CHAPTER 20

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HARRY'S POV

Era li in piedi, a guardarmi in modo confuso, i suoi occhi grigi, così grandi, così belli, davano giustizia al suo visino angelico. Le sue labbra si mossero, lentamente, voleva dirmi qualcosa, ma non sapeva cosa. I miei polpastrelli disegnarono dei cerchi astratti sul bicchiere vuoto che una mia mano strinse con accuratezza. Immaginai le sue forme, immaginai le sue braccia esili avvolte intorno al mio collo, immaginai i suoi capelli mori a contornarle sensualmente gli zigomi definiti, immaginai le punte dei suoi capelli danzare nel vento. Immaginai il suo sorriso e le sue gambe a circondarmi la vita. Mi diede di spalle e le mie fantasie stupide e alquanto patetiche, sparirono. Camminai verso il divano e afferrai il pacchetto di sigarette.

<< tu non puoi stare qui, Vickie, quando domani ci sarà la festa >> abbassò la testa e incrociò le sue dita.

<< come vuoi >> rispose piatta. Lasciai fuori uscire del fumo grigiastro dalla  mia bocca.

<< queste tipo di cose non fanno per te >> '' non voglio che gli altri ti vedano '' aggiunse la mia voce interiore e chiusi gli occhi, frustrato.

<< già, sono una cameriera o almeno una specie >> la sua voce era dura, ma calma. Formai un cipiglio sul volto.

<< i giochetti di parole..non mi piacciono >> gesticolai nervosamente << va di sopra >> sbuffai.  Mi lanciò un'occhiata fugace prima di attraversare gli scalini.

<< stupida >> farfugliai.


*IL GIORNO DOPO*


VICTORIA'S POV

Il padre di Harry aveva organizzato una festa a casa sua, si trattava di un incontro intimo fra i loro amici fidati. Sarebbero stati presenti anche i padri di Terence, Cody e altri che non conosco. Harry aveva veramente tanti amici. Lui mi aveva ordinato di restare al piano di sopra, la mia presenza non era gradita. In parte ne fui contenta. Restare seduta in un angolo ad ascoltare le loro conversazioni da uomini non mi allettava.

<< Vickie >> la sua voce calda mi fece voltare all'istante. Indossava una camicia nera sbottonata dalla parte del collo, era così trasparente che riuscivo ad intravedere i suoi due tatuaggi. Il drago sul braccio, e una data sul suo fianco destro, portava dei pantaloni neri e dei mocassini.

Era veramente un bellissimo ragazzo, quella sera era particolarmente elegante e io come al solito portavo una stupida divisa da cameriera.

<< hai finito di preparare? tra pochi minuti arriveranno >> m'informò.

<< si certo, ho finito >> risposi disattenta. Mi affrettai ad andare al piano superiore quando sentii suonare al cancello.

HARRY'S POV

<< chi è? >> chiesi ancora perso nei miei pensieri. Non riuscivo a togliermi dalla testa il colore dei suoi occhi.

<< Harry! >> rispose con voce sommessa il padre di Terence.

<< salve signor O' Donnel >> era da tanto che non rivedevo Stephan << ciao pisellone!!>> urlò attraverso il microfono il mio migliore amico.

Risi divertito << Terence, un po di contegno! >> lo riprese il padre.

<< ciao anche a te, amore mio >> dissi sarcastico prima di aprire il cancello.

***

Bevvi annoiato in compagnia di Terence, Cody e Trevor. Mio padre parlò per tutto il tempo dell'imprenditoria e del bordello. '' ti amo '' le parole di Ashley risuonarono all'interno della mia testa in interrottamente. '' Amarmi come potrebbe mai amarmi'' pensai. '' sono solo un bastardo che si è approfittato del suo corpo per soddisfare il mio piacere '' aggiunsi. Ridicolo, stupido e ridicolo. Il cuore delle donne è così credulone '' allora perché in quel momento mi sono sentito dopo tanto al posto giusto con lei e le sue parole? '' aggiunsi ancora. Mandai giù la bile fastidiosa e allontanai quel pensiero martellante dalla mia mente.

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora