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<< E-Etta>> risposi incredula, e ora che le avrei  detto?

<<si sono io deficiente, allora? mi vuoi dare una spiegazione?>> guardai ogni tre secondi la porta preoccupata.

<<Etta vedi io...ecco io>> non potevo dirle che mi avevano rapita

<<io cosa? che c'è dopo il diploma hai passato la notte a casa di qualche disgraziato?>> mi picchiai in continuazione la fronte come una stupida, non sapevo proprio cosa inventarmi <<allora? mi rispondi?!>> urlò infuriata

<<chi cazzo è?!>> domandò Harry irritato, oh no... mi aveva scoperta,

<<di chi è quella voce Victoria? esigo delle spiegazioni, ora!!>> continuò Etta. Non fiatai, rimasi immobile a fissare Harry.

<<dammi il telefono ora>> ringhiò con voce autoritaria, mi mossi in avanti verso di lui e gli passai il mio cellulare, i suoi occhi iniziarono a scurirsi di colpo, era furioso, ''di sicuro avrà pensato che io volessi chiedere aiuto per andare via da qui'' disse la mia mente allarmata. Il suo petto si alzava e abbassava ad una velocità anormale, era preoccupato, coprì con una sua mano il telefono in modo da non far sentire a Etta quello che lui stava per dirmi <<hai parlato?>> mi chiese a voce bassa, sapevo benissimo a cosa si stava riferendo, scossi la testa per fargli capire che non avevo detto nulla, il suo nervosismo sembrò diminuire dopo la mia risposta, levò la mano dal telefono e incominciò a parlare con la signora della mia casa famiglia <<pronto chi è?>> chiese infastidito Harry.

<<chi è? tu chi cazzo sei? sei con Victoria? >>  portò di scatto i suoi occhi sui miei, il suo bel verde tornò al colore normale

<<si lei è con me, sono il suo ragazzo mi chiamo Tod >> Tod? ma che intenzioni aveva?

<<chi cazzo sei Tod? di alla tua puttanella di muovere il culo e di ritornare a casa, c'è molto da fare! deve ancora pulire il salotto!>> la voce assordante di Etta la si poteva udire con chiarezza anche da fuori, ero scomparsa da due giorni e lei pensava solo alle pulizie di casa? incredibile.

<<mi stia bene a sentire Victoria non tornerà mai più con voi, ormai lei è venuta a vivere da me>>  incrociai le mie braccia e continuai ad ascoltare tutte le stronzate che diceva Harry, una dopo l'altra

<<cosa? scherza vero?>> disse incredula Etta

<<la smette di urlare! ha una voce incredibilmente fastidiosa!, no non scherzo non è così piccola?>> marcò la parola ''piccola'' con una voce disgustosamente dolce,

<<si!>> urlai con voce tremolante per farmi sentire da quella serpe,

<<sei una stronza!>> urlò lei a sua volta, Harry chiuse gli occhi esasperato e staccò il suo orecchio dal mio cellulare

<<le ho già spiegato che sono giovane e che non voglio diventare sordo a quest'età>> disse scocciato << adesso la saluto a mai più, si scordi della mia donna>> terminò la chiamata. Avrei preferito tornare a casa che restare in questo posto con lui, la mia vista si appannò per via di alcune lacrime che non facevano altro che sperare di scendere e distendersi sul mio viso. Piangere in quel momento, non mi sarebbe di certo servito, affondai i miei denti nel mio interno guancia per cercare di trattenere il mio sfogo. Harry si girò dall'altra parte dandomi di spalle, posò le sue mani sui suoi fianchi e alzò la testa verso l'alto << Vickie Vickie Vickie cosa devo fare con te?>> disse con voce tagliente

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora