CHAPTER 7

87.2K 1.7K 122
                                    

7





Il cuore mi batteva all'impazzata.

<< aiutatemi! Qualcuno mi aiuti! >> urlai a più non posso, il petto era in fiamme e persi sensibilità alle gambe. Le lacrime si seccarono sul mio viso e mi girai intorno alla ricerca di una porta.

<< hey! Torna qui! >> urlò. Riuscii a sentire i suoi passi in lontananza avvicinarsi a me.

<< aiutatemi, mi tengono in ostaggio! >> strillai.

<< Turner! >> urlò ancora. Trovai una porta sul retro dell'enorme villa ed entrai, alla ricerca di qualcuno, qualcuno che potesse aiutarmi. Chiusi la porta velocemente, ma non trovai nessuna chiave per poter impedire ad Harry di entrare. Lasciai perdere e continuai a correre. La villa dei Berry era davvero enorme, sarebbe stato facile per me nascondermi da lui. Mi ritrovai in un enorme stanza piena di quadri, era molto buia, ad un certo punto mi ritrovai ad osservare un dipinto poiché rapì la mia attenzione.  Riempiva buona parte della parete: vi era un uomo completamente ricoperto da una luce nera,   che somigliava ad un mantello,  guardava in basso verso una donna in lacrime ricoperta da una luce grigiastra.

Sentii ben presto dei passi e delle risate, la mia testa scattò verso la porta e mi nascosi dietro ad una mensola di legno. Pregai con tutto il cuore che non fosse Harry quando la porta si aprì. Ben presto la paura s'impossessò del mio corpo e chiusi gli occhi stringendo le ginocchia al petto.

<< che posto è questo? >> non era la sua voce, ne tanto meno la voce del suo amico Terence.

<< non ne ho la minima idea >> rispose un altro. Aprii lentamente i miei occhi.

<< beh, sarà una stanza dedicata all'arte, lei cosa ne pensa signorina ? >> alzò di poco la sua voce.

Un respiro strozzato uscì dalla mia bocca << sappiamo che sei qui, ti abbiamo visto entrare e se non sbaglio eri abbastanza sconvolta, va tutto bene ? >> mi chiese. Presi coraggio ed uscii dal mio nascondiglio.

<< no non va bene per niente >> incespicai sulle parole. Un ragazzo dai capelli neri corvino e occhi azzurri si avvicinò a me ed io indietreggiai.

<< cos'è successo? >> la mia schiena toccò la parete. I suoi amici mi osservarono attentamente, come avvoltoi.

<< un ragazzo mi tiene in ostaggio >> spiegai con timore << la sua famiglia è totalmente folle, vi prego dovete aiutarmi >> piagnucolai.

<< respira molto lentamente >> provò a tranquillizzarmi << io sono Ridge, Ridge McFlay, tu come ti chiami? >> chiese con estrema dolcezza.

<< io sono Victoria >> borbottai. Il suo sorriso s'illuminò, ma non somigliò affatto ad un sorriso amichevole.

<< tu sei Victoria Turner giusto? La figlia di Lisa Turner? >> mi guardò come se fossi una sorta di personaggio famoso. Capii di essermi cacciata in un altro guaio. Mi chiesi cosa avessero in comune tali persone con mia madre. Il ragazzo alto e misterioso si accese una sigaretta e si avvicinò pericolosamente.

<< beh, dicono tutti fosse una leggenda, mio padre ci è andato a letto, lei era una prostituta >> disse con leggerezza. Cercai di ignorare la rabbia che continuò a crescere a dismisura dentro di me.

<< io devo andare adesso >> provai ad allontanarmi da loro dopo che un ondata di fumo attraversò il mio viso, chiusi gli occhi e tossii per l'odore insopportabile. Rise di gusto.

<< sei carina..tu sei la puttana di Harry, vero? Oddio scusami è una parola davvero orribile da usare >> si corresse con finto sarcasmo << non avrebbe dovuto portarti qui stasera, sa bene che metà della gente in questo posto fa parte segretamente del bordello di suo padre, non immagino nemmeno quante occhiate avrai ricevuto, quante persone avranno nominato il tuo cognome alle spalle senza che tu te ne rendessi conto >> non ne fui sorpresa. In realtà qualcosa mi accennò con quella frase '' gli altri invitati saranno contenti di vedere che sei bella tanto quanto tua madre ''

Abbassai gli occhi al pavimento, mi sentivo umiliata.

<< io dovrei proprio andare adesso >> ripetei.  Lui e i suoi amici iniziarono a spaventarmi e ad infastidirmi, non facendo altro che fissarmi in modo sospettoso ed incominciai a sentirmi sempre più a disagio.

<< ehi ehi bella, frena tu da qui non ti muovi >> sghignazzò. Mi si gelò il sangue per il terrore.

<< lasciami andare >> ringhiai. Mi spinse con violenza verso i suoi amici che guardarono la scena con divertimento << cosa diavolo volete!? >> urlai in preda al panico << Harry verrà a cercarmi >> continuai. Loro ridacchiarono silenziosamente << amore, per favore, credi davvero che verrà a cercarti? Che valore hai tu per lui? Niente >> iniziai a respirare velocemente.

<< che c'è amore, hai paura? >> domandò con un filo d'ironia. I miei occhi lo fissarono in modo impassibile e per quanto avessi odiato ammetterlo l'unica persona che avrebbe potuto aiutarmi era solo e soltanto Harry. Agii d'impulso e incominciai a gridare il suo nome con tutta la voce che avevo << Harry! Harry! aiuto!!>> le lacrime minacciarono di scendere non appena il ragazzo dai capelli neri mi tirò uno schiaffo per farmi tacere. Continuai a strillare il suo nome nel disperato tentativo che lui mi potesse ascoltare  << Harry! >>

<< sta zitta ! >> ordinò il ragazzo che mi mise le mani addosso. I miei occhi s'illuminarono non appena vidi Terence nascosto dietro alla porta, mi fece segno di calmarmi << su forza andiamo! >> Ridge mi afferrò per la vita ed io provai a dimenarmi con tutta la mia forza << cazzo, aiutatemi ! >> sbottò. Due di loro  afferrarono le gambe per bloccare i miei tentativi di liberarmi.

<< no vi prego lasciatemi >> implorai in lacrime.

Mi ritrovai nuovamente sul retro della villa dei Berry, non accanto ad un grande albero, ma dentro una casina in lontananza.

<< qualcuno verrà ad aiutarmi >> dissi con convinzione e ripensai a Terence.

<< calmati, qui non può sentirti nessuno, di solito in questo piccolo posto ci vanno le coppiette dopo aver bevuto abbastanza alle feste dei Berry, ma non preoccuparti stasera non troveremo nessuno >> per la rabbia gli sputai in faccia.

<< fanculo>> sibilai a denti stretti. Serrò gli occhi e con disgusto dipinto in volto, incominciò ad asciugarsi.

<< troia >> ringhiò ad una spanna dal mio viso.

***

Mi rannicchiai a terra in un angolo di quella casetta mentre gli altri mi guardarono. Piansi silenziosamente e sentii loro bisbigliare. Il ragazzo dagli occhi azzurri si avvicinò a me con una pistola e trattenni il respiro, schiacciai la schiena con maggiore forza contro quel muro di legno e la porta si spalancò. Le lacrime incominciarono a scendere sempre più forti ed insistenti.

<< Ridge!>> gridò Harry. Un sospiro pieno di sollievo fuoriuscì dalla mia bocca, Terence era al suo fianco, gli mimai un grazie non appena mi vede.

<< Harry..>> mormorai appena.

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora