CHAPTER 1

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Mr. White

Le forti urla di Lisa rimbombavano nelle mie orecchie. Guardavo in modo nervoso il corridoio di quella casa, pregando dio, che quel verme non arrivasse, che non la portasse via con il suo bambino. Massaggiai con dita tremolanti le mie tempie addolorate e cercai, invano, di respirare profondamente. Quando la porta si aprì, vidi il terrore dipinto sul suo volto bianco, i capelli attaccati alla pelle, le mani a stringere le lenzuola bianche, i denti stretti e il suo petto a muoversi freneticamente.

<< vedo la testa! >> esclamò il dottor James.

<< spinga ancora signora! >> mugolii strazianti uscirono dalla sua bocca, immaginai, completamente secca. Chiusi gli occhi e appoggiai esitante la mia testa sul muro freddo di quella casa fin troppo buia. Un verso piccolo è dolce risuonò all'improvviso.

<< è una femmina >> annunciò. Una femmina mio dio...se solo quella piccola creatura avesse saputo a cosa andava incontro. La porta si aprì di scatto e balzai al in piedi con il cuore che pulsava in modo esagerato.

<<A- Andrew >> balbettò Lisa, stringendo la bambina ancora sporca del suo sangue. Deglutii e attraversai la porta, lacrime amare scendevano rapide sul viso di quella donna che aveva perso speranza e l'unica persona che le desse forza. Mio fratello.

<< A-Andrew ti prego >> m'implorò. Bagnai i contorni della mia bocca e annuii, cercando di confortarla. Mi avvicinai al suo letto e osservai con occhi dolci la piccola.

<< come la chiamerai? >> domandai, scalfendo con le mie dita grandi una sua guancia.

<< Victoria...mi è sempre piaciuto questo nome >> la coccolò dolcemente fra le sue braccia esili e si girò verso di me con occhi spenti << tu sai cosa devi fare, vero? >> in qualche modo sapevo che per lei sarebbe stato più difficile di quanto avessi immaginato.

<< si lo so >> guardai incuriosito Victoria, quando vidi le sue piccole palpebre aprirsi. Un moto di rabbia attraversò tutto il mio corpo. I suoi occhi...

Strinsi le mie mani in due pugni e serrai la mascella << ha i suoi stessi occhi >> mormorò Lisa flebilmente.

<< quel figlio di puttana non dovrà torcerle nemmeno un capello >> ringhiai. John White, era un uomo morto.

<< non deve succedere >> scosse la testa la donna al mio fianco e strinse d'istinto la neonata.

<< è stata molto brava Lisa >> si complimentò James con voce calda << ha già pensato ad un nome? >>

<< Victoria, Victoria Turner >> farfugliò la donna al mio fianco con occhi vuoti.

<< scusi Lisa, voglio solo pulirla >> le piantò un piccolo bacio sui capelli bagnati e lasciò la piccola nelle sue mani.

<< Andrew, portala via oggi stesso >> mi guardò con intensità. Non avevo mai amato particolarmente gli occhi scuri, ma i suoi riuscivano ad essere luminosi, nonostante tutto. Le sorrisi e aprii la mie braccia per lei << ho tanta paura >> piagnucolò

<< ti prometto che John non troverà tua figlia, ho già pensato a tutto...lascia che rettifichi la situazione, okay? >> annuì e tirò su col naso. Le sue dita tremolanti spostarono una ciocca di capelli dietro ad un orecchio.

<< John pensa che sono ancora all'ottavo mese, non sa che sono in questo posto, dove sono i suoi scagnozzi? >> chiese allarmata con occhi sbarrati.

<< ci ho pensato io >> la informai con tono pacato. Come un fulmine, ricordai le loro facce arrabbiate e le loro parole incomprensibili a causa dello scotch sulle loro bocche. Chiusi la porta a chiave mentre i miei occhi, in modo fugace, videro i loro corpi dimenarsi bruscamente, i nodi che avevo stretto accuratamente alle loro mani e alle loro braccia, erano abbastanza resistenti. Ringraziai i miei complici per il lavoro svolto e li pagai. Non tolsero il passamontagna dalle loro teste nemmeno dopo aver sistemato la '' faccenda '', non vidi mai i loro volti, oltre quello del loro capo. Un uomo abbastanza taciturno, avido di soldi e non curante del resto.

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora