beffardo per poi chinare la testa verso la sua camicia bianca. Gli aderiva perfettamente, vidi come le sue grandi mani aggiustarono i bottoni iniziali disfatti.

<< stanotte dormivi splendidamente, cos'è successo?>> si avviò con passo lento in cucina.

<< stamattina quando mi sono svegliata non ti ho più visto, per me è ancora difficile dormire da sola >> tornò con un bicchiere d'acqua. Il suo volto era neutrale, non lasciava trasparire nessun tipo di emozione.

<< lo so Vickie...ma prima o poi dovrai superare questa fase, pensa se io non potessi restarti accanto..>> si fermò di colpo vedendo il mio viso contorto in un espressione dubbiosa. Le sue parole mi strinsero duramente il cuore. Cosa stava cercando di dirmi stavolta? che si era stufato probabilmente..

<< ieri notte mi avevi detto che ti sarei sempre stata accanto>> sussurrai appena. Odiavo rendermi ridicola davanti a lui. Mi rilassai notevolmente sotto il suo tocco delicato. Mi guardava compassionevole mentre mi accarezzava una guancia. Avevo la vista offuscata per colpa delle lacrime che sarebbero dovute scendere. Mi sentivo così fragile, ogni sua parola poteva cambiare tutto.

<< sembra che tu abbia sempre vissuto in una campana di vetro >> disse tristemente << devi conoscere ancora tanti aspetti della vita >> e con questo si allontanò. Non capivo...

<< Harry cosa...cosa stai cercando di dirmi?>> chiesi con voce strozzata. Il suo sguardo era così duro da farmi paura...

<< dico solo che una volta che ti renderai conto chi sono e cos'è meglio sul serio per te, vorrai di nuovo scappare...sei giovane e bella e non voglio illuderti dicendoti che ti terrò rinchiusa qui con me per l'eternità >> le sue parole troppo realistiche mi colpirono e mi affondarono in un oceano nero e profondo. Mi sentivo come Peter Pan pronta a non crescere, pronta a non lasciare il divertimento e il gioco. Pronta a non poter pensare a una vita senza Harry, non volevo crescere se non ci fosse stato lui al mio fianco.

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora