CHAPTER 80 ( PARTE 1 )

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 N.A 

SCUSATE IL RITARDO, QUESTA è SOLO LA PRIMA PARTE DEL CAPITOLO 80, PURTROPPO DATO CHE IL MIO COMPUTER è STATO PORTATO AD AGGIUSTARE IL RESTO DEL CAPITOLO, PER LO MENO LA PARTE FINALE DELL'80 è STATA CANCELLATA, DATO CHE IL COMPUTER è AD  AGGIUSTARE, GRAZIE A DIO HO ANCHE UN COMPUTER PORTATILE E GRAZIE A DIO AVEVO SALVATO LA PRIMA PARTE,  MI TOCCHERà RISCRIVERE LA SECONDA PARTE...HO DECISO DI PUBBLICARE PERCHé GIUSTAMENTE VOI STATE ASPETTANDO DA UNA SETTIMANA, E PENSO CHE PER VOI NON SIA BELLO, SCUSATEMI SE NON HO RISPOSTO AI VOSTRI COMMENTI E MESSAGGI DI BORDO, MA SONO IMPEGNATISSIMA CON LO STUDIO E A SCRIVERE APPUNTO IL CAPITOLO, SU WATTPAD NON ENTRO DA MOLTO, VI CHIEDO SCUSA NUOVAMENTE.

GENTILMENTE DELLE RAGAZZE MI HANNO CHIESTO DI PUBBLICIZZARE LE LORO STORIE, VORREI AIUTARLE, VI ELENCO I NOMI E INFINE VI AUGURO BUONA LETTURA E SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI.

Baci, LUCIA. 

Give me a Hope. di  Hopeinourhearts

La droga più letale. ..tu di  fly_is_possible

Perché a me ? di  RihabBaalla

Capitolo 80 -- Prima parte--

MI affrettai a salire le scale per raggiungerlo, sapevo che qualcosa non andava. Ritirai i miei pensieri dal momento che oltrepassai la porta della sua camera che in poco tempo era diventata anche mia, solo due mesi fa entrare in quel posto mi rendeva timorosa, avevo sempre paura che da un momento all'altro entrasse all'improvviso adirato, guardandomi con occhi incendiati, ordinandomi con un solo sguardo, di andarmene, perché in quel posto, nella sua camera da letto non potevo entrare, quello strano tremolio che frullava nel mio stomaco era come dissolto, non sentivo più nulla, la sua camera da letto era diventata la mia fortezza, sotto le sue lenzuola, riuscivo a sentirmi al sicuro, riuscivo solo a percepire le sue mani lisce viaggiare sulla mia pelle, muovendosi in circoli astratti e sensuali, riuscivo a sentire solo questo, nessun rumore, nessuna voce, solo le sue mani. Ricordavo ancora molto bene le prime volte che lui stesso mi aveva portato nella sua stanza, che mi aveva appoggiata sul suo materasso, quel tremolio dentro al mio stomaco, che per me era come tempesta, veniva sostituito da qualcos'altro. Il modo in cui i suoi occhi verdi smeraldo mi guardarono, come se fossi una bambola da sistemare al centro del letto per decorare la camera. Il modo in cui lui mi guardava le prime volte, era disarmante, non riuscivo a sostenere quel tipo di sguardo, mi sentivo ll corpo abbandonare, mi mancava il modo in cui mi guardava, sorrisi pensando, '' lui continua a guardarmi così, solo che adesso è diverso'' dissi a me stessa.  Ed era vero, era tutto diverso, riuscivo a sentirlo, la mia voce-coscienza non mi tormentava da giorni, quando rimanevo in silenzio, non c'era più la parte incredibilmente fastidiosa e saggia a riempire il vuoto. Harry aveva fatto in modo che lei sparisse, l'aveva sempre fatto, dal primo momento che aveva visto sul mio viso l'insicurezza, lui aveva fatto in modo che questa stupida insicurezza sparisse, tagliando fuori definitivamente la parte ragionevole di me stessa, che se adesso fosse stata ancora qui con me, avrebbe fatto in modo che io andassi al ristorante con mia madre e mio zio, e invece ero ancora qui a muovere i miei passi verso di lui e nessun'altro.

Una sigaretta era contornata dalle sue labbra rossastre che tanto amavo, la fronte aggrottata e una mano infilata nella tasca della sua giacca nera, la sua preferita. Il cipiglio sul suo viso si intensificò maggiormente dal momento che mi beccò ad ammirarlo segretamente sul ciglio della porta.

<< non sei andata con loro? >> borbottò con voce roca. I miei occhi si persero per qualche secondo ad osservare la piccola fiamma dell'accendino che bruciava la parte bianca della sigaretta, del fumo grigiastro uscì dalla sua bocca creando una piccola nuvola.

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora