CHAPTER 50

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Capitolo

50

TERENCE'S POV

Erano le tre del mattino, e Jhon mi aveva chiamato. Era preoccupato per Harry, non avevo ben capito quello che stava cercando di dirmi al telefono, sentivo solo dei rumori striduli. Presumo vetro rotto. Non capivo il motivo del suo comportamento, forse aveva litigato con la piccola Victoria, oppure con suo padre. Una volta che parcheggiai l'auto notai che la porta era già aperta, mi precipitai in fretta all'interno per capire cosa stava succedendo.

<< Jhon, che succede?>> domandai preoccupato dopo aver sentito un forte tonfo provenire al piano di sopra. Mi guardava perplesso e amareggiato continuandosi a torturare le mani.

<< Harry ha perso il controllo..sono venuto per prendere qualcosa e per parlargli ma quando sono arrivato, lo trovato nella sua stanza che urlava e lanciava bottiglie contro il muro, ho provato a chiedergli cosa diavolo gli stesse prendendo, ma mi ha cacciato prima che potessi completare la domanda..ho chiamato te perchè so che siete buoni amici, Harry ti considera come un fratello, forse a te darà ascolto>> la sua voce era colma di tristezza e non potei evitare di sentirmi in pena per lui. Sapevo che ultimamente le cose tra Harry e Jhon non andavano affatto bene. Annuii prima di salire le scale velocemente per cercare di calmare il mio amico. Spalancai la porta socchiusa trovando pezzi di vetro sparsi per terra, Harry che imprecava e beveva. cosa diavolo era successo? e Victoria dov'era? 

<< Harry>> mormorai incredulo. Non poteva essere, sul suo viso c'erano delle lacrime. Si voltò di scatto verso di me con occhi rossi e gonfi, il respiro pesante, i capelli arruffati e il corpo tremolante

<< non ho bisogno della tua compassione Terence>> farfugliò ubriaco. Verso dell'altro liquido nella sua gola prima di guardarmi. 

<< cosa significa tutto questo? chi ti ha fatto arrabbiare?>> gli chiesi gentilmente. Conoscevo troppo bene Harry, sapevo che quando perdeva il controllo era per qualcosa che a lui non andava bene, solo non l'avevo mai visto piangere da quando eravamo bambini. Lanciò la bottiglia che teneva in mano contro il muro frantumandola in mille pezzi. Sobbalzai per quel rumore incredibilmente fastidioso. 

<< lasciami stare!>> ringhiò prepotentemente. Di qualunque cosa si trattasse, era seria. Molto seria. Cautamente entrai all'interno della stanza attento a non commettere un passo falso, mi avvicinai alla sua figura apparentemente debole. Indietreggiò fulminandomi con lo sguardo.

<< Harry...parlami, spiegami perchè cazzo uno come te si è ridotto così!>> pretesi. La sua testardaggine era una cosa che il più delle volte non tolleravo. Crollò sul letto sostenendo la sua testa con le sue mani. 

<< se ne andata>> sussurrò con voce rotta << se ne andata..non torna terence, non torna>> sembrava stesse delirando. Mi ci volle qualche minuto per capire a chi si stesse riferendo. Allora non avevo visto male, a lui piaceva, piaceva la piccola Victoria. Mi sedetti accanto a lui spostando la testa lateralmente per vedere il suo volto distrutto. Cazzo...

<< Harry ascolta..perchè, perchè lei è andata via? cos'è successo?>> la situazione era intricata e io non riuscivo a capire il motivo di tutta questa faccenda. 

<< ha scoperto cose che non doveva scoprire>> disse con voce incredibilmente roca. Segno che aveva pianto per molto. Non gli domandai nulla, sapevo che quando si trattava del suo lato oscuro nascosto dovevo starne alla larga. << ho mandato tutto a puttane>> ringhiò a denti stretti << cazzo!>> si alzò di scatto dal suo letto per fare avanti e indietro per tutta la stanza.

<< presumo che questi segreti fossero troppo per essere sopportati, non è vero?>> chiesi docilmente. Lui si fermò alzando gli occhi al cielo. 

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora