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<<allora, cosa ne pensi di Harry?>> chiese Ashley. I miei pensieri tornarono alla gara, il mio destino era legato a due stupide auto.

<<ecco io credo...che lui sia un tipo..particolare>> la bionda sorrise.

<< è affascinante, non è vero?>> la sua bellezza era indescrivibile, ma non mi interessava ammirarlo, il suo fascino era illusorio. La parola che lo descriveva meglio era ''uomo'' la sua postura elegante e per niente grezza, giocava dei punti a suo favore, aveva un temperamento insopportabile e a dir poco spaventoso, ma non riuscivo a descriverlo come un ragazzo moccioso e viziato in modo malato e perverso, ma come un uomo, perché si, la sua postura era affascinante e la sua voce profonda intrigante. <<com'è a letto?>> l'irritazione incominciò a salire. Era talmente sfrontata.

<< noi non l'abbiamo mai fatto>> borbottai con voce piatta. La parole scivolarono dalla mia lingua dolcemente, provai un immenso gusto nel pronunciarle, la mia voce interiore continuava a blaterare '' non sono una prostituta ''. Si girarono sorprese verso di me

<< notevole >> mugugnò quella ragazza, alquanto indiscreta e ficcanaso

<< Ashley >> sibilò a denti stretti la ragazza che stava al volante. Mi pentii amaramente di essere venuta con loro non appena ci addentrammo all'interno di un bosco inquietante

<< questo è il posto di cui stavamo parlando, ci veniamo spesso sai?>> m'informò Ashley. Stupendo, davvero.

<< non farti ingannare dall'aspetto orrendo di questo posto>> mi rassicurò Tiffany. Non sapevo cosa fare, avevo in mente soltanto due opzioni: rinchiudermi in macchina e osservare con occhi da cerbiatto gli alberi scuri e alti con rami intricati fra loro, oppure seguire come un cagnolino le due sconosciute. La ragazza tatuata mi sorrise. << già, ha anche i suoi lati positivi>> sembrò più un affermazione per se stessa che per me, le sue parole mi fecero incuriosire. Non vidi nulla di positivo ma con amarezza e sconsolazione sapevo che dovevo scendere dall'auto. Tremai e per un momento mi ricordai di essere malata, massaggiai i miei avambracci con le mani per riscaldarmi << hai freddo?>> mi domandò una di loro.

<< si, ho la febbre>> le informai. Sperai che mi riportassero indietro dopo la mia confessione, ma non andò esattamente così.

<<oh, mi dispiace>> Ashley pronunciò quelle parole con tale indifferenza, che mi sentii in dubbio. Non m'interessava la sua simpatia, continuavo a ripetermi. Le rivolsi un piccolo sorriso tirato

<< su avanti andiamo, sai Victoria in questo posto c'è un'adorabile casina abbandonata >> casa abbandonata. Due parole che risuonarono nelle mie orecchie con disgusto. Mi bloccai sui miei passi << oh, a me non piacciono le case abbandonate, sono terrorizzanti, possiamo non andarci?>> implorai. Un sorriso malizioso si fece largo sui loro volti

<< terrorizzanti>> mi derise e un suo sopracciglio si curvò << penso che tu abbia visto troppi film tesoro >> continuò Ashley. Le loro risate sommesse mi fecero stare male.

<< su avanti non essere codarda>> mi incoraggiò Tiffany. D'altronde non avevo poi così tanta scelta.

<<va b-bene..>> balbettai. I miei passi insicuri seguirono i loro per giungere alla casa abbandonata, preferirei assorbire la rabbia e la ira di Harry, piuttosto che restare in questo posto.

<< arrivate a destinazione >> Inciampai ma ritrovai velocemente equilibrio. Alzai gli occhi e mi ritrovai all'improvviso di fronte ad essa, la osservai con attenzione e niente in questa casa dava l'aria di essere adorabile. Una fitta allo stomaco mi attraversò violentemente quando una di loro gridò

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora