CHAPTER 47

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Capitolo

47

Mi svegliai intorpidita sentendo un vuoto nel letto. La mia testa non era più appoggiata al petto caldo di Harry, ma al cuscino. Mi strofinai gli occhi per guardarmi intorno. La luce del sole filtrava all'interno della grande finestra della sua stanza illuminandola al suo interno. Mi alzai recuperando la mia biancheria intima e la mia camicia da notte, mi sarei vestita dopo, ora come ora volevo solo sapere cosa stesse facendo Harry e dove fosse. I miei passi seguirono i piccoli rumori che provenivano al piano di sotto.  Dalla cucina si poteva sentire un odore a dir poco invitante. Mi rallegrai sapendo che stava preparando la colazione.  Lui era già vestito al contrario di me, preparava delle frittelle con Bacon.  Non l'avevo mai visto con un Jeans blù, di solito sono sempre neri. Ci stava bene, molto direi.

<< buon giorno Vicki>> disse continuando a prestare attenzione al composto all'interno della padella. Il suo sguardo concentrato era qualcosa che adoravo. Mi avvicinai al tavolo per sedermi.

<< buon giorno >> farfugliai ancora assonnata. Poco dopo spense i fornelli e porzionò i piatti vuoti accanto a lui. Si sedè di fronte a me porgendomi la colazione. Stranamente mi sentivo imbarazzata, quello che abbiamo trascorso ieri notte era stato abbastanza intenso. Riuscivo a percepire ancora le sue mani sulla mia pelle. Harry invece manteneva un comportamento temperato. Decisi di non pensarci più di tanto e incominciai a mangiare. Il bacon era veramente ottimo, rimasi delusa quando vidi che era già terminato. Sentii gli occhi di Harry su di me, con molta lentezza sollevai la testa per guardarlo.

<< vuoi il mio bacon?>> mi sorrise. Scossi la testa, non volevo sembrare una mangiona anche se dopo aver terminato la mia frittella mi ero divorata letteralmente il bacon. Harry aveva ancora molte cose sul suo piatto. Che vergogna pensai. << sicura?>> mi chiese sghignazzando. Cosa aveva da ridere? insomma avevo fame tutti qui mi lamentai mentalmente.

<< si...sono piena>> risposi leggermente infastidita.

<< meno male>> sollevò le sue sopracciglia. Gli rivolsi un occhiataccia per poi alzarmi di scatto dal tavolo per lavare il mio piatto. Lo sentii ridere giocoso per poi afferrarmi un braccio. 

<< dai Vicki non te la prendere, non c'è niente di male se ti piace mangiare>> gli rivolsi un sorriso sforzato per poi scansarmi dalla sua presa. Oggi mi sentivo particolarmente emotiva. << vedo che qui qualcuno si è svegliato col piede storto>> affermò Harry dopo aver finito anche lui la sua colazione. Sobbalzai quando me lo ritrovai accanto al lavello per darmi il suo piatto sporco << credevo che non potesse essere possibile dopo la nottata di ieri>> scandì bene le sue ultime parole per rinfacciarmelo. Per un attimo mi sentii in soggezione ripensando ai ricordi di ieri, ma mi ripresi. Mi sentivo ribollire dalla rabbia, mi voltai di scatto verso di lui. 

<< beh invece indovina un po è possibile!>> sbraitai. Un dolore allo stomaco mi colpì all'improvviso, quel familiare dolore. Oh no... Accidenti me ne ero dimenticata. Ecco perchè mi sentivo così strana sta mattina. 

<< mi sembra di dover ricordarti che non mi piace quando mi rivolgi la parola con questo tono>> disse duramente. Chinai la testa per non guardarlo. Ero stanca di quello sguardo freddo, non volevo più essere guardata in quel modo. 

La tensione che si era formata venne interrotta dal suono di un citofono.  Harry sbuffò per poi avvicinarsi all'ingresso. 

<< chi è?>> domandò scortese. Era sempre il solito << wow Andrew non vedi tua nipote solo da un giorno e già ti presenti qui, di nuovo>> aggiunse duramente.  Andrew? mio zio? Ero ancora un po arrabbiata nei suoi confronti, so bene che voleva proteggermi portandomi via da Harry, ma io ormai avevo fatto la mia scelta e non me ne pentivo. Solo a ripensare a quello che era successo la mattina scorsa mi venivano i brividi. << va bene...ma vedi di fare in fretta io e Vicki dobbiamo andare a pranzare fuori>> scattò. Pranzare fuori? e se volesse portarmi ad un ristorante? pensai con occhi sognanti. Riportò le sue iridi verdi su di me per poi avvicinarsi.

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora