CHAPTER 64

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Capitolo

64

Guardavo quell'uomo disgustoso con disprezzo. Una scena poco piacevole mi apparve in testa. Mio padre al suolo e Jhon a guardarlo beffardo. Strinsi le mie mani in due pugni e ignorai il suo sorrisetto. Aveva gli occhi rossi, probabilmente era ubriaco. Harry mi guardava con uno sguardo supplichevole ''sicuramente voleva che me ne andassi, non voleva di certo ritrovarsi me e lui insieme, ma io non volevo andarmene, la tentazione  era troppo forte''

<< Vicki va di sopra >> disse Harry con voce opaca. I suoi occhi mi stavano implorando, ma feci finta di nulla. 

<< no lasciala, se vuole restare perchè dovrebbe andarsene? >> s'intromise suo padre. La mia attenzione ricadde nuovamente su di lui. Il mio sguardo duro sputava fiamme, e in qualche modo speravo che lui le potesse sentire. Che potesse sentire il fuoco bruciare all'interno della sua coscienza. 

<< cosa fa lei qui? >> chiesi con voce tremolante. Harry girò lo sguardo su di me. Era confuso e sapeva bene l'odio che provavo per quel uomo. 

<< sono venuto a trovare mio figlio >> farfugliò cercando di rimanere in piedi. Lo guardai dall'alto al basso, proprio come se fosse un insetto. 

<< è ubriaco, se ne vada >> quasi urlai al limite della sopportazione. Era troppo non potergli dire nulla, era troppo non poter fare qualcosa. Harry si avvicinò lentamente a me. 

<< piccola >> mormorò chiudendo a coppa le sue mani grandi sulle mie guancie arrossate << va a dormire io arrivo prestissimo >> Jhon spostò la sua testa lateralmente per osservare meglio Harry che mi stringeva. La sua risata piena di veleno mi fece ribollire dalla rabbia.

<< papà vattene, è tardi e sei ubriaco >> Harry era in difficoltà. Cercava di calmarmi e di mandarmi in camera sua, perché adesso sapevo la verità. 

<< perché dovrei andarmene figliolo? >> mormorò con voce agitata << perché lo dice la tua specie di schiava? non ha importanza quello che dicono le donne, non ha mai importanza >> sul mio viso si formò un cipiglio. Se Harry non avesse detto qualcosa entro qualche secondo, di sicuro ci avrei pensato io. 

<< lei non è la mia schiava >> sussurrò con voce debole per poi abbassare lo sguardo << m'importa di quello che pensa...perché m'importa di lei >> aggiunse coprendomi interamente con la sua figura slanciata. 

<< ne sei innamorato? >> domandò con voce intimidatoria Jhon. Le sue pupille erano dilatate e il suo sguardo incuteva terrore. Strinsi in un pugno la maglietta bianca di Harry e appoggiai una mia guancia sulla sua schiena. 

<< si  >> rispose << vattene >> aggiunse. 

<< sei un debole >> ringhiò a denti stretti << come diavolo è successo? ..eh? tu Harry...tu innamorato? in questi quattro anni donne con molta più sostanza di questa...questa ragazzina insignificante ti hanno riservato delle attenzione e tu l'hai trattate come se fossero dei giocattoli >> alcune lacrime rigarono il mio viso a causa delle parole struggenti di Jhon ''ragazzina insignificante''  << dimmi che è un fottuto scherzo..dimmi che fa solo parte del tuo gioco perverso Harry >> ridacchiò << tu non sei realmente innamorato di lei >> 

<< chiudi quella cazzo di bocca >> rispose con voce calma, troppo calma, da mettere i brividi << e ora sparisci da casa mia, non lo ripeterò una seconda volta >> i suoi occhi verdi erano più scuri che mai mentre cercava di visualizzare il mio viso nascosto dietro al corpo di Harry. 

<< voi Turner, avete giocato delle brutte carte con noi White >> i miei occhi si spalancarono a quella rivelazione << sei totalmente differente da tua madre, sei molto più stupida, ma in fondo la sostanza è quella no? ti piace non è vero restare accanto a mio figlio, ti piace essere la sua donna? ti piace vivere in una casa enorme, tutto pur di non ritornare nella tua casa famiglia >> mi spostai frettolosamente dallo scudo che Harry aveva creato per me. Volevo guardarlo. 

Mr. WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora