CHAPTER 36

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36

<< Bruce>> disse.

<< eh? >> continuai a tracciare il tatuaggio

<< Bruce, il nome del tatuatore, uno dei migliori di tutta New York >> chiarì.

<< come sei dolce >> ridacchiò lasciandomi un bacio su una guancia.

<< sono il primo ad averti toccata? >> chiese Harry curioso. Gli sorrisi debolmente. Aggrottò le sopracciglia confuso.

<< non fare la timida con me, non dopo questo >> mi rimproverò.

<< beh tecnicamente il secondo>> risposi alla sua domanda. I suoi occhi verdi mi scrutarono attentamente.

<< sei stata solo con uno? >> toccò la mia guancia << hai mai avuto un fidanzato? >> una domanda alla volta Harry, avrei voluto dirgli

<< .. non e che non ho mai avuto fidanzati ma, insomma.. dopo poco finiva perché mi prendevano tutti in giro >> un cipiglio si formò sul suo volto.

<< perché? >> scattò << cosa ti dicevano? >>

<<  che.. mi vestivo male e che sono una disagiata >> serrò la mascella e io ridacchiai a quel ricordo.

<< non ne hai mai parlato con i tuoi professori? Con la preside o..? >> sembrava interessato alla causa.

Risi di nuovo  << no Harry, non avrebbero fatto comunque nulla.. mi prendevano tutti un po in giro >> non faceva più così male pronunciare quelle parole.

<< la scuola è una merda >> commentò duramente << non sanno cosa si perdono >> farfugliò fra se e se.

<< cosa? >> tornò a guardarmi.

<< niente >> giocò con i miei lunghi capelli << forse è meglio ritornare adesso>> mi costrinse a rialzarmi.

<< perché ?>> chiesi scioccamente. Un sorriso largo e malizioso comparve sul suo bel viso.

<< non vorrai dormire qui, vero?.. >> disse sarcasticamente.

<< oh..no certo che no >> destai il mio sguardo dal suo.

<< tutto bene Vickie?>> rise osservando la mia goffaggine.

<< si si certo >> squittii. Non riuscivo ad allacciare la cintura.

<< ti vedo un po in difficoltà >> mi derise. Sobbalzai quando la mano di Harry afferrò il mio braccio. I suoi occhi osservarono intensamente le mie mani.

<< ti aiuto >> mormorò. Cercai di distrarmi dal suo sguardo ammaliante per non morire di vergogna.

Guardai come i suoi muscoli si contrassero per infilarsi i Jeans, lasciò la zip aperta e la cintura sbottonata. Il suo petto nudo non migliorava le cose, non facevo altro che ammirarlo, non facevo altro che contemplare la sua bellezza mentalmente.

<< guardarmi ormai è diventato qualcosa di inevitabile per te >> disse tranquillamente, non più con aria derisoria.

<< no io..>> arrossii violentemente << posso accendere la radio? >> cercai di cambiare discorso.

<< certo >> rispose secco. Girovagai su vari canali finché non ne trovai uno decente, era appena terminata Wrecking Ball di Miley Cyrus, quella canzone mi piaceva e  avevo voglia di cantarla, ma dalla faccia schifata di Harry capii che era meglio lasciar perdere. Dopo qualche secondo partì una canzone intitolata Demons degli Imagine Dragons. Il suono mi piaceva era lo stile che generalmente ascoltavo quando ero nella mia casa famiglia, ricordai che mentre pulivo la casa ascoltavo musica per rilassarmi e per rendere più piacevole il lavoro.

Le parole di quella canzone mi fecero tremare come una foglia.

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora